Buon mercoledì, Amici!
La giornata di oggi è dedicata a Rossella Urru, la cooperante italiana rapita in Algeria lo scorso 22 ottobre. In pratica, sul web si creerà una mobilitazione di massa (almeno questa è la speranza) per portare il suo caso all’attenzione di tutti.
Se volete leggere le lettere che in queste ore arrivano a Rossella e alla sua famiglia, vi consiglio di visitare il sito che porta il suo nome (qui).
Ho deciso di scrivere anche io di Rossella, anche se questo non è propriamente un luogo di informazione.
Nel mio piccolo, vorrei dedicarle questa mia giornata “pubblica” perché penso che ci debba essere un momento in cui le differenze si annullano e il senso più speciale della vita e dei suoi infiniti motivi di poesia e sorriso vengono difesi a spada tratta. Da tutti, senza la paura di apparire sdolcinati o retorici.
Ho solo le parole dalla mia, poche cose per alcuni… ma in me alberga la convinzione che, più si parlerà di bellezza e ci si concentrerà sui segni più, più i fautori dell’orrore gridato e dell’offesa gretta saranno circondati, si sentiranno soli e tristemente inutili.
Penso a questa ragazza, Amici. La sento vicina alle mie speranze da cuscino, sussurrate ogni notte con l’invincibile speranza dei sognatori. La vedo sempre sorridere nelle foto, illuminata da grazia, lungimiranza e presenza.
Vorrei che tornasse a casa sua al più presto, semplicemente questo. Vorrei che potesse dedicarsi alla noia, all’amore e alle piccole cose che rendono i giorni speciali e degni di essere vissuti.
Penso alla sua terra, alla Sardegna. A quanto io l’abbia amata e a quanto abbia rappresentato per me, nella gioia e nel dolore. Non torno più in quell’isola da quando mio padre si è ammalato. La prossima estate saranno ben dieci anni. Se c’è una cosa che non ho mai dimenticato è il profumo di mirto, amaro e aspro, che mi accoglieva ogni estate, mentre la nave si avvicinava al porto. Albeggiava e io guardavo la mia casetta aggrappata alla costa e speravo di arrivarci il più presto possibile. Per aprire le finestre, per perdermi nella contemplazione dell’orizzonte.
Che magnifici giorni, quelli! Le notti di stelle sulle spalle e di desideri a mezza voce. Le fronde mosse da un vento forte, sincero. I panorami che sfuggivano ai cassetti del ricordo, da tanto erano immensamente belli e sconfinati.
Voglio che Rossella Urru torni libera, libera lei e liberi gli altri dieci italiani rapiti nel mondo. Voglio che, in una notte di cielo stellato, si trovino ad esprimere un semplice e irrinunciabile desiderio d’amore.
Ecco le dieci cose che voglio che Rossella torni a fare… ordinate fino ad un certo punto, poi doppiate, confuse e al contrario. Decise dal cuore, dalla libertà e dalla vita.
E voi, cosa volete che Rossella torni a fare?
Se vi fa piacere, postate biglietti simili e ricordatevi gli hashtag #freeRossellaUrru e #freeRossella.
Buonissima giornata a Tutti Voi!
xoxo
Ci sono. Non pubblico mai i link nei commenti dei blog altrui ma oggi CI SONO e sono qui. http://www.quandofuoripiove.com/2012/02/per-rossella-urru.html
hai fatto benissimo, cara mia!
ciao zelda adorata! ho utilizzato le tue due immagini #free e voglio che. ti ho citata ovviamente. spero che non ti dispiaccia. ma se si, non farti problemi a dirmelo che le tolgo subito! non volevo rubartele, ma erano troppo belle nella loro semplicità, e rifarle copiate non mi piaceva :)
un abbraccio
hai fatto super-bene! sono felice e onorata :D
se linkata sulla pagina facebook :)
grazie sei un tesoro! xx
tu, voi, di più!
bellissimo , grazie , condivido il link in fb!
a te, cara laura!
ciao, abbiamo delle amiche blogger in comune e ho visto su FB le tue immagini, le ho condivise perchè mi piacevano molto. Ho già scritto un post per Rossella. Commento per dirti che di questa tua iniziativa apprezzo molto l’equilibrio, in tempi in cui esser schierati o porsi criticamente pare un obbligo ma io in questo contesto lo sento come nota stonata, e l’aver riportato questa ragazza alla dimensione quotidiana che la farà finalmente sentire vicina a tutti quelli che la sentono come la semplice protagonista di un fatto di cronaca internazionale.
