I Desideri per il 2012 quest’anno iniziano con i cinque della Pulcina.
Fondo arancio – non potrei pensare alla mia amica Roberta senza quest’aggiunta cromatica, la stessa delle arance succose -, un divertito indugiare nella propria mai sedata abitudine al sogno e quel modo scanzonato di sporcare la poesia con un po’ di strada, di terra, di voce alta. Senza che la Poesia ne risulti meno ispirata, forte o diretta.
Io, che la conosco bene, le auguro di indirizzare la sua strabiliante energia solo verso chi – senza che ci sia un contratto di reciprocità – sente di non poter fare a meno della sua magnifica presenza.
Buon anno, Pulcina!
“Vorrei Vorrei Vorrei… Avere troppi desideri è come non averne nessuno”.
Così dice Silvio Orlando in Ferie d’agosto la notte di San Lorenzo, cercando la sua stella cadente.
Cinque non sono troppi, mi sembra. Cose di proporzioni, visto il numero di giorni, ore, minuti, umori che un anno contiene. Bene, io dico che desidero queste cinque cose perché: potendo scegliere mi auguro di poter scegliere il viaggio, ogni santo giorno, il viaggiare fra le piccolissime cose (cercandone ostinatamente il lato positivo) e verso qualche luogo, magari amato, dove ad attendermi c’è del Bene (e a chi non capisce che Altrove delle volte è anche la cucina dell’appartamento di sotto io davvero non saprei come spiegarlo); m’auguro di mettere a memoria il più possibile, magari marcandolo nero su bianco, compresi gli errori, certo male, la fatica, e m’auguro di farlo di cuore e di pancia, come ginnastica anti-rughe, come si fa quando non ce la fai più e prepari una torta per rinfrescare il tuo amore, come quando sei lì a grattare il fondo e i tuoi amici, quelli veri, si inginocchiano e grattano con te (la Lealtà, il 2012 lo intitolo a lei).
Pulce.
:)
Condivido troppo il desiderio 4 di Pulcina, “essere buona ma meno co..na”!!! devo imparare anch’io:-))
ciao a tutti
ce la faremo, me lo sento!
BACIO!