WOR(L)DS – worlds / words – è un progetto che ha una settimana. Giovane ma già fortissimo, è un piccolo punto di riferimento delle ore di moltissimi di voi.
Prima di qualsiasi cosa: GRAZIE! Per la partecipazione e per l’entusiasmo.
In questa prima tappa (questo, il kit ispirazionale che l’ha inaugurata) sono arrivate 55 composizioni – una addirittura dall’Africa – a dimostrazione della presenza di un gruppo folto e instancabile di persone che, spente le assillanti richieste del quotidiano – si dedica a una pagina di carta e a un sogno di parole. Sebbene di solito si ringrazi a progetti archiviati, voi immaginatemi mentre m’impegno nel più bel inchino mai realizzato. Un inchino tutto per voi.
Proprio a fronte di questo impegno, ho deciso di aumentare anche il mio sforzo e di creare una DISPENSA DELL’INTERA PRODUZIONE DELLA SETTIMANA: cliccando qui potrete scaricare il pdf. Non ho operato alcuna azione di editing sulle vostre creazioni e ho linkato solo i nomi che mi hanno mandato blog/social network di riferimento. Spero non ci siano errori, voi cercate di essere pazienti!
Per la prossima settimana (mi raccomando: NON MOLLATE IL COLPO!), vi chiedo alcune azioni che potrebbero risparmiarmi molto tempo e fatica:
– OGGETTO DELLA MAIL: scrivete prima di tutto WOR(L)S seguito da #numero della settimana della vostra composizione;
– COMPOSIZIONE: inseritela direttamente nel corpo della mail;
– NOMI/LINK: inserite il nome che volete venga inserito nel pdf e il sito/social network a cui desiderate venga linkato. Se non volete essere inseriti nel pdf, specificatelo nella mail.
Vi spiego il perché di questo pdf: ho pensato al modo migliore che potesse farvi conoscere e mi è parso che una raccolta fosse la risposta più pratica. Si tratta di un piccolo regalo che tenterò di farvi avere ogni settimana. Lavoro permettendo :O
E ora a noi, cosa trapela dalla nostra prima settimana?
In alcuni casi il kit vi ha limitato, in altri ha stappato i chakra della vostra penna. Il kit è un baule impolverato che trovate per caso in soffitta: apritelo con curiosità e amore per la ricerca ma non restatene intrappolati!
Il BIGLIETTO DEL TRENO ha regalato a molte delle vostre parole il senso del passaggio e quello del tempo. Si trattava di un oggetto speciale che volevo inserire a tutti i costi nella prima puntata del nostro progetto. Per quale motivo? Per suggerire un approccio alla vostra composizione di 900 caratteri, spazi inclusi.
Quando vi trovate a raccontare qualcosa in uno spazio così ristretto, non distruggetevi l’anima per includere tutto quello che è venuto prima e tutto quello che seguirà: sarebbe un tentativo infausto e frustrante! Posizionatevi nel centro del vostro punto di osservazione e lasciate che la vita scorra, proprio come accade con il paesaggio che vi passa davanti, nel ristretto rettangolo di un finestrino del treno.
Osservate e prendete nota. Respirando profumi, registrando la semplicità di un volto o l’apparente insensatezza di un gesto. A volte non servono grandi figure retoriche ma un punto di vista empatico, capace di entrare in contatto con il mondo e seguirne le vibranti vie di fuga che lo caratterizzano.
Ciò detto, mi avete entusiasmata! Le vostre composizioni raccontano di assenze evocate, orizzonti a cui tendere, ricordi di un’infanzia tenera e speciale. Ho amato chi ha cesellato poche parole e chi ha giocato con lo spazio. Chi, infine, ha prediletto la specialità di un istante fugace, denso di un significato che vive negli spazi bianchi, tra le parole, di tutti e di nessuno.
Ecco quello che ricordo delle vostre creazioni: il sole che vi sveglia prima del caffè, il vostro sentirvi carta straccia, lasciata sul pavimento insieme ai tentativi di poesia di chi se ne va. Le lacrime che si mischiano al mascara, le filastrocche che vi fanno cadere rovinosamente, in attesa del vostro amore che sopraggiunge con un ombrello. Le poesie imparate a memoria e poi dimenticate, l’equilibrio delle 10 lettere di F-A-Z-Z-O-L-E-T-T-O, lo scontrino che nasconde una frase d’amore straziante. La pioggia che cade, il male ai piedi, le coincidenze mancate, i comodini dell’infanzia e i libri da portare con sé in vista di un trasloco. Le palpebre ferme, i sentimenti di chi è vecchio, la leggiadria dei bambini.
Amo il vestito scuro, quello pieno di ideogrammi cinesi, la nebbia che inonda una tazzina di caffè, la salsedine sulla giacca e una canzone di De Andrè, cantata male, a suon di caramelle e baci. L’Umbria addormentata, il vento che soffia sul mare, i treni presi ma persi, la luce settembrina e quella polverosa, le stoffe e le spezie. L’autunno che arriva in una stazione sconosciuta e anonima, un caffè bevuto prima di un addio, i trent’anni di Zaira, le corse di chi si cerca e l’attesa di chi è senza biglietto. Le ragazze di Foggia, i segni di una ricerca silenziosa, il tormento di chi lascia Trieste, la danza di certi passi felpati e sinuosi; amo la ricerca di una madre immemore che si è persa, i versi migliori (quelli che si tengono stretti tra i denti) e le nuotate appassionate.
