Ho la tendenza a tenere tutti i libri che compro vicini al mio spazio vitale. Vorrei che mi contornassero, come coperte di Linus, come amici a cui chiedere consigli, da cui sorseggiare saggezza ed eleganza. Poi capita che non ci si muova più e allora, a malincuore, ripongo tutto nelle librerie e spesso la stratificazione ci allontana.
Oggi per esempio cercavo Musica per Camaleonti, la spettacolare raccolta di racconti di Truman Capote. Lo cercavo ma non l’ho trovato. Forse domani, in un eccesso di pigrizia da ricerca polverosa, ne comprerò un’altra copia.
Lo sapete che Truman scriveva sdraiato con la macchina da scrivere sulla pancia? No, no, non c’entra niente con il mio discorso, ma ogni volta che lo cito mi viene da raccontare questa buffa pratica di scrittura. Tempo fa, in un delirio di onnipotenza, ci provai anche io… e mi addormentai sul pc dopo una quarto d’ora. Questo a dire che un certo genio uno se lo porta in tasca anche se indossa pantaloni senza tasche… questo a dire che scrivere sdraiati non è da tutti.
Comunque. Lo cercavo perché una volta un mio amico mi disse che quando rileggeva uno di quei racconti, Bellissima bambina, gli venivo in mente io. Ora, trattandosi di un racconto dedicato a Marilyn Monroe, capirete che allora mi trovai a gongolare per lunghe mezz’ore. Lo cercavo oggi perché spesso capita che certe pagine di libro ti contengano e che per ritrovarti o spiegarti agli altri tu non possa fare altro che citarle.
Ho capito cosa intendeva il mio amico, quella famosa volta.
C’è una parte di fantasia che mi accompagna nella vita da sempre, la stessa che insospettisce o che ammalia. Senza mezze misure, a seconda delle persone, dei casi e degli incastri. Un po’ come capita a tutti, senza specialità alcuna.
Ma questo santissimo e maledetto incantamento per la Vita mi ha tirato fuori da baratri vorticosi e da pozzanghere limacciose in modi magici e degni di ringraziamento. Quindi grazie, grazie non so a chi, ma grazie.
Qualche settimana fa, la mia amica Pulcina mi ha regalato un libro.
Non c’era motivo apparente, né anniversario che facesse invecchiare o ringiovanire, quindi l’ho guardata con fare interrogativo.
– Così – mi detto – ci tenevo tu l’avessi.
Per la cronaca: anche la Pulce detta Pulcina è una bellissima bambina.
Confeziona collage deliziosi e va matta per gli stampini a forma di animale. Più l’animale è strambo e più a lei piacciono. Ma è quella capacità di elevarsi e sognare, sempre e comunque, che la rende un folletto senza gravità, un essere con una ricchezza interiore mirabile, che si dedica ai piccoli barlumi altrui con un’abnegazione non comune. Adoro, questa signorina dagli occhi di vento e speranza. E anche in questo caso ringrazio spesso, prima e dopo i pasti. Non so chi, ma io intanto ringrazio.
Questo libro mi ha letteralmente incantato. Mi ci sono trovata dentro dalla prima pagina, nei passaggi delle parole e nelle bellissime illustrazioni di Nicoletta Ceccoli. Magia pura, soffusa, delicata e tanta di quella poesia da non volersene più allontanare.
Dovete sapere che alle bellissime bambine capita spesso di sentirsi sole. Un passo sorridente e uno sguardo malinconico verso la luna, il sole e le stelle, il colore pieno e le sfumature tenui, risate a crepapelle e poi inconsolabile dispiacere. Ecco chi sono, le bellissime bambine: tutto e il contrario di tutto, nel ristretto giro di un valzer da balera estiva.
Spesso lo capisco da sola perché fanno paura. Altre volte invece non voglio proprio capire.
Sono sicura che queste due illustrazioni abbiano solleticato curiosità e stupore. Per tutte le informazioni del caso è abbastanza che clicchiate sulle seguenti foto:
Buona serata, Amici belli!
xoxo
ti ricordi i desideri? ecco, tu ne esaudisci, semplicemente re-sistendomi accanto, almeno tre su cinque. ecco.
orpo!! 3 su 5 sono tanti!!
si può essere “zelda addicted”? mi sa di sì, io lo sono.
<3!
Ecco ieri ti avevo scritto un commento per dirti che il libro che cerchi ha la banda di due toni di viola divisi a metà e la copertina un po’ ruvida, che socializza, e magari questi consigli potevano darti una mano a beccare il punto giusto tra gli scaffali. Ma vedo che il commento non è mai arrivato, penso siano state quelle gallerie che spuntano da un momento all’altro e si inghiottono le parole che scrivo.
Devo anche aggiungere che non so se il racconto ti assomiglia ma di sicuro tu e il Truman facevate dei bei temi descrittivi già in seconda elementare, si vede da come guardate le persone: da fuori, da dentro, da intorno, da sopra e da sotto. E più che altro si capisce che avete guardato, il cosa lo lasciate a chi nella persona in questione avrà la fortuna di imbattersi veramente.
Trovato?
Che commento! Che commento! Grazie Ale della Luce, non sai quanto queste parole siano utili adesso, mentre divanizzo e tiro le somme della giornata. Non ho trovato il libro, maledizione. Ricordo di averci anche scritto qualche parola a matita sulla prima pagina…forse il mio nome, forse una data. Urge ordine e urge anche un abbraccio vero! Buona serata, cara amica! Sono felice, anche grazie alla tua presenza, alle tue parole!