28 Giugno 2011

Che le ali crescano! Di quando fai colazione con Chanel…

Camilla - Zelda was a writer

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Buon martedì, Amici! Il meteo l’ha detto: oggi e domani giornate di quel caldo filippino che Milano conosce bene.
Non c’è niente che si possa fare o dire per scongiurare questo stato di umidità e sudore: a meno che la vostra casa sia condizionata a puntino – cosa che ovviamente non riguarda la sottoscritta -, c’è solo da mettersi in mutande e strisciare per le stanze oscurate, alla ricerca del punto principe di aria corrente.

Questa mattina ho fatto colazione con Chanel.
Lo so, non fate quella faccia, pare una cosa abbastanza bizzarra anche a me. Credo di avere comprato un rossetto nel mesozoico o forse Annamaria ha preso il profumo e volendo fare una cosa carina ha lasciato loro il mio indirizzo. Non saprei davvero, ma forse non conta poi tanto. Quello che conta davvero è che l’invito a VIVERE IN ROSA per tutta la seconda metà di giugno (siamo in ritardino, in effetti), in tutti i punti Coin di Milano, alla fine mi ha completamente rapito.

Non sono donna da rosa ossessivo, ci tengo a specificarlo, ma all’interno dell’invito c’erano due cose che mi hanno fatto pensare che sarebbe stato bello condividerle con voi: una cocotte di carta (quel gioco che si teneva incastrato tra pollice e indice e permetteva di leggere dei messaggi altamente ispiranti… non saprei spiegarlo altrimenti…). E un invito a far crescere le ali.

È bello cominciare la giornata con parole che inducano all’azione innamorata. L’impegno di questo post (qualora si possa accostare una cosa tanto frivola con il concetto d’impegno) sta proprio in questo: nell’abbracciare il vostro inizio di giornata con l’idea di gioco e libertà che ho provato io nell’aprire quest’invito, due minuti dopo aver capito che era proprio indirizzato a me.

Che sia dunque come dice Chanel (e mi viene da sorridere, mentre lo scrivo)!
Che sia un volo che si libra con la leggerezza di una risata, che ci muova la strenue convinzione che la felicità duri istanti, colate di giallo ocra, abbracci stritolanti di benvenuto, baffi di cappuccini ritempranti, voli cittadini di libellule che sfrecciano tra i semafori, in modo del tutto inaspettato.  E poi, e qui mi placo, che la mancanza di ali non sia mai una scusa per esimersi dal tentare un feroce e innamorato anelito di noi. Un noi libero. Un noi sentito.

Buonissimo martedì. Spero di non aver fatto piangere nessuno :DD!
Torno dopo con una funky zeldata d.o.c.!

4 pensieri su “Che le ali crescano! Di quando fai colazione con Chanel…

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