Sono venuta a conoscenza di un evento chiamato WEDDING FACTOR (maggiori info qui) e ho fatto (almeno) 3 domande a Cristina, wedding planner e anima di Le Jour du Oui.
L’evento è un’impresa di giovani creativi e mi piace sempre testimoniare i buoni risultati che nascono dalla miscela di azione e gruppo! Ho incontrato Cristina lo scorso dicembre (un incontro troppo celere, a dire la verità) e la sua passione – vera e inarrestabile – per questo progetto, con cui ha deciso di cambiare la sua vita e seguire ciò che veramente la rendeva felice, mi ha conquistata immediatamente.
Ecco cosa mi ha risposto…
1. Come è nata l’idea dell’evento, quale necessità lo veicola?
L’evento nasce dall’esigenza di voler proporre qualcosa di nuovo nel settore matrimonio. Fornitori, sposi, giornalisti sono stanchi della classica fiera che mostra servizi troppo tradizionali e senza una selezione particolare che tenga conto della qualità e originalità delle proposte. Quindi siamo partiti dalla scelta di una location atipica, che assomigliasse più alle mura di un casa e che permettesse agli espositori di accogliere il pubblico con una personalizzazione del loro spazio, che al contrario nei saloni wedding viene spesso “assalito” e invitato in monotoni stand.
2. Come è cambiata la creatività legata al mondo del matrimonio?
Credo ci sia un desiderio generale di uscire dagli schemi e da regole predeterminate soprattutto quando gli sposi sono giovani. Di conseguenza il tono che assume il matrimonio è più semplice, divertente, “svecchiato” pur mantenendo stile, eleganza e attenzione al dettaglio. Questo viene trasmesso in tutti i diversi aspetti: la scelta di una grafica personalizzata, le composizioni dei fiori, la personalizzazione del catering…
3. Ci racconti chi sono i 12 creativi che si presenteranno nel week-end del 9/10 febbraio?
I fornitori scelti sono stati tutti selezionati per caratteristiche di creatività e originalità e per la loro capacità di realizzare cose davvero belle! Molti non lo sanno, ma in Italia ci sono tante realtà di artigiani spesso giovani, ma intraprendenti che desiderano mettere alla prova le loro capacità e passioni reinventandosi nuovi modi di fornire i servizi necessari in questo settore. Per scelta avremo un solo espositore per categoria che offrirà il suo servizio su misura: fotografo, grafico, wedding-planner, viaggio di nozze, trucco, parrucco, intimo, bouquet, fiori, abito, bijoux, bomboniere, fedi, dolci. Tutti loro hanno ottime idee da raccontare ai futuri sposi ma anche a chi vuole fare un giro nella nostra Wedding Factory pur non avendo in programma un matrimonio!
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Almeno tre cose 7 febbraio 2013 – I link:
1. La t-shirt per pargoli
2. Il taccuino
3. L’artista
4. Il sito
5. Il workshop
6. L’appuntamento
Nan Lawson è bravissima!!! Anni fa ho regalato a mio marito, per il nostro anniversario, un nostro ritratto di famiglia (io, lui e il cane ❤) fatto da lei ed è una delle cose a cui tengo di più!
In effetti, l’idea del ritratto su commissione è magica! <3
Ma quanto è bella l’illustrazione di Franny e Zoey? Quanto? TRRRRROPPPOO!!!!!
troppo, concordo :D
chi è l’illustratore di franny & zoey? sono d’accordo con claudia, è troppo bella!
per “sad books” valgono anche quelli alla “pennac” o il lieto fine, anche se assurdo, non vale ???
baciuz e buona fredda giornata di sole (almeno a roma!) :D
roberta
nan lawson ;)
un bacio a te, robi!
qui il sole svetta alto e caldo… non vedo l’ora di fare quattro passi per la città!
ps: per i “sad books” io credo che valga qualunque cosa capace di stimolare una valle di lacrime rilassanti e decontratturanti (inizio, svolgimento o fine, poco importa) :DDDDD
buona passeggiata !!!! è molto molto stimolante il sito sui “sad books” grazie per la “dritta” :)
grazie a Daniela, che mi ha scritto per condividere il link <3
Un bacetto!