17 Marzo 2011

Invece di dedicarsi a sterili discussioni…

Camilla - Zelda was a writer

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Amici bellissimi, il senso di distruzione che si annusa nell’aria è tatuato sulla pelle e non riesce a venire scalfito da nulla.
In un giorno così importante per il nostro Paese, leggendo questo articolo di Banana Yoshimoto, ho provato una punta di sconforto per l’Italia.
Mi faccio tante domande, in queste ore cruciali.
Quando riusciremo a sentirci davvero uniti? Quando capiterà di riprendere un tono di voce civile, di accantonare le dispute per concentrarsi sui problemi veri?

Il mio cuore è tutto con la disperazione dei giapponesi e l’ultimo residuo di speranza è per l’Italia (strana cosa la geografia dei pensieri, non trovate?), questo bellissimo Paese in cui ho avuto la grande fortuna di nascere. Lo stesso che mi ha deluso mortalmente ma che non riesco a smettere di amare.

Consiglio l’acquisto dell’Europeo di marzo. Cantiere Italia 1861 -1946: un’emozionante storia di unità attraverso le sue immagini più rappresentative: fotogrammi di un film zeppo di volti, eroi, tragedie e rivolgimenti pazzeschi.

La prossima settimana si realizza un bellissimo progetto di Bastian Contrari.
Non vedo l’ora di rendervi partecipi! In definitiva è questa la chiave di tutto: produrre e ritagliarsi un piccolissimo ambito di costruzione, per ripararsi dagli attacchi di chi ci vorrebbe immobili e rinunciatari.

Vi abbraccio,
xoxo

4 pensieri su “Invece di dedicarsi a sterili discussioni…

  1. Charlotty

    Camicam, diffonderò questo post che mi piace tanto. Ti ringrazio, perché non avevo letto le parole di Banana Yoshimoto.
    Ci vediamo in Piazza Fontana, sabato? Ce la rifacciamo tutta musicale e colorata, quest’Italia, a partire dalla nostra Milano?

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  2. Justine

    Mi ha scioccato il racconto di uno psicologo infantile che spiegava come per molti bambini, il fatto di vedere più volte quelle immagini, radichi in loro la convinzione che l’avvenimento accada più volte: un trauma senza fine insomma…
    Ne abbiamo poi bisogno? Io no. Come non credo siano mai state necessarie le immagini di corpi senza vita in televisione come sui giornali, anzi, mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti di queste anime.
    Ma i post come questo, la preghiera di Coelho che nell’infinita tristezza del momento parla di Entusiasmo, il coraggio e la dignità dei giapponesi, Zelda was a writer e altri fiori sparsi quà e lò mi fanno cantare un Sì! Ci credo.
    Può essere tutto più bello. Ci può essere un mondo migliore.
    scusa lo sproloquio cami…

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    1. Zelda was a writer Autore articolo

      non è affatto uno sproloquio!! si costruisce sempre sulle macerie, il punto è ricordare la lezione del passato, fare meglio… ma a questo pare che l’Uomo sia parecchio refrattario.

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