17 Luglio 2010

La Signora dei Calepini

Camilla - Zelda was a writer

Non categorizzato

Buongiorno a Tutti!

Non ho chiuso occhio, stanotte… il caldo mi è parso una condanna difficilmente gestibile. Saranno state le 4 del mattino – ero alla finestra, arruffata come una marmotta con l’asma – un giovane aitante rincasava nel mio condominio (ma chi è???), non prima di avere ampiamente coccolato un gatto del giardino. Potremmo essere in seria presenza dell’uomo della mia vita… vi terrò aggiornati.
La luce della camera da letto della mia tata storica, la Lina, era accesa e così mi sono chiesta che ne sia di lei, adesso che non esce mai e che vive costantemente nel ricordo del suo amatissimo marito Marino, scomparso una decina di anni fa.
Una volta mi ha detto che lo vede spesso attraversare il salotto e sedersi sulla sua poltrona preferita: non parla, ma c’è: lei lo vede. Non siamo mai così soli se c’è una scia di amore che ci ha attraversato lungo il cammino… ieri sera speravo stessero mangiando una macedonia sul letto, lei e il suo fantasma personale, infischiandosene di caldo e zanzare.
Detto questo… a voi è andata meglio?

Stamattina in una via del mio quartiere si poteva scorgere un manto di piume color miele che copriva il marciapiede. Pare – a quanto dice la custode del civico 14 – che durante la notte, alcuni viados abbiano “liberato” dei cuscini. Ho tentato di fotografare la cosa… ma lo sguardo truce della custode del civico 12, impegnata a riempire enormi sacchi della spazzatura, mi ha dissuaso dall’intento.
Ecco un riassunto sommario e fotografico della mattinata. Come noterete in coda al reportage, la mia passione per le ciliegie non accenna a diminuire…
Vi penso felici e in un luogo dove tiri un’ipotesi di venticello. Non è detto che questo stia accadendo, ma la fantasia è l’unico condizionatore del quale disponga ;)
Bacibellissimi!!

                              

2 pensieri su “La Signora dei Calepini

  1. Ilaria

    Per me questa è una stagione pesante. Però… vivo tra due parchi e questo punto di Roma, a poche centinaia di metri da un quartiere fitto di palazzi, è diventato il regno di una colonia di pappagalli verdi che in questa stagione sono particolarmente felici, numerosi e gracchianti, specialmente all'alba e al tramonto. Stamattina, per esempio, mi hanno svegliato loro. Ieri sera una coppia svolazzava al parco: due polli verdi a pochi metri dai turbanti del gruppo di indiani che giocava a calcio. Surreale. E democratico, come il parco.

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  2. Zelda was a writer

    Il colore ci salverà, cara Ilaria! E con lui: colonie di polli verdi, albe, tramonti e turbanti. Bellissimo, questo tuo passaggio qui!

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