Buon martedì a Tutti!
Ecco il mio primo scatto di 52 weeks project, il progetto fotografico che mi impegnerà per tutto il 2013.
Come vi dicevo ieri, questa settimana recupero il primo scatto non pubblicato. Per fortuna, proprio domenica, un’importante lezione ha fatto capolino nella mia vita, tra la cucina – dove stavo lessando quattro pisellini – e il salotto – dove si trova l’acquario dei miei due pesci rossi Carlino e Zen.
Questi due esserini sono entrati nei miei giorni in un modo che ritengo illuminante. Lo scorso novembre lavoravo come una matta e cercavo di realizzare un sogno, sono arrivati loro e hanno aggiunto cose da fare: cose pratiche, cose che spostavano il baricentro delle priorità.
E così, mentre domenica mattina schiacciavo con la forchetta il pasto di cui sono più ghiotti, mi sono resa conto che la nostra vita è una continua e innamorata ricerca di altre forme di vita. Siamo bombardati da sottili inviti a cercare sempre e solo noi stessi: ci interroghiamo ad alta voce, cerchiamo il perché di mille sentimenti, di risposte date male, di omissioni ed eccessi di presenza. Ma poi, spenti tutti gli interruttori dell’ego, la vita cerca naturalemente nuova vita e lo fa fuori da sé, come può, attraverso gli altri, le loro passioni, i loro bisogni.
Mi piace, questo pensiero. Mi piace schiacciare micro pisellini e credere che i miei giorni migliori siano quelli dedicati alla coraggiosa ricerca di altro fuori da me. Due pescetti rossi sono ovviamente un pretesto per un pensiero tanto alto, ma confesserò che quando mi guardano con quei grandi occhi fissi, io cado irrimediabilmente alle loro pinne.
Voglio ricordarmi della lezione 1/52 quando sarò persa nei labirintici momenti della mia debordante camillità.
è bellissima questa illuminazione, e così vera!
Grazie Ila!!
Ti aspetto con il tuo anno di fotografie!! <3
La ricerca di noi stessi non può prescindere dalla ricerca e dalle relazioni con altre persone altrimenti saremmo degli eremiti. E’ ciò che cerchiamo negli altri (o chi cerchiamo) che cambia quando cambiano i sentimenti verso noi stessi o la nostra visione delle cose.
Bella l’idea di 52 weeks projects, io ho deciso che ritrarrò le cose che ogni settimana mi fanno felice (perchè anche di queste si tende a dimenticarsi..)
ciao
Ciao Chiara!!
Ti seguirò con moltissimo piacere, la lezione 1/52 è oramai stampata sul cuore <3
mi piace questo progetto
non credo di avere la spinta giusta quest’anno per intraprendere un percorso mio, ma verro’ certamente a prendere appunti dalle tue lezioni ;)
sei la benvenuta!!!
un sorriso <3
Camilla, ma che bel post! Sai trasformare tutto in magia e questo è un dono prezioso!
Grazie per l’ispirazione del 52 Project, ho deciso di farne uno anch’io. Ho deciso di riprendere a fotografare, senza un tema preciso, se non quello di scattare. Da troppo tempo la mia Nikon giace inutilizzata e, per quanto Iphone e Instagram siano una favola, avevo bisogno di tornare alle foto e a Flickr. Grazie di avermi dato la spinta decisiva! :-)
Evviva Cinzia!!!
GRAZIE A TE!! <3
adoro
smack!
«Non amate mai una creatura selvatica, signor Bell. Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuole bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi su un albero più alto. Poi in cielo. E sarà questa la vostra fine, signor Bell, se vi concederete il lusso di amare una creatura selvatica. Finirete per guardare il cielo».
Truman Capote, “Colazione da Tiffany”
I pesci non scappano. Alcuni sì però. Ma per amare di più. Conosci Ponyo?
non l’ho mai visto Ponyo. devo, adesso devo!
è un commento bellissimo, questo.
bellissimo!