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Oggi mi sono detta che qualche volta mi sento come un gamberetto in un ecosistema a sfera. C’è sempre un motivo per ogni pensiero, ma credetemi, la causa scatenante è meno avvincente del pensiero. Che poi, con tutto il rispetto per i miei pensieri, “avvicente” mi pare un aggettivo un goccio pretenzioso. Ma oramai l’ho scritto e lo lascio.
Avete presente quelle palle… nono, non fate subito sì con la testa, fatemi finire…
Avete presente quelle palle con due granelli di sabbia del Mar Morto, cinque alghe di Riccione e un gamberetto tanto piiiiiicccolo da richiedere lenti apposite per guardarlo? Ecco, alcune volte, la tua energia è tale che chi ne è testimone pensa che si autoalimenti come in una sfera di quel tipo: tu sei il gamberetto, tue le alghe, tua l’anidride carbonica, tuo l’ossigeno, tua la sabbia del Mar Morto.
Ora, l’energia è pure un grande dono, e il fatto che tenda a ricrearsi spontaneamente, anche in periodi di crisi, ti rende di certo fortunata… ma che molta gente creda di poterti lasciare lì, nella sfera, che tanto fai da sola… beh, è francamente un po’ troppo. Il paradosso aumenta quando tu ti ci inserisci con convinzione, chiudi la porta della sfera e, dalla curvatura della tua casa trasparente, saluti felice tutti i faccioni distorti che ti osservano.
Oggi dunque ho pensato di dedicare il post giornaliero all’energia da gamberetto. Bella idea, no?
Vi prego, Amici, di non cadere nel tranello di chi alza il pollicione e vi dice: WOW! MA TU NELLA BOCCIA CI STAI DADDDIO (che poi è la boccia è la sfera, giusto per non cadere in tranelli enologici)! DAI, DAI! CONTINUA A STARCI E INTANTO CHE CI SEI FAMMI UN FAVORE DI QUI E UNO DI LI’.
ahahahahhahaha!!!!!! Scusate, rido da sola mentre scrivo (sempre da sola)… ma oggi mi sto parecchio simpatica. Capita.
L’energia va rispettata e difesa e l’aiutare gli altri è bellissimo, ma non vi deve intrappolare nella sfera. Non siete autobastanti, non lo è nessuno… e per fortuna! In caso contrario, e per fare un esempio tra i mille, il Barone Rampante non avrebbe preso la mongolfiera.
Una via di fuga, un accesso ad altri mondi ci deve essere sempre, anche se avete deciso che non toccherete più il suolo, anche se l’idea della sfera incanta. Quattro alghe di Riccione e due granelli di sabbia autogestiti parrebbero la soluzione, ma la verità è che è più soddisfacente sporcarsi con la Vita e con l’eventualità di disperdersi, espandersi, rompersi.
E mentre vi ritroverete con i pantaloni piedi di macchie d’erba (le più odiate dalle lavatrici di tutto il mondo), nel pieno dei ruzzoloni del vostro vissuto, vi capiterà di aiutare e di essere aiutati. Nessuno vi riterrà infallibili e questo vi pacificherà.
La cosa fantastica di tutto questo è che le delizie del cammino arriveranno in modo fortuito e qualche cozza si attaccherà al vostro scoglio – tra mille scogli, solo il vostro – perché vi ha scelto. E c’è di più: mangerete quando vi pare, le alghe vi parranno deliziose una volta al mese sul sushi e l’anidride carbonica non sarà l’assillo da produrre per vivere dentro la boccia.
Insomma, al solito sono confusa. Ma il monito di oggi è questo: tutti fuori dalla sfera.
Quasi quasi mi compro una sfera per ricordarmi di ‘sto pensiero. È troppo raffinato, potrei dimenticarlo…
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Li trovate qui, i gamberetti “che fanno tutto loro”.
Tra l’altro, dopo aver letto questa pagina, mi sono chiesta: ma come fanno a spedire i gamberetti in tutto il mondo in 24/48 ore? In vaschette sigillate? Sottovuoto? Congelati?
E poi, altro dubbio: questo blog non dovrà cambiare il suo nome in “I consigli di Nonna Zelda“?!
Troppa saggezza mi sfianca, vado a farmi un caffè. Bacibellissimi!
xoxo
percarità… mi manca l’ennesima cozza che s’attacca me! Nuuuuuuuuu
ahahahhahahahahahahhahahah!!
cozza simpatica, eh!
Adri, reggimi la metafora :O
Evabbè. Passo avanti a tutti e… te la reggo!!!!
sapevo di poter contare su di te ;)
:(
oggi è proprio una giornata da bolla, ma bella chiusa… per me!!!