Mi strazia il nascondersi, il cercarsi, il rivelarsi.
Sorrido con le sorprese di chi ci ama, con gli sberleffi del Destino.
Osservo un libro sulle ginocchia, il coraggio e i sogni che domani troveranno finalmente lo spazio che meritano.
Il tè delle cinque, la sciarpa color ocra, il fischio del capostazione e i libri antichi. L’innocenza che scricchiola, un bar vicino alla spiaggia, la musica di Einaudi, la schiena di Giulio che non c’è più, un binario maledetto, un divano a righe che ospita pensieri aggrovigliati. E infine, un’ombra che oscura un raggio di sole, una casa vecchia e un’autentica storia d’amore.
Un’ultima annotazione: attenzione alla punteggiatura.
Perdonate l’appunto… Anch’io lotto costantemente con i suoi dettami! Nonostante si pensi a lei, alla punteggiatura, come una noiosa pratica da scribacchini, vi assicuro che aiuterete la lettura di chi vi si avvicina. Perché uno scrittore lo sa: oltre il barocco e straziante ripiegamento su di sé, esiste un pubblico a cui fare riferimento. Si scrive per essere letti e riletti!
Mi rendo conto di aver scritto tantissimo, scusate la verbosità ma non era facile riassumere la meravigliosa cascata di lemmi che mi sono piovuti addosso in queste ore!
Tra poco pubblicherò IL SECONDO KIT!
Mi raccomando: procedete oltre i limiti imposti dal finestrino del vostro scompartimento. Giocate con lo sguardo e con il ritmo, seguite i binari per tutto il tempo necessario a spiccare il volo!
Buona giornata!
Camilla
Zelda was a writer
ps: non ho avuto modo di finire la mia composizione… Ventiquattro ore al giorno sono davvero troppo poche, per quanto mi riguarda! Spero di pubblicarla quanto prima. Baci-molti.
Che meravigliaaa!
E che sciocca io che mi sono dimenticata di darti il link! Baci baci!
Cara Camilla!!!!
Grazie a te per l’entusiasmo che regali e per tutta l’ energia che dedichi a questo progetto:)
un grande abbraccio
Che cosa emozionante!
E grazie mille per il pdf: l’ho già stampato e oggi me lo leggerò con grande attenzione! Siamo tanti :)
Sono già impaziente per il prossimo kit!
Un bacio!!!
R
Ma che bello!!
Intendo il puzzle che ha messo insieme i 55 componimenti ;-)
L’appunto sulla punteggiatura è sacrosanto. Se solo alle scuole primarie ne sottolineassero il valore!! (e anche della grammatica e tempi verbali…)
Rileggersi-altrove, a volte è davvero illuminante!
Grazie
Camilla, il tuo progetto non mi piace solo perchè è interessante, stimolante e adatto a me, ma soprattutto per il modo in cui tu hai cura di tutte queste persone che ti sono intorno, il modo in cui ci aiuti a condividere le “nostre cose scritte” che io, fino a qualche giorno fa, credevo di essere la sola a voler scrivere. E’ bello vedere che c’è un gran mondo di persone, dietro alle parole.
Grazie!
non ho parole, tutto quello che fai mi lascia a bocca aperta
Wow che bello il pdf con la raccolta di tutti i racconti!!!! Che bella iniziativa stimola la creatività!!!! GrazieGrazie!!! XD
penso di essere stata una delle ultime a spedire la mail, ero così titubante ed emozionata come da tempo non mi capitava! grazie ancora, perché hai messo il punto al famigerato blocco dello scrittore ;)
MODIGLIANI è il pittori dei colli lunghi, non so però se questo ritratto è una sua opera….Ciao
Dolce Camilla, mi sento come una bambina che ha ricevuto inaspettatamente un regalo meraviglioso, grazie!
Mi hai fatto venire un idea geniale…grazie ancora Camilla, per l’entusiasmo, i progetti e la condivisione con tutte noi.
Bella tu.
Ma grazie a te!
In serata vorrei finire di leggerle tutte, è bello vedere come funzionino diversamente le nostre fantasie.
Eli
Ecco, non è che ci faresti un post sulla punteggiatura?
Alle superiori mi ha riso dietro tutta la classe perchè la cosa che trovo più difficile è la virgola! Lo so, è una scemenza, ma per me è complicatissima – nonostante conosca le regole grammaticali.
Ora scarico il pdf e me le leggo tutte! :)
GRAZIE!
Stavo giusto per scriverti di farci un corso veloce di punteggiatura :)
un ripasso :)
Non so a che livello sono, ma non mi sento sicura.
Ho fatto le elementari in tre scuole diverse, passando tra 2 lingue – da francese ad italiano.
Sicuramente mi sono persa qualcosa…
Letizia è in seconda elementare e sto ri-studiando con le :P
bacio
Antonella