Ieri sera, terza festa di Natale, ho pensato che sono molto fortunata e me ne sono subito vergognata. 
Non è facile toccare con mano tutto questo amore e la presenza, la cura, i delicati gesti della tua iniziale a punto croce, i punti di un uncinetto che formano regali del cuore, gli investimenti tecnologici per te, per la tua professione.
Non è facile credere che se l’amore va, l’amore arriva.  Forse non lo è principalmente perché la meta sei tu.
Quando per tutta la vita hai corso sbracciandoti e saltando come un canguro, dicendo IO SONO QUI IO SONO QUI, e ad un certo punto hai smesso, ritenevi davvero che niente e nessuno avrebbe bussato alla tua porta. Poi sono arrivati gli abbracci, le presenze, i cuori, le lettere, le attestazioni di stima, i silenziosi assensi di chi sa che non te lo deve dire che c’è. Ché se domani hai bisogno, giorno o notte, tu saprai sempre che c’è un posto in cui sentirti compresa e protetta.
Ché se domani non hai bisogno, questo regno di luce e bene sarà sempre e comunque tuo.

Considero amicizia tutto quello che non serve che si spieghi.
Considero amicizia un limpido e fortuito incontro tra anime destinate all’intreccio.

Sono fortunatissima, Amici belli.
E oggi, con le mani nell’acqua ho deciso di pensare che sì, io me lo merito.

Che ne dite di crederlo anche voi, per le vostre piccole o grandi fortune?
Arrivo subito con il December Views di ieri, intanto i miei pensieri più belli per tutti voi!
xoxo