Quando l’ho conosciuta, davvero non potevo crederci: Vaitea canta il mondo. E lo canta con una voce che t’impasta il cuore e te lo rende indietro graffiato, come capita con certe cose della vita, quelle stesse amare e dolci al punto giusto, che senti come imperiose e irrinunciabili. La sua voce graffia e il suo nome significa acqua chiara…
Vaitea è il mondo. Cittadina di ogni dove, si porta nella voce e nel cuore tante di quelle geografie che difficilmente potresti indicare un punto del mappamondo e dire che sì, lei viene proprio da lì. Nasce in Nuova Zelanda da madre italiana e padre francese di origine polacca. Sin da piccola la sua formazione da globetrotter nell’anima la spinge ad ascoltare buonissima musica, senza limitazione alcuna (dai tamouré tahitiani al Jazz, dai cantautori francesi al reggae)… e si sa quanto questo possa forgiare! Il resto è talento, curiosità, colore ed energia. E cuore. Un immenso squarcio di cuore pulsante.
Da anni si muove a suo agio nei meandri della scena HipHop italiana, e spazia tra i generi con una versatilità non comune, capace di alternare rappato, cantato e spoken poetry in tre lingue (italiano, francese, inglese). E per molti di noi che ne sanno a malapena una… non è cosa facile da digerire, ve lo posso assicurare.
Abbiamo deciso, io e lei, di essere parenti. Cugine per la precisione. Poiché se la famiglia non la scegli, ma gli amici in genere sì, una famiglia amicale è il legame più saldo a cui si possa ambire. Così, da qualche anno, Vaitea vanta anche legami familiari con la mia parte sicula e con quella pugliese. Perfetta commistione di terre, insomma!
Vaitea è un’artista a tutto tondo, guardate che magnifiche opere tridimensionali: Decline of a generation (2001) The Golden YearsYou-ARE-HipHop Insomma, un viaggio senza confini. Che ne dite, partiamo?
xoxo