Buongiorno a tutti!
Da qualche tempo è successo un fatto degno di nota: essermi concentrata sul mio desiderio di realizzazione (una fatica tale non l’avevo mai sperimentata e, se avete piacere, ve ne parlerò presto) mi ha spinto a interessarmi a quelli altrui con rinnovata energia.
Guardo a questi tentativi con lo stupore negli occhi, tifo per la loro evoluzione e, cosa non a poco, mi fanno sentire meno sola.Insomma, questa nuova stagione della mia vita mi ha fatto venire una gran voglia di togliere la polvere a una vecchia rubrica chiamata Gente che mi Piace (ve la ricordate?) e di inaugurarla con un progetto a dir poco stupendo: Grafias – Altri Mondi Letterari.
Tempo fa – troppo tempo fa, ahimè – mi ha scritto Roberta.
Mi ha raccontato del progetto che condivide con un gruppo di amici colleghi, tutti provenienti dal mondo delle pagine scritte, un progetto nato per una comune e mai sedata “malattia editoriale” che li attanagliava senza possibilità alcuna di rinsavimento.
Chiunque abbia frequentato questo ambito, sa benissimo cosa Roberta voglia dire: amore, dedizione pressoché totale alle storie, momenti di insopportabile miopia, profumo di carta e di cultura, slanci e incontri galvanizzanti e, anche, tanti e alti muri contro cui scontrarsi.Grafias si occupa di mondi letterari lontani, quelli meno conosciuti nel nostro Paese. Gira per il mondo e cerca la passione i libri in contesti lontani, poco considerati, poco sondati. Lo fa con cura e dedizione. Li “frequenta” e ci restituisce i loro pensieri, la loro politica editoriale, i progetti, le interviste, i festival.
Grafias traduce la cultura, le sue colorate sollecitazioni e le diffonde nel nostro idioma. Seleziona, traduce, revisiona e contatta riviste, con lo stesso entusiasmo di chi fa incontrare due estranei che stima e che è certo si piaceranno all’istante.
Grafias ci permette di viaggiare tra le parole, con la gioia delle cose che amiamo immediatamente, perché le riconosciamo in tutto e per tutto simili a noi, al nostro bisogno di condivisione ed espressione.
Perché, in fondo, siamo questo: un mondo di destini tanto diversi tra loro che hanno in comune il pulsante desiderio di dire e di essere compresi.Condividere, fare rete, diventare anello di una catena salda e generosa, capace di aggiungere nuove connessioni e di scalfire invalidanti luoghi comuni. Perché solo con la cultura, con il desiderio di continuare a domandarsi, di cercare sollecitazioni, di viaggiare – con la mente o con il corpo, poco importa – si potranno curare le ferite aperte di questo nostro mondo impaurito e sospettoso.
Il logo di questo progetto bello e lungimirante è un origami che rappresenta un granchio di carta, capace di percorrere mari e terre senza paura. Ora ditemi, non è irresistibile?Buona giornata,
Camilla
Zelda was a writer
ARTICOLI CONSIGLIATI (da me)
Sogni
Il potere civilizzatore della lettura
Il mondo magico della letteratura haitiana
Eloísa, la prima casa editrice cartonera del Sudamerica
Elogio (ed elegia) della punteggiatura
Litlinks, liste di fine anno e altre cose dal mondo
Ma questa gente piace pure a me!! Che meraviglia ci hai regalato oggi! Per quanto riguarda la parte “una fatica tale non l’avevo mai sperimentata e, se avete piacere, ve ne parlerò presto” io si, sono presente, alzo la mano! Avrei piacere, sarebbe un bellissimo regalo! Grazie per questi articoli pieni di sorprese, sono delle fonti di felicità durante le giornate fredde e passate sui libri! Un abbraccio
Grazie a te per il perenne entusiasmo, cara Marta!
Passa un buon fine settimana :)
wowowow
La gratificazione porta gratificazione. Altrui. Aspiriamo tutti.
Mi documenterò su questo progetto.