Buon lunedì, Amici!
Se vi state domandando perché abbia dato un tale titolo a questo post, sappiate che non me lo spiego neanche io. Cercavo un suono che rendesse la bellezza feroce di queste ore. Ore che, come tutte le cose belle, hanno regalato e hanno tolto.
Nel giro di una manciata di attimi ho spostato mobili, rivoluzionato spazi e scritto come una forsennata, finendo ieri sera con i polsi sfasciati, mentre digitavo “petauro dello zucchero” (Ve lo posso giurare!). Negli stessi attimi ho anche guardato le trame della luce di San Martino entrare silenziose nella mia camera e poi ho bevuto cose piccole e buone, mangiato con il sorriso e pure sofferto, in un inelegante ma necessario quarto d’ora accademico.
Ed ora eccomi qui. Con un immenso bisogno di bellezza ed equilibrio che mi attraversa le vene come linfa. Con un’andatura nostalgica e assonnata, che non toglie forza agli intenti, ma che prolunga il torpore notturno, fatto di avvolgimenti nelle lenzuola e soffice tepore. La zanzara d’Europa, l’ultimo esemplare in giro per il continente, è stata con me, aggiungendo molte zeta ai pensieri insonni, ai sogni che tardavano, alle promesse che mi sono fatta.
E così, chiunque dovesse comprare una consonante, ora sa a chi rivolgersi…
Amici belli, lasciate che riprenda le fila della settimana e poi sarò pronta per un’infinità di cose da condividere.
Avremo modo di vedere a che punto è arrivata la nostra raccolta di Racconti da Musicassetta, definire qualche regola comune per P’tit (tranquilli, mi limiterò a chiedervi di titolare le foto nello stesso modo), conoscere qualche pensiero interessante e svenire per troppo colore, troppo sorriso, troppa vita. C’è di mezzo anche un compleanno, eh! Quello di Zelda: i suoi 2 anni di vita scoccano il 24 novembre! Insomma, cose grosse!
Prima di chiudere, però, ecco cosa mi ha regalato la giornata di ieri:
Sono tanto orgogliosa di questo racconto intitolato La Preparazione alla Sorpresa, così come dell’illustrazione realizzata da Elena Xausa! Grazie alla stupenda redazione di Cosebelle e grazie pure a voi: così presenti, così preziosi!
Sapete che c’è, Amici? Mi è venuta un’insana voglia di tornare a scrivere un romanzone… ;))
xoxo
Corro a leggere il racconto, intanto posso solo scriverti quanto è bella l’illustrazione di Elena! Ma aggiungo anche che i tuoi pensieri scritti qui hanno il sapore di dolcetti appena sfornati.
A presto.
buon tardo pomeriggio, ilaria :D
ti ringrazio per questo commento: rende la mia giornata di fatica e rimbalzi davvero splendente!
un abbraccio!
Che meraviglioso racconto, mi ha lasciato una indefinibile sensazione che io non so descrivere ma che sono sicura tu sapresti raccontare alla perfezione ;-) questo è ciò che vorrei leggere sempre! Speriamo presto in altri racconti :-)
roberta cara, lo spero anche io. con tutta me stessa. questo è in definitiva quello che mi rende totalmente felice.
grazie! grazie con il migliore sorriso della giornata. per la tua cura e per le tue incursioni!
Continua sempre a scrivere così… <3
Il racconto è meraviglioso.
<3!!
meraviglioso e te lo dico con le lacrime agli occhi
mi ha toccato l’anima <3
grazie
Antonella
sei un tesoro! grazie a te!!
“Comʼè strano essere il perimetro di un abbraccio vuoto, che non ti possiede più…”
Racconto stupendo: caldo e gelido allo stesso tempo…e lo dico con una mezza lacrimuccia repressa!
grazie giorgia, mi rendi felice!
<3