Buonissimo sabato, Amici!
Se vi capita, fiondatevi sul libro che dà il titolo a questo post:
Momenti di Trascurabile Felicità, di Francesco Piccolo (Einaudi).
Con tutto il rispetto che devo al suo autore, mi permetto di affermare che vi troverete di fronte ad un libro mooooolto zeldiano! Con tocchi veloci e puntuali, Piccolo elenca tutti quei momenti – all’apparenza insignificanti – in cui uno stupore bello o un piacere schifosamente inconfessabile ci rende partecipanti consapevoli e deliziati del bellissimo gioco della Vita.
Si tratta di una lettura in cui strabuzzerete gli occhi perché, nonostante Piccolo non sia vostro amico/padre/marito, vi ci ritroverete descritti mirabilmente.
Ieri sera ho lungamente riso per questo momento:
Se sto dormendo e suona il telefono, vado a rispondere, e se mi chiedono: «ma stavi dormendo?», dico sempre: «no».
Non so perché , ma lo faccio sempre.
Alzo la cornetta e dico «pronto» con la voce più normale possibile. Dall’altra parte, la prima cosa che dice chi mi ha chiamato è: «ma stavi dormendo?»
«No, no. Figurati.»
E poi sono capace di mentire senza alcun pudore con frasi assurde del tipo «no, stavo lavorando», oppure «sono già uscito due volte». E se proprio non ce la faccio a esagerare, dico che sto ancora a letto, sì, ma stavo pensando.
Insistono. «E come mai allora hai ancora la voce di sonno?, dì la verità, stavi dormendo, perché menti?», e io lì a giurare su qualcosa che mi è molto caro, che non è assolutamente vero, che sono sveglio da un sacco di tempo, che la voce è così perché non ho ancora parlato con nessuno stamattina, e del resto perché dovrei mentire, che ragione ci sarebbe.
Ed è questo il punto cruciale della questione: perché mento? Che ragione c’è? Non c’è una ragione: mi piace.
Alzi la mano a chi non è capitata una cosa simile nella vita! :DDD
Buon sabato, Amici! Vado a comprare palloncini… Entro breve tempo capirete perché!
xoxo
Io non ci riesco a mentire…
Sono fatto così, diretto e per qualcuno anche indelicato.
“stai mangiando?” (cavolo, sono le 20:30, CERTO che sto mangiando, mica siamo in Spagna!)
“veramente sì” rispondo, anche se vorrei rispondere in modo più caustico.
“Stai dormendo?” (OVVIO! sono le otto del mattino di Domenica!!!) e la miglior risposta che mi viene è “ti richiamo quando mi sarò svegliato” trattenendo un “vaffa…” a stento…
E’ più forte di me… Ma non per cattiveria è perché mi parrebbe di essere ipocrita a fare diversamente.
Poi ovviamente ci sono le persone che veramente non mi disturbano qualsiasi cosa stavo facendo e con loro non mi verrebbe mai di essere freddo o caustico…
—Alex
sai, alex… credo che il brano abbia a che fare con l’atavico timore che ognuno di noi ha provato in adolescenza di farsi “sgamare” ancora addormentati dalla propria madre o dal proprio padre (ma credo sia una cosa molto più da “mamma”). un timore tanto sedimentato nella coscienza che ogni volta che vieni chiamato mentre dormi parte comunque il bisogno di giustificarti :D
buon sabato!
Io apro il panino hamburger e ci tolgo il cetriolo…come c’è scritto nel libro… :)
ahahhahahahah!
vedi… pure io… e rimpiango BURGHY, che non lo metteva!
L’ultima volta che mi è successo? Stamattina. Io sono una ciondolatrice professionista la mattina, e ho la voce da sonno fino a verso mezzogiorno… ma mento lo stesso, perché mi piace, e mi piace vedere lo sguardo di disapprovazione di Oliver, che è sveglio dalle 6 meno un quarto! :-)
ahahahhahahahah! una ciondolatrice professionista?! adoro <3
uh, marta... che ideona ho avuto! preparati. ma davvero, eh! pre-pa-ra-ti!
CAMI!!! giovedì sera a Roma sono andata ad una festa supercool e c’era anche lui che ballava scatenato! :P
wow! :D