13 Settembre 2011

Cose da salvare in caso d’incendio (e cose guardate al contrario)

Camilla - Zelda was a writer

People I like

Buon martedì, Amici belli!
Ieri, nel pieno di una serata calda e sospesa – spalmata sul letto, pensierosa e boccheggiante – ho guardato il muro che mi si parava davanti e ho pensato a quanto fossi fortunata a intravedervi – sempre e comunque – panorami sconfinati. Mi sono detta che ci voleva del talento a ipotizzare un orizzonte infinito e poetico lungo la superficie granulosa di una parete che in fondo mi divideva dal bagno e così mi sono fatta i complimenti da sola, dandomi una vigorosa pacca sulla spalla… ;)

Ieri sera il silenzio gravitava su di me e così ho preso Mrs Canon, iniziando a fotografare a caso questo vagheggiamento beato e sorridente.
Non so se questa sia bellezza, Amici, ma, ovunque mi giri, intravedo post-it di meraviglie, piccolissime e sussurrate, e penso che mi ricorderò per molto tempo di questi attimi di niente. Anche se dovessero consumarsi molto prima dell’intera esistenza di una farfalla.

Fermo sulla carta parole che non mi paiono mai abbastanza perfette e leggo con una tale voracità che a tratti mi sembra che questo – le parole, le pagine, i libri – sia il mio solo e vero nutrimento. Se questi giorni fossero una musica sarebbero di certo uno Chopin sorridente e se fossero un libro, beh… se fossero un libro sarebbero quello che le mie lacrime insopprimibili ed io abbiamo terminato stanotte, in un tripudio di gratitudine per chi l’ha scritto e per chi ce l’ha regalato.

Si chiama Cose da salvare in caso d’incendio (Longanesi) e rientra a buon diritto nel mio personalissimo – e nuovo – elenco delle Cose guardate al contrario. Le cose guardate al contrario non temono prospettiva e da qualunque punto le si guardi riescono sempre a centrare la direzione del cuore, quella della bellezza. Un po’ come ha fatto con me questo libro immenso, denso e leggero, votato alla magica e strabiliante espressione di tutto quello che è tatto, promessa, destino, abbraccio, amore.

Ve lo consiglio, Amici, come si fa con una cosa che ha illuminato le tue personalissime ore e che vorresti poter prolungare attraverso lo stupore di altre menti, di altri cuori.

In Cose da salvare in caso d’incendio il latitare dell’autunno colora gli animi di un particolarissimo odore di foglie e di tramonto. Un odore che poi dovrebbe essere quello dei ricordi che scorrono nelle vene e per cui si lotta, perché non vengano sottratti dall’invadenza della vita reale. A costo di dimenticarsi di se stessi, di accantonare questioni della massima urgenza che impediscono di crescere e magari di voltare pagina, i ricordi sono il primo tesoro da proteggere in caso di incendio.

Ha raccontato il pudore del segreto, Haley Tanner, la sua autrice americana – classe 1982 -, in un modo che non smette di commuovermi e di farmi sorridere. E l’ha fatto con il colore e la densità materica dei pensieri dei bambini, con la loro grandiosa aspettativa verso il futuro e con quel modo di vedere la vita che è necessario, ma mai e poi mai superficiale.
Ci ha presentato due adolescenti e le persone che gravitano attorno a loro, soffermandosi sui dubbi di quando si ama troppo, sulle reticenze delle proprie responsabilità e sugli infiniti io di chi si vede irrimediabilmente parcellizzato e disperso.

Ha tirato fuori dal cilindro verità eleganti e fantasiose, la Tanner, senza mai chiudere gli occhi sulla disgraziata contingenza che arriva senza preavviso, pronta a rovinare un perfetto numero di magia alla Houdini. Ci ha regalato una piccola e innamorata traiettoria da cui guardare le cose difficili, quelle capovolte, quelle contrarie.
Sussurrandoci che, anche se non risolve, una buona dose di amorevole fantasia può davvero fare miracoli.

Buon pomeriggio!
xoxo

14 pensieri su “Cose da salvare in caso d’incendio (e cose guardate al contrario)

  1. Nora

    Credi alle coincidenze?
    Ho appena finito di leggere una recensione su questo romanzo… e dicevo fra me e me: “uhm… Interessante! Quasi quasi…” :-)
    Ho fatto di recente una scorta di libri (prima della fine diquegli adorabili sconti… sigh sigh), ma lo aggiungerò alla prossima lista!

    Vedo che anche tu leggi con la matita in mano!

    Replica
  2. V.

    Ma bello!!
    Certo che come li sai raccontare tu, i libri..
    V.
    PS: dubito di riuscire ad essere dei vostri domenica, però ho scaricato lo stesso il cartellino, si sa mai..

    Replica
  3. cristina ovvero ilcestodeitesori

    Io consiglio di tenere in mano una penna biro, perché con il tempo la matita sbiadisce, e non si sa mai dopo quanto ti accadrà di riprendere quello stesso libro per dissetarti delle sue condensate gocce di saggezza emotiva.
    E questa cosa di guardare al contrario? La trovo stupenda.
    grazie

    Replica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.