Bellissimi Amici, buoongiorno!
Oggi sono molto confusa, le cose da fare si stanno drammaticamente accavallando, ma io non mollo… Anche perché, ovunque mi giri, esiste un universo meraviglioso da raccontarvi. Per la cronaca: Mr Obiettivo (per Mrs Canon) non è ancora mio. E così mi aggiro per la città, rasente ai muri, con una macchinina brutta e senza alcun amore per proporzioni, profondità, colore e fuoco. La odio. Ma al momento esiste solo lei. E così fingo di stimarla. Brutta persona, io.
Oggi sono molto confusa, come vi dicevo, ma non ho perso il vizio di pensare a nuove cose, che ci coinvolgano e ci strappino un sorriso. Dobbiamo iniziare a sentirlo, questo benedetto Natale dei sacrifici. Da parte mia farò di tutto perché un sentimento tenerello e canterino vi avviluppi come una copertina calda, mentre fuori nevica e di fronte a voi ci sono: un buon libro, una tazza di tè e un camino scoppiettante.
Andiamo con ordine. Concentriamoci sul libro e su tre cose da leggere, toccare e guardare. Siete pronti?Questa meraviglia delle pagine scritte (Toccare i libri di Jesus Marchamalo – Ponte alle Grazie) mi segue da qualche giorno, in qualsiasi contesto io abbia qualche minuto da regalare solo a me stessa e alla mia passione per la lettura (metropolitana e letto, principalmente). Si tratta di un saggio meravigliosamente scritto che, con ironia e una sconfinata conoscenza, vi porta per mano nel magnifico mondo sensoriale di chi è preda famelica di storie stampate.
Il libro è il supporto che continua a dimostrare una resistenza titanica. Muore quasi tutto, ma lui resta.
Letto o solo posseduto, utile ad arredare case o cuori, motivo di gioia dei feticisti o di sconforto nero per le massaie dalla pulizia compulsiva. Con Marchamalo volerete tra le mensole, in un viaggio labirintico e raccontato con passione. Saluterete Caterina di Russia, Perec, Hesse e Cortazar, guarderete un esercito di pesciolini d’argento che i libri li gradisce sì, ma non nel modo in cui capita a voi… E infine vi confronterete con quel bisogno tutto ancestrale dei libri di tornare a ciò che li ha prodotti: al caos calcolato e funzionale della foresta.
Stupore assicurato.
Altro stupore? Si chiama Maia ed è una delle mie gioie della vista. La trovate su flickr con il nome di Bryter Later o su Amo ancora scrivere le lettere, un tumblr dal titolo prezioso. Immergendovi nel suo mondo, troverete tali tocchi di luce ed emozione che difficilmente potrete fare a meno di programmare una breve incursione giornaliera dalle sue parti. Anche solo per sincerarvi che almeno lei, che vede la vita così bene, sia al riparo dalle brutture…
Si chiama The Burning House e ieri un mio caro amico mi ha ricordato di avervi partecipato tempo fa, con una sua foto.
Si tratta di un progetto di raccolta fotografica meraviglioso, che chiede a tutti di fotografare le cose che salverebbero in caso d’incendio (non vi ricorda il libro di Haley Tanner? Ne parlavo qui).
Vi siete mai chiesti cosa vi piacerebbe portare con voi, in caso d’incendio? Io un tempo avrei detto Mrs Canon…
La foto del mio amico? Eccola!
In effetti avremmo potuto partecipare anche Clelia…
… ed io…
Buon martedì, Amici belli!
Coooorrrroooo!
xoxo
Che bel post,ne avevo bisogno!Non mi voglio perdere quel libro!Buona giornata!La “mamma” di Pablo
BUONA GIORNATA A TE! che sia piena zeppa di sorrisi!
The burning House!!!! avevo dedicato anche io un post a quel progetto! :-) ecco cosa salverei io :
http://singsling.wordpress.com/2011/11/06/cose-da-salvare-in-caso-di-incendio-et-similia/
ps: il gruppo PTIT spacca!!!!!!