FAQ

PRESENTAZIONI

Photodiary - 8 gennaio 2013 | Zelda was a writerCome ti chiami davvero?
Mi chiamo Camilla ma piccola volevo chiamarmi Emi.
Spesso vengo chiamata Zelda ma non mi dà fastidio: è un rischio calcolato!

Dici sempre che sei alta, ma quanto di preciso?
1.80 spaccati. Ok, forse 1.79.

Che lavoro fai? Pur sforzandomi, non riesco a capirlo!
Lavoro con le parole. Scrivo, dunque. Lo faccio per moltissime realtà: attività da ufficio stampa, creazione di contenuti per varie realtà editoriali (spesso legate al mondo bambino), progetti di comunicazione e promozione ad ampio raggio.
Mi piace pensare di scrivere quello che le persone vorrebbero dire al meglio, m’immedesimo nel loro bisogno di comunicazione e guado lo straordinario flusso di speranza che lo caratterizza.farfalle in un lazzaretto - grazieInoltre, ho un’Associazione culturale chiamata Bastian Contrari, che gestisco con la mia adorata socia Clelia Bos. Lei è la Presidente, altrimenti detta La Presy.

Come mai Zelda was a writer si chiama Zelda was a writer?
Zelda was a writer si rifà a Zelda Sayre Fitzgerald, personaggio ecclettico e “dannato” della prima metà del ‘900. Una donna senza dubbio poliedrica, nata in un periodo di grandissimi rivolgimenti storici e sociali. Fu la musa di un marito ben più famoso, la ragione di moltissime gioie e di grande patimento, un essere esposto, preda di moltissime fragilità ed eccessi infantili e autodistruttivi.
La ragione della sua presenza sul mio blog dipende dalla sua poliedricità, dal fatto di essersi cimentata in moltissime espressioni creative. Scriveva anche, Zelda. Scriveva bene e poi dipingeva meravigliosamente e danzava in modo soave.
Ho preso spunto dalla sua vita per diffondere una delle idee che ha sempre alimentato la mia energia: non importa cosa deciderà la vita per te, tu sei e sarai ciò che la tua anima ha deciso.
Nonostante tutti gli accadimenti della sua esistenza, Zelda fu una scrittrice. Mi piace pensare che sia così anche per me: al di là di ogni ragionevole evidenza, io sono una scrittrice e questo dato di fatto mi fa sentire libera e felice.

BLOG
Come è nato il tuo blog e cosa rappresenta per te?
Il mio blog è nato nel 2009 e a tutt’oggi rappresenta un esercizio – utilissimo – di liberazione di tutto quello che mi gravita nella mente. Ho idee e pensieri infiniti e trovo che “mettere su carta” e condividerli sia il modo migliore per non disperderli o, peggio ancora, dimenticarli.
Considero Zelda un ottimo compromesso tra la mia eterna voglia di realizzazione progettuale e il desiderio di scrivere.
Inizialmente era solo un’espressione estemporanea e casuale di quello che mi passava per la mente.
L’esperienza del blog – ma in fondo di qualunque espressione creativa – è prima di tutto l’occasione di compiere un’evoluzione personale, il tentativo di produrre espressioni che ci regalino pensieri, nuove imprese, piccole intuizioni. Tutto quello che viene dopo è una conseguenza, non il fine.Planning blogger 2014 | Zelda was a writer
Come organizzi contenuti così diversi?
Con il tempo il mio blog è cresciuto, mi sono regalata un’agenda di carta e ho cercato di dare un senso alla settimana: lascio una parte alla sana e robusta fantasia e un’altra la programmo. In tal modo non entro in crisi per settimane di niente (capitano anche a tutti!) e, al contempo, non rendo il blog troppo strutturato, troppo noioso. Grande parte della fortuna del mio blog sono gli altri, con i loro contenuti da guest-blogger o con le loro attività altamente ispiranti, che seguo con evidente entusiasmo da lettrice.
Sempre fare i complimenti per qualcosa che riteniamo bello e intelligente, mai risparmiarsi nel farlo sapere a tutti. Trovo che sia un modo altamente rivoluzionario per seminare il portentoso seme della condivisione.

Opern - PINK TECH 13 dicembre 2013 | Zelda was a writer

Hai altri consigli?
Li trovate in PINK TECH, un lavoro entusiasmante svolto nel settembre del 2013 per Asus con Justine e Chiara de Le Funky Mamas. Il mitico pidieffe che ne è nato (lo trovate qui) raccoglie buona parte di quello che abbiamo imparato sul mondo del blogging!
FARFALLE IN UN LAZZARETTO
farfalle in un lazzaretto, bigcartel, libro, vendita, onlineCos’è Farfalle in un Lazzaretto?
Farfalle in un Lazzaretto è il mio libro, il primo tentativo di mettere su carta il mio più grande sogno: la scrittura.
Non credo sarei così propositiva se, in giorno uguale a tanti altri, non avessi individuato questa passione viscerale, la più urgente. Improvvisamente, tra mille velleità e altrettanti tentativi, ho capito che avrei sempre scritto, che in fondo lo stavo giù facendo, che ogni mia impresa sarebbe stata legata alla necessità di raccontare storie, d’indagare, di chiedermi.
Il libro è il risultato di una lunga gestazione: scritto di getto durante un’estate ligure di profonda e cercata solitudine (era il 2008), ha visto la sua conclusione nel 2011. Parla di Marco Robustelli e Agata Lorenzi, due scrittori trentenni di giovani speranze che, presi da un’invalidante crisi d’ispirazione, iniziano a scrivere il libro più difficile, quello della loro vita: nell’assurda pretesa che essa diventi perfetta, continuano a rimandare gli impegni presi prima di tutto con se stessi e intanto tutto si cristallizza, prendendo sempre di più le sembianze di un’ipotesi lontana, di un progetto destinato al fallimento.
Questo è il punto di partenza più profondo – se volete, anche piuttosto tragico – ma poi, come spesso accade in tutto quello che mi caratterizza, si ride molto. Quindi vi consiglio di iniziare a giudicarlo dal secondo capitolo.
Dove si può comprare?
Al momento lo trovate SOLO in ebook, su Amazon. Qui.
farfalle in un lazzaretto, bigcartel, libro, vendita, onlineCome mai non è presente in versione cartacea?
Il motivo essenziale? L’impresa è stata super indipendente e, dopo aver stampato 100 copie cartacee, ho deciso di procedere, investendo le mie finanze in altre avventure. Ma, visto il numero corposo di richieste, conto di tornare a stamparne di nuove. Ovviamente, farò in modo che questa cosa si sappia in ogni dove!self-publishingCosa pensi del self-publishing?
Tempo fa ho scritto 10 cose che ho imparato sul self-publishing. Spero vi sia utile!
LES CAHIERS DU BONHEUR

taccuini, Zelda was a writer, Les cahiers du bonheurCosa sono i Cahiers du Bonheur?
“Les Cahiers du bonheur” sono taccuini da portare sempre con sé. Piccoli scrigni delle parole sulla punta della lingua e dei segreti sulle sponde del cuore. Sono quaderni di colore e fantasia, le cui copertine sono realizzate partendo dai ritratti fatti alle cose che mi divertono: frutta, macchine fotografiche, oggetti di varia utilità e provenienza.

Dove si comprano?
I Cahiers si comprano qui.

Li vendi anche singolarmente?
Dopo un’iniziale prova sul campo, ho deciso di venderli in pacchetti da tre.les cahiers du bonheur: martina ed elisa


pagina in costruzione
xoxo