
Ogni anno vi parlo di PINK is GOOD, il progetto di sensibilizzazione e informazione (e non solo —> tutte le info qui) a cura della Fondazione Umberto Veronesi. Lo faccio in ottobre, mese dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno.
Ogni anno ne scrivo con trasporto perché adoro le ragazze di PLV – sono loro le fautrici di #FaiVolarelaRicerca – e perché, con il tempo, il mio attaccamento alla vita cresce a dismisura.
Non ho la sindrome di Highlander: non voglio vivere per sempre, però voglio vivere bene. Voglio avere cura degli altri, della mia amata Creatività e dei suoi generosi frutti, ricordandomi sempre di quanto tutto – ma proprio tutto – passi dalla cura che saprò riservare alla mia persona, al suo corpo e alla sua mente.
Non sono qui per insegnarvi nulla, tantomeno dopo una giornata come quella di oggi in cui, persa nella lista di cose da fare più lunga della Storia, mi sono completamente dimenticata chi io fossi, sono rimasta in pigiama per un lasso di tempo che aveva dell’imbarazzante e ho alzato la testa dal computer solo per portare il gatto dal veterinario.
Capirete, dunque, che il monito di queste righe vale per voi quanto per me!
Ricordatevi sempre di ricordarvi di voi. Vogliate bene al vostro corpo, non abbiate paura di controllarlo, ascoltatelo come si ascolta un messaggio che viaggia con il vento e che scompiglia improvvisamente le fronde, siate disposti ad accettare i suoi consigli e difendetelo a spada tratta.
E festeggiate ogni singolo attimo che vi regala un motivo nuovo per continuare a volare.
Giovedì 19, dalle 18.30 alle 21, presso “La Tartina“ di Milano, PLV presenterà il bracciale Io So Volare, in una particolare versione pensata proprio per Pink is Good.
Una parte della vendita di ogni bracciale (che verrà venduto sull’eshop di PLV e nell’area Annex de La Rinascente) andrà a sostenere le attività del progetto e permetterà di attivare quell’irresistibile circolo virtuoso per cui la gioia di chi si fa un regalo diventa immediatamente la gioia di altri sconosciuti.
Ci sono davvero tantissimi motivi per desiderare di volare ad ali spiegate e oggi, per festeggiare #FaiVolarelaRicerca, ho deciso di condividere i miei, quelli a cui tengo di più in questo momento. Ho fatto davvero fatica a limitare la mia lista a dieci punti e così mi sono concentrata sui più urgenti.
- Non perdere mai di vista la voce che canta dentro di me. Imparare a essere la sua cassa di risonanza, non liquidarla come accessoria, smettere di pensare che esistano voci più intonate. (Va bene così, anche dovessi limitarmi a cantare sempre e solo “Quel mazzolin di fiori”).
- Mettere le mani in pasta. Creare, contaminare i pensieri, frequentare tutte le sollecitazioni artistiche possibili. Dipingere il mondo con i miei colori. Fidarmi molto di più dei colori invisibili, delle sezioni auree sghembe, delle composizioni scomposte.
- Dire di no quando non voglio dire di sì. Non tergiversare. Motivare, semmai.
- Curarmi. Imparare ad ascoltare il respiro, non aver paura di fare la verticale.
- Sviluppare al meglio il mio lavoro. Esserne felice, essere testimone dei suoi frutti, non perdere mai la speranza e non dimenticare i pregi dell’attesa.
- Diventare mamma. Anche da single. In Italia i single non possono adottare e forse è il caso che le cose cambino.
- Frequentare di più i miei amici. Cucinare per loro. Anni fa lo facevo con un certo orgoglio.
- Comprare il tubino della vita. Nonostante ci abbia provato, non ho ancora trovato quello definitivo. (Ah, tubino della vita + décolletés della vita… Ça va sans dire!).
- Fermarmi a parlare con tutti e ascoltare chi ha bisogno di fermarsi a parlare con tutti. Non parlare con nessuno e rispettare i silenzi degli altri. Insomma, ridare al tempo le sue priorità, quelle più umane.
- Trovare il mio posto nel mondo. E comprare due sedie da cinema da appoggiare a una delle sue pareti.
Sarei curiosa di conoscere i vostri 10 motivi ultrapersonali, quelli per cui non volete smettere di volare. Se avete voglia di tornare ai super commenti da blog (ve li ricordate?! Uh, che nostalgia!!!) io sono qui ;)
Buona serata a tutti voi!
Camilla
Zelda was a writer
1. accettarmi, a 23 anni non è facile accettarsi, non parlo solo dell’aspetto fisico, ma anche dei propri limiti o paure.. non voglio smettere di volare per imparare veramente ad accettarmi.
2. conoscere il mondo.
3. vivere a New York, anche solo per 6 mesi, un anno, due, una vita o due, voglio vivere questa città.
4. voglio continuare a volare per leggere, scrivere, parlare agli altri di libri e scrittura, i libri sono la mia vita, o almeno una buona parte, e vorrei che ne facessero sempre parte.
5. vorrei trovare la mia indipendenza, la mia vera forza, non lasciami influenzare dalle volontà degli altri, so di aver un carattere forte ma tendo sempre a non ascoltare quello che realmente voglio.
6. cucinare dolci per le persone che hanno bisogno di un po’ di dolcezza nella loro vita.
7. fidarmi delle persone, non tutto il mondo è costellato da stronzi, acidi, gelosi esseri umani che vogliono solo fregarti.
8. mantenere le mie amicizie, da studente fuori sede ho amici sparsi ovunque, nella mia città natale, in quella che mi ha accolto e per finire quelli che prima di me ritornano a casa loro.
9. spiegare al mondo che i social network, internet, il web non è il male, anzi, ovviamente usato con il giusto criterio.
10. voglio continuare a volare per me, per le due stelle che ho persone nella mia vita, per le persone che si sono ricredute su di me, per quelli che mi hanno detto ‘no tu non farai mai questo’ (e poi si dovevano scusare perchè quello lo facevo e anche bene!!), per tutti i no che mi hanno fatto piangere e per tutti i si che mi hanno fatto spuntare quel sorriso da ebete.
Forse sono 10 punti veramente assurdi, non so neanche io cosa ho scritto, oggi sono in modalità riflessiva, penso al mio futuro e il tuo articolo è capitato a fagiolo.
Buon Farcela a te e a me <3 (si è un post-it che ho in camera dalla prima volta che l'ho letto in uno dei tuoi post)
Non sono affatto assurdi, cara Consuelo!
Ti auguro tutto e molto di più! Pensa al tuo futuro con gioia e riempilo di un sacco di desideri, di colori e di speranze.
Io tifo per te!
Camilla