Cari amici,
finalmente un nuovo appuntamento con Conversazioni Analogiche! Era un pochino che mancavo tra le pagine di Zelda e la cosa cominciava a mancarmi!
Questa volta ho preso il tè con Claudia Toloni, “la Vanpelt”, come mi piace chiamarla… una ragazza giovane e bella che fa foto dall’atmosfera unica! In particolare, posso dire che raramente ho visto usare così bene le istantanee!
Sono capitata sul suo blog per caso e ne sono rimasta affascinata, l’ho seguita per un po’ e poi, naturalmente, l’ho contattata!
Ecco cosa mi ha raccontato :-)
Buona giornata a tutti!
Erika – Pretty in Mad
Ciao Pretty e grazie per l’invito!
Mi chiamo Claudia ma online mi potete incontrare come Wonderlandadventures (si, come le avventure di Alice, ma queste sono le mie!) o come ClaudiaVanPelt (perché caratterialmente ho un po’ di Lucy e un po’ di Linus messi insieme).
Sono di Milano, ho 28 anni e nella vita faccio la social media analyst. Mi piace guardarmi intorno, esplorare, scoprire, camminare, pedalare, guidare e nuotare. Le cose che mi rendono felice sono: la fotografia, le passeggiate, la musica, i dolci, il mare, viaggiare e giocare.
Alla fotografia ci sono arrivata inizialmente perché amavo scattare fotografie quando viaggiavo.
Poi tre anni fa è cambiato tutto e ho iniziato a sentire l’esigenza di utilizzarla come canale di espressione.
Quando scatto amo prima di tutto sperimentare, motivo per il quale non mi do mai dei paletti sulla scelta del “supporto”; e anche per questo il numero di macchine fotografiche sparse in giro per casa mia è in continua crescita. Ma ammetto che ho una predilezione per l’istantaneo delle Polaroid che si presta molto bene alla visione giocosa che ho della fotografia.
Al momento utilizzo soprattutto delle polaroid di tipo 600 con pellicole Impossible Project px680 e px600. Delle pellicole originali conservo ancora gelosamente qualche pacco, ma devo dire che la resa delle pellicole Impossible, anche se del tutto imprevedibile, risponde meglio al genere di fotografia che voglio fare.
Un’altra macchina che adoro è la Polaroid Colorpack II, una macchina con pellicola a strappo, che utilizzo con le cartucce Fuji fp-100 e soprattutto con il bellissimo bianco e nero delle fp-3000b. Infine per l’analogico puro ho la mia fedele minolta xd-7.
Questa per me è davvero una domanda difficile! Non sono mai brava nelle scelte…
Ogni volta che scatto una fotografia cerco di metterci dentro qualcosa di mio, e ognuna a suo modo rappresenta me, il mio stile e la mia visione della realtà. Sono molto indecisa tra due foto che a loro modo sono molto simiIi, hanno elementi in comune come i riflessi sfumati degli alberi nell’acqua e il riflesso definito degli occhi nello specchio. Alla fine scelgo la più recente delle due; è una delle ultimissime polaroid che ho scattato durante un pomeriggio al parco con un’amica.
Quello che vorrei fare in generale con le mie foto è rappresentare un universo che si situi al centro di un quadrato i cui angoli sono la realtà, il sogno, la fiaba e il desiderio. Edulcorare la realtà, renderla sempre il più possibile dolce e accogliente, almeno nelle fotografie e grazie alla fotografia.
Difficilmente scatto “foto ricordo”. Molto più spesso le mie foto sono la trasposizione di momenti vissuti, sentimenti provati, desideri o parole non dette.
Questa foto la definirei quindi più un dolce simbolo che un dolce ricordo. È il ritrovarsi, la ricongiunzione, la ricucitura di uno strappo, l’imparare ad abbandonarsi a gesti di tenerezza senza paura. Fa parte di un “trittico” di tre polaroid che rappresentano un abbraccio, un gesto di protezione reciproco e una richiesta di presenza. Sono tre foto molto importanti per me, penso che quando le guarderò tra dieci o vent’anni continuerò a sapere esattamente cosa volevo dire quando le ho scattate.
Un’altra cosa che ci tengo a dire è che devo ringraziare molto le mie amiche che si prestano spesso a farmi da modelle. Trasmettere ad altre persone ciò che vorrei rappresentare non mi è spesso facile, poterlo fare con persone che mi sono vicine rende lo scatto più semplice e ovviamente più divertente.
Questa foto l’ho scattata una domenica pomeriggio in cui ero andata a fare un giro a una festa di paese con una mia amica. Volevo cercare di catturare il movimento della giostra, la sensazione di leggerezza e il divertimento delle persone. Avevo questa immagine in mente. Ma avevo anche molti dubbi sulla possibile resa di questo tipo di foto con una semplice polaroid 600, senza quindi la possibilità di gestire nessun tipo di impostazione come ad esempio i tempi.
La foto tra l’altro ha impiegato tantissimo a sviluppare e iniziavo a non sperarci più. Per cui la sorpresa di quando poi finalmente si è rivelata ai miei occhi è stata ancora più grande. Inoltre è l’unica polaroid tra tutte quelle che ho scattato in questi anni in cui il cielo è venuto veramente azzurro come lo vedevo io.
Nel solito gioco di effetto domino di link sono arrivata qua. E ci sono rimasta un bel po’, a leggere, ad ammirare la parole nel senso e quelle nella grafica. E lo stile. Ovunque.
Complimenti +++.
Mik
blogspinfactory.blogspot.it
spinwedding.com
GRAZIE MICHELA!
Sei la benvenuta!
Camilla