Preziosi ed intimi i tuoi ricordi sardi.
ciao!
cara Cì,
il tuo commento mi rende molto felice perché ha colto nel segno. Temo che ci sia stata gente che abbia evitato di esporsi solo per non diventare la pedina di un gioco che ci vuole sempre perennemente schierati, perennemente divisi secondo logiche troppo piccole e meschine.
Non riesco a pensare a Rossella se non come ad una giovane donna. I pochi anni che ci dividono (io sono più grande) non smettono di farmi provare una pena infinita per questa sorte non ancora chiara.
Il mio sentimento di fiducia nei confronti della vita e degli altri riesce a sorpassare ogni logica di potere e ogni dottrina, diventando l’unica salvezza, privata e silenziosa, nei giorni di questo mondo un po’ al contrario.
Grazie davvero per le tue parole!
Un sorriso,
Camilla
Pingback: #freeRossella : Le Funky Mamas
zelda
forte e commovente
mi unisco al coro
http://duepercento.blogspot.com/2012/02/rossella-urru-e-la-liberta.html
grazie vivian!! lo condivido subito sulla pagina di facebook! <3
Che bello leggerti, Zelda!
Credo tu sappia quanto condivido questa tua bellissima frase: “ci debba essere un momento in cui le differenze si annullano e il senso più speciale della vita e dei suoi infiniti motivi di poesia e sorriso vengono difesi a spada tratta”.
Anch’io mi sono unita al coro in sostegno a Rossella.
Oggi è anche la giornata delle Malattie Rare e la tua frase è perfetta anche per questo altro importante evento.
Sei una risorsa :)
un grazie sincero anche da me
cara Barbara, quanto mi fa piacere questo commento!
Vorresti farci passare un giorno con te? http://zeldawasawriter.com/a-day-with/
Sarebbe un bellissimo modo per conoscere la tua storia! Pensaci ;)
Un sorriso
Felice di averti trovato in una giornata così.
Il riportare tutto a una più intima dimensione rnfresca l’aria da inutili prese di posizione.
felice io, owl! che tu sia passata qui, lasciando queste bellissime parole!
eccomi…
http://gab-77.blogspot.com/2012/02/free.html
splendida gab! sei sulla pagina di facebook <3
grazie!!
;-)
buona giornata!
a te, cara!
Come sempre Zelda sei unica. E arrivi al cuore. oggi per Rossella ci sono anche io http://ragionesentimentocaos.blogspot.com/2012/02/freerossellaurru.html
perchè le cosa che lei deve tornare a fare sono così tante…che non basta la metà. un abbraccio
un abbraccio a te, preziosa Cily! e grazie per questo commento <3
sei anche tu su facebook :D
Non puoi vivere prigioniera, devi essere libera come il tuo spirito, devi tornare assieme a chi ti vuole bene. Io ti saluto e, dico, a presto!
ciao francesco! sì, prestissimo!
ciao camilla
mi unisco a questa bella iniziativa
bacio
Antonella
http://attimidiletizia.blogspot.com/2012/02/bloggin-day-per-rossella-urru.html
grazie, cara anto <3
Brave tutte…
Pero…
Pero’ non c’è solo Rossella…
Gli italiani rapiti nel mondo sono nove:
Maria Sandra Mariani (turista toscana di 53 anni, rapita il 2 febbraio 2011 in Algeria), Franco Lamolinara (di Vercelli, lavorava in Nigeria ed è stato rapito il 12 maggio 2011), Giovanni Lo Porto (cooperante palermitano di 38 anni, rapito in Pakistan il 19 gennaio 2012) e i sei italiani della motonave assaltata da pirati somali nel Golfo dell’Oman lo scorso dicembre ( ecco i loro nomi: Daniele Grasso di Catania; Agostino Musumeci, di Mascali; Letterio La Maestra di Messina; Valentino Longo di Messina; Carmelo Sortino di Pozzallo, Francesco Bacchiani di Molfetta)
Certo Vù, non si tratta affatto di un caso isolato! Hai fatto bene a specificarlo ;)
I dieci italiani vengono citati nel mio post, non con i loro nomi e cognomi come hai fatto tu. In ogni caso non sono affatto considerati dei rapiti di serie B. Chi può ipotizzare che esistano delle liste d’importanza in cose tanto gravi e disumane?
La verità è che da qualche parte bisogna iniziare e che la mobilitazione di queste ore fa ben sperare, viste le accuse di indifferenza e chiusura che vengono mosse ai nostri giorni. Certo, l’azione concreta è un’altra cosa, ma sono dell’idea che parlarne serva tantissimo.
Che ne dici tu?
Un saluto,
Camilla
Certo!
assolutissimamente d’accordo con te!
un abbraccio forte
V.