Isa: – E basta con questi Gemelli!!
Io: – Sei dei Gemelli?
Isa: – No, è che continuano ad augurarmeli! (e indica la pancia con uno sguardo complice)
io: – Ah, quindi non sei dei Gemelli?
…
Quando si dice la perspicacia! Sveglia Camilla, sveglia!!
Buongiorno Amici, in quest’ultimo giovedì dei 33 voglio dirlo al mondo: Isa, la magnifica proprietaria del mio bar (quello delle Sorelle G.), è in attesa di un pupetto. In questo mio 33° anno di vita ho visto crescere la sua piccola Giulia, che adesso ha circa una ventina di mesi e che, dall’alto dei suo 50 centimetri, frequenta questo postribolo di casalinghe, idraulici e impiegati con una disinvoltura non comune.
Questo bar è l’Istanbul della ristorazione veloce. Un incontro equilibrato tra la geriatria leggiadra e l’infanzia evoluta dei nostri tempi.
Sulla riva del Bosforo dei caffè corretti, ci trovi il Confy, un ottantaseienne di ferro, che ti spaccia presse-papier antichi, feticci di una collezione lunga una vita, nella speranza di una foto o di un semplice sorriso.
Ad attenderlo oltre l’altra riva, ecco Enea, di età non pervenuta – non supera i quattro anni, fidatevi – che da grande vuole fare il batterista jazz e ti chiede con estrema serietà se tu conosca Mickey Roker, Roberto Gatto o Peter Erskine. E tu lì, a fingere di non avere tempo per dirglielo: devi bere il tuo caffè… Anche se CERTAMENTE lo sai chi sono!! Ma ti pare se TU non lo sai?! E intanto sudi freddo, sperando che qualcuno lo interrompa in quella lista che ti dice pochissimo.
Enea un mattino è caracollato sul nostro tavolino di vizi e parole, tutto trafelato: sosteneva di non capirlo mica tanto, il tempo. Il tempo fa rumore – diceva -, il tempo va ucciso.
Il tempo alcune volte fa rumore. Come dargli torto?
Credo sia un gioco di rullante, credo sia la scommessa della perfetta sincronizzazione di arti, cuore e cervello. Mi fermo qui con la metafora, perché temo la querela di qualche batterista… In ogni caso, in questo ultimo giorno dei miei 33, voglio ricordarmi del mio bar e di quei piccolissimi gesti che tornano ad umanizzare la vita, a renderla irrinunciabile.
Spero che questo stato di grazia continui, Amici.
Spero che il tempo congeli la vecchiaia e l’infanzia, che ad un certo punto – in maniera del tutto opposta e paradossale -sono entrambe simili ad un addio feroce.
Spero che chi amo resti ancora un po’, regalandomi tutta l’ispirazione necessaria per il mio secondo libro, che di certo parlerà di questa bellissima zona di Milano. La mia.
Notizie veloci sulle ultime ore.
In questo ultimo giovedì dei 33, le pin-up hanno invaso la mia cucina per dare vigore a tristi piante di basilico…Le fragole sorridono e le ballerine splendono…
I fiori delle Sorelle G. mi stanno dando una certa soddisfazione (il punto è: quanto dureranno?!)
E le friselle imperversano… Durando sempre troppo poco…
Inoltre, per non farci mancare nulla, ho scoperto un GIVEAWAY!!
Lo trovate nel blog di Manola, nuova conoscenza di Zelda e illustratrice bravissima!
Cliccate sulle immagini che seguono per conoscere tutte le informazioni del caso.
Forse ho esagerato, in questo ultimo giovedì dei 33.
Voi perdonatemi sempre, buona giornata! ;)
xoxo
Dimmi subito dove hai preso quelle ballerine! Il batterista già ce l’ho, per fortuna. Buon noncompleanno, intanto. Lo sapevo io che eri di Maggio :)
al mare, le ho prese al mare. che dici, quando tra qualche mese mi ci trasferisco ti chiamo e se vuoi te le mando ;)
<3
Ma come “mi ci trasferisco”??? Wow.
Quel basilico invita a consumare freschi piatti estivi. Oggi a Milano è quasi estate. Tieni duro, con i non più 33 sarà come risorgere, no?
Ma Enea? Che mito è?
Comunque le virtù delle pin up sulle piante è un segreto ancestrale, funzione, tantissimo!
Adoro i tuoi post con tante foto, adoro, ne necessito, i love you, you pay my inspiration, capisc’ammé!
Enea è un bambino grandissimo, devo portargli un batterista pazzesco e registrare la loro conversazione.
Io adoro te, mia cara!! Non so come farò senza di te in questi giorni! Uff, già mi manchi. I love you… mi porti con te?!
Grazie Cami,
sei bella, bella, bella.
Sai essere unica sorprendendomi in ogni istante che trascorro con te.
MA A TE, CECI!! MI HAI TRATTATA COME UNA REGINA! sono troppo fortunata, io!
Non ci crederà nessuno, ma la pianta che sta sopra il mio frigo si chiama Giovanni Potus! L’ha battezzata il mio amico Andrea nel 2004-2005. Andrea è troppo avanti!
ahahhahahahahhahahahahahahaha! il mio ultimo bonsai invece è Riccardo… come quello che da solo gioca al biliardo :DDDDDD!
buona giornata, cara mia!