PRESENTAZIONI
Come ti chiami davvero?
Mi chiamo Camilla ma piccola volevo chiamarmi Emi.
Spesso vengo chiamata Zelda ma non mi dà fastidio: è un rischio calcolato!
Dici sempre che sei alta, ma quanto di preciso?
1.80 spaccati. Ok, forse 1.79.
Che lavoro fai? Pur sforzandomi, non riesco a capirlo!
Lavoro con le parole. Scrivo, dunque. Lo faccio per moltissime realtà: attività da ufficio stampa, creazione di contenuti per varie realtà editoriali (spesso legate al mondo bambino), progetti di comunicazione e promozione ad ampio raggio.
Mi piace pensare di scrivere quello che le persone vorrebbero dire al meglio, m’immedesimo nel loro bisogno di comunicazione e guado lo straordinario flusso di speranza che lo caratterizza.Inoltre, ho un’Associazione culturale chiamata Bastian Contrari, che gestisco con la mia adorata socia Clelia Bos. Lei è la Presidente, altrimenti detta La Presy.
Come mai Zelda was a writer si chiama Zelda was a writer?
Zelda was a writer si rifà a Zelda Sayre Fitzgerald, personaggio ecclettico e “dannato” della prima metà del ‘900. Una donna senza dubbio poliedrica, nata in un periodo di grandissimi rivolgimenti storici e sociali. Fu la musa di un marito ben più famoso, la ragione di moltissime gioie e di grande patimento, un essere esposto, preda di moltissime fragilità ed eccessi infantili e autodistruttivi.
La ragione della sua presenza sul mio blog dipende dalla sua poliedricità, dal fatto di essersi cimentata in moltissime espressioni creative. Scriveva anche, Zelda. Scriveva bene e poi dipingeva meravigliosamente e danzava in modo soave.
Ho preso spunto dalla sua vita per diffondere una delle idee che ha sempre alimentato la mia energia: non importa cosa deciderà la vita per te, tu sei e sarai ciò che la tua anima ha deciso.
Nonostante tutti gli accadimenti della sua esistenza, Zelda fu una scrittrice. Mi piace pensare che sia così anche per me: al di là di ogni ragionevole evidenza, io sono una scrittrice e questo dato di fatto mi fa sentire libera e felice.

Li trovate in PINK TECH, un lavoro entusiasmante svolto nel settembre del 2013 per Asus con Justine e Chiara de Le Funky Mamas. Il mitico pidieffe che ne è nato (lo trovate qui) raccoglie buona parte di quello che abbiamo imparato sul mondo del blogging!
Al momento lo trovate SOLO in ebook, su Amazon. Qui.

Il motivo essenziale? L’impresa è stata super indipendente e, dopo aver stampato 100 copie cartacee, ho deciso di procedere, investendo le mie finanze in altre avventure. Ma, visto il numero corposo di richieste, conto di tornare a stamparne di nuove. Ovviamente, farò in modo che questa cosa si sappia in ogni dove!

Tempo fa ho scritto 10 cose che ho imparato sul self-publishing. Spero vi sia utile!
Cosa sono i Cahiers du Bonheur?
“Les Cahiers du bonheur” sono taccuini da portare sempre con sé. Piccoli scrigni delle parole sulla punta della lingua e dei segreti sulle sponde del cuore. Sono quaderni di colore e fantasia, le cui copertine sono realizzate partendo dai ritratti fatti alle cose che mi divertono: frutta, macchine fotografiche, oggetti di varia utilità e provenienza.
Dove si comprano?
I Cahiers si comprano qui.
Li vendi anche singolarmente?
Dopo un’iniziale prova sul campo, ho deciso di venderli in pacchetti da tre.
pagina in costruzione
xoxo