Amici belli, perdonate la latitanza: sto godendomi qualche ora di sana libertà dal pc. Servirà anche questo per ricaricare la spina, perché vi devo confessare che ho idee molto flebili: mi girano per la capoccia inutilità talmente conclamate che il loro postaggio sarebbe un insulto al nostro patto di energia e affetto.
Ieri sono andata all’Ikea con la Pulcina. Dovevo utilizzare un buono che sarebbe scaduto entro la fine del mese (che poi è la fine dell’anno… yeahhhh!) e lo sapete qual è il paradosso di tutta la faccenda? Abbiamo imparato ad essere così morigerate nel quotidiano, che pure impegnandoci, non siamo riuscite a spendere tutto il buono. Stamattina, dopo una notte passata a rotolarmi nel letto come una sogliola nell’impanatura, mi dico che avrei potuto fare meglio, che avrei potuto fare di più… e temo per le sorti del mio nuovo bonsai Ricky: leggere le istruzioni per mantenerlo in vita equivale a far impallidire tutti i pollici verdi del mondo. Vuole questo ma teme quell’altro, attenzione a quella cosa lì ma anche a quell’altra là… insomma, ce la farò? Si accettano consigli pratici, nessuno che contempli cose impossibili, tipo prendere la torba andina e fargli dei bagni di nettare di dèi vari ed eventuali. Roba semplice e indolore, ché con le piante non me la cavo benissimo…
Mi ritrovo con un sistema di raccolta differenziata a prova di un qualsiasi dubbio amletico in materia di monnezza (avete presenti le domande che vi attanagliano un nanosecondo prima del lancio nel bidone? Tipo “tetrapak nella carta o nella plastica?”), ho sottomensole che ottimizzano alla grande gli spazi, cornici molto Ikea (ce ne fosse una in cui entra l’unica stampa che volevo incorniciare…), confettura di stranissimi frutti di bosco dal nome impronunciabile, una lampada in carta di riso, una da tavolo, due enormi scatole per salvare i reperti del mio passato dalla furia del tempo in cantina. E poi il set di forbici colorate, tappetini, strofinacci, strizzaaglio, maceraocchiaie, frantumasonno… ovviamente questi tre li ho aggiunti senza che esistano realmente…
Alla fine della nostra spesa ragionata, abbiamo pure regalato 38 euro di buono ad una ragazza che passava di lì: distrutte dal caos in cui era immerso qualsiasi angolo del grande bazaar, l’abbiamo guardata mentre sopraggiungeva, ci è stata simpatica e le abbiamo detto: Vai e divertiti! E lei ci ha stretto la mano.
Sempre detto io che la Pulcina è Babbo Natale.
Parto con le visioni di Santo Stefano… sono un po’ indietro con la tabella di marcia delle December Views. Ma in mattinata recupero ;)
La tua mi piace davvero tanto. Anzi, “una cifra”, visto che sono di nuovo a Roma. Mi piace la continuità non continuità delle piastrelle e soprattutto la parte di specchio della cornice che crea un’ennessima continuità non continuità delle piastrelle. L’inquadratura è splendida (sempre per il mio gusto di inquadrare così o così) e tu sei perfetta per quelle piastrelle, come le piastrelle ti sono perfette. Peccato che le piastrelle non si possano indossare, quantomeno una volta che il piastrellista le ha posate sul muro.
Buon ritorno a me a Peyton Place e buon non compleanno a te!
ma che bellissimo complimento! in effetti sarei rimasta sempre in bagno… cara ale! in realtà la luce non rende giustizia a quell’abbraccio di pervinca e verdolino tenue! erano piastrelle da grande sfilata, piastrelle da gran gala!!
uno dei miei desideri del 2011? il tuo nuovo flickr!
;)
bacissimissimi, oggi riordino casa… :(
fare di più? fare meglio? l’esaurimento ci veniva, altro che balle. non siamo capaci, hai ragione. potevamo buttarci a strafottere nelle candele e niente. potevano nuotare nei pupazzetti colorati e niente. delle cornici le peggio due abbiamo preso. che Donne! però il tavolino CHE MI HAI REGALATO (indi, Babbo Natale ha una sorella, poche balle!) è così brutto da parer BELLISSIMO! garantito!! grazie Mills, le ore insieme sono sempre meraviglia, avere i soldi sì, averli no.
dopo ti chiamo e analizziamo tutto.
:DDDDDDDDDD mica è finita così…
grazie a te, pulcina adorata! dicevo la verità quando sostenevo che sei un regalo per tutti gli sforzi di questa vitaccia cavallina.
sei il mostro buono ikea. e non avanzeremo mai regalandoti ad una faccia simpatica. mai.
Si, ci sto pensando, ci sto rimandando, lo farò molto per te, anche, perché sai che non vedo altri motivi di incasinarmi la tecnologia?
io sarò una tua fan sempiterna!!