3 Gennaio 2010

Stommy e le non meno di sei cose impossibili

Camilla - Zelda was a writer

Non categorizzato

La buona notizia è che almeno qualcosa lo digerisco pure io. La brutta è che si tratta di bocconi amari, quell’etichetta metaforica che unisce mazzate, rotture, asciugamenti e tristezza del comune vivere, del generico sentire. L’altra brutta (oggi si respira del sano ottimismo) è che non digerisco altro, specie se irrorato di olio, speziato o festeggiato dal peperoncino.

Troppe brutte notizie, una pratica ormai consolidata alla gestione di variopinti scorni quotidiani e uno stomaco che fa schifo, talmente presente e dispettoso da guadagnarsi un nome: il maledetto si chiama Stommy. Questo il riassunto della storia.

Stanotte, mentre mi contorcevo dal dolore per Stommy, e pure per il pensiero di quattro amari pagati la bellezza di 20 euro, mi sono intrattenuta con non meno di sei cose impossibili prima di colazione. Non tutto il male viene per nuocere, verrebbe da dire…

1. rantolante nel letto, ho provato pure a mettermi con la testa dalla parte della pediera. Bene, Signori Miei, da quell’avamposto si vedono le stelle.

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2. come mi pare di aver già scritto da qualche parte, la mia camera sta subendo dei magnifici cambiamenti. Manca il letto dei sogni. A breve varcherà la soglia del mio regno e così, tutta infagottata nelle coperte, mentre la digestione è il mio primo vero desiderio di una vita, potrò dire di avere almeno un signor letto. Piccolissima soddisfazione da insonne (insonne per volontà altrui, sia chiaro).

Troppo da bambola?

Troppo verdino?

Troppo infantile? (source)

3. mentre ero lì al buio, cieca come una talpa, mi è balenata la malsana idea di darmi da fare nella ricerca di un nuovo paio d’occhiali. Questo a testimonianza del fatto che la notte sia foriera anche di consigli piuttosto banalotti.

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4. ieri sera ho pensato che cucinerò una torta a settimana e la regalerò ad amici e vicini. Ovviamente Stommy non era d’accordo, perché oltretutto è piuttosto tirchio.

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5. alle volte, di notte, al buio, in attesa del letto giusto e con Stommy in agitazione, si desidererebbe solo un abbraccio.

i don’t care about the cold (when you’re with me) – Émilie Boudet (io l’adorooo!)

Richard Thompson, dal blog di Cul de Sac (pure lui è notevolissimo!)

6. vorrei un cappello… pensavo ieri sera. E oggi? Daniela mi ha regalato un cappello. Ok, nonostante tutto, qualche sogno si avvera anche per chi ha uno stomaco per convivente.

 

BACIBELLISSIMI A TUTTI!!

2 pensieri su “Stommy e le non meno di sei cose impossibili

  1. Zelda was a writer

    le mie notti continuano ad essere insonni perché, nonostante tutto magno come un'impazzita. ma stanotte ho deciso: BASTA BASTA BASTA (vediamo quanto dura…)

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