29 Novembre 2011

Le tre righe di una lettera mai scritta. Storia di un giveaway che diventa poesia.

Camilla - Zelda was a writer

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Cari Amici,
buon martedì!
Ho qui davanti a me i fogli con i vostri commenti al giveaway dedicato ai taccuini di Roberta Rizzi.
Ieri sera, in metropolitana, li leggo tutti d’un fiato e ad un tratto mi commuovo senza possibilità di contenimento. Sudo, tento di far implodere i lacrimoni: niente da fare. Allora, da persona scaltra quale sono, mi metto a cercare un fazzoletto nella mia enorme borsa da postino.
Ripassiamo velocemente la lezione delle ovvietà: nelle borse grandi dovrebbe esserci tutto, no? Intravedo pezzi di un nulla inconcludente e assurdo, che a tratti mi fa venire pure i nervi: penne di ogni foggia e colore, taccuini – appunto -, libri – ah, ecco perché pesava così tanto! – serie di guanti spaiati e pure un cappello inutile, visto che ne indosso già uno.
Di fazzoletti neanche l’ombra, neanche uno usato. Così ho fatto di necessità virtù e ho iniziato a tirare su con il naso. Una contessa, insomma. Provate a immaginare il piacere di sedermi accanto provato dal mio vicino…

Comunque. Amici belli, voi mi avete colpita e affondata. Le vostre tre righe sono una delle soddisfazioni più grandi di questo blog, perché non è facile mettersi a nudo, avere il tempo di spegnere i meccanismi dei giorni-catena di montaggio e scrivere cose così intime, così belle.
Ho preso qualche appunto. Volevo capire chi fossero i vostri destinatari, cosa vi muovesse a scrivere proprio a loro.

Amici, a parte due lettere meravigliose – una a Babbo Natale (Cristina) e l’altra a Pinocchio (Raffaele) – avete scritto a persone che non ci sono più per colpa delle contingenze, delle arrabbiature, dell’indifferenza o della morte. Avete scritto ad amori persi o mai nati, forse per l’incapacità a rivelarsi, forse per la necessità di seguire il flusso della vita e navigarlo con fatalismo.
Vi siete rivolti ai vostri genitori e, da genitori, ai vostri figli. A quelli già nati, a quelli che nasceranno tra poco o che sono solo un’idea. Avete pensato a sconosciuti incontrati per caso e mai più visti. Chissà che il Destino non ve li regali di nuovo, in un giorno perfettamente identico a tanti altri…

Cosa chiedevano le vostre tre righe? Il coraggio, prima di tutto. Per la propria vita e le scelte che ne conseguono. Poi il ricordo di tempi conclusi, di mani che sbucciano castagne bollenti, il racconto dei sentimenti nascosti per carattere o per timore. E ancora: l’intimità, la riconciliazione, il parlare una lingua nuova.
Le vostre tre righe si sono guardate allo specchio, hanno oltrepassato i muri del rancore, si sono impigliate tra le nuvole e hanno compreso l’importanza dei gesti, grazie a due monete. Le vostre tre righe hanno accarezzato angeli con ali cucite a tradimento, hanno girato i tacchi in notti di passione, hanno tremato di assenza, incomprensioni, freddo e solitudine. Le vostre tre righe erano gridate, nonostante fossero scritte. Hanno chiesto ai figli di non lasciare che l’inverno gelasse il loro cuore e ai padri di iniziare a parlare una lingua comune.

Amici. Mamma mia. Sono entrata nell’ingresso principale delle vostre emozioni e mi sono sentita una privilegiata.
Questo giveaway ha regalato molto di più a me e a Roberta, di quanto farà con voi. E io di questo vi ringrazio con il sorriso.

Cose pratiche? Fuori i nomi!

Random.org ha deciso il vincitore della prima serie… che squillino le trombe!
Sono riuscita a scoprire poco di lui, ma il suo blog è una bellissima sorpresa… Se siete curiosi, lo trovate qui:

Per la scelta del cuore è stato moooooolto difficile: ci sono moltissimi commenti che meriterebbero un taccuino. Roberta ed io ci siamo confrontate e abbiamo lavorato su una sua selezione. La scelta finale è sua.
Questo è il risultato… ari-squillino le trombe….
Complimenti a Sara… ma non avevi già vinto da queste parti??
Dimmi che sei anche fortunata in amore e mi arrabbio ;))!
Buona giornata a Tutti!
xoxo

14 pensieri su “Le tre righe di una lettera mai scritta. Storia di un giveaway che diventa poesia.

  1. Un angoloin blu - Manuela

    le tue parole mi hanno premiata! mi congratulo con chi ha vinto sinceramente, ma altrettanto sinceramente ti dico che se mai ti avrò suscitato un’emozione con le mie tre righe…beh che gioia! specie perchè esse nascono da un dolore denso che non riesce a sciogliersi nonostante il tempo e a una vita che mi sorride per il tanto amore che poi mi ha donato e che mi da ragione di essere e ancora perchè, lo dico sinceramente credimi, sono veramente contenta di aver trovato il tuo blog, te e la tua splendida capacità di dire…a presto!

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    1. Zelda was a writer Autore articolo

      sono felice io, Manuela. i commenti come i tuoi mi fanno venir voglia di continuare a cercare, a scrivere, a credere.
      mi raccomando… qui c’è una piccolissima casa del sorriso: quando vuoi, la porta è spalancata!

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  2. Giorgia

    Cara Zelda, grazie per le tue parole e soprattutto grazie per lo stimolo ad iniziarla questa lettera che aspetta di essere scritta, così come molte altre che in questa occasione sono venute a galla nel mare infinito di sentimenti talvolta difficili da esternare!
    Corro a ordinare i quaderni…..

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