Come spesso mi è capitato di dire, per me l’anno inizia con settembre.
Settembre è il mese della rinascita degli intenti sedati che riprendono vigore e dei progetti mirabolanti che, per un discreto attimo, si fanno a portata di realizzazione. Il caldo e qualche raggio di sole hanno asciugato la figura e le gambe all’aria hanno ripreso vigore e voglia d’intraprendere cammini impegnativi.
Se-ttembre è il mese delle ipotesi stimolanti. E se facessi? E se tentassi?
Tutto incomincia con l’inizio di una fine, quella estiva, e si protrae con la magica speranza dei giorni della pianificazione, nel pieno di un clima mite e corroborante. In giorni simili è importante partire con il piede giusto.
Quest’anno ho deciso di seguire la mia lista dei desideri. Con una cura maniacale, con coraggio e determinazione.
Perché, Amici, quest’anno il motto sarà: realizza i tuoi sogni e passa ad altro.
Anche se la loro produzione implica un certo grado di approssimazione. Anche se devi lottare con mulini a vento, contro la burocrazia e una certa (e, ahimè, endemica) indolenza sociale.
Lunghe file in posta, lunghe file negli uditori che contano, lunghe file per le mostre che più ti piacciono, statemi bene a sentire: non farete di me una donna noiosa perché, care file, ci sarà sempre un libro a tenermi compagnia, un taccuino su cui appuntare un pensiero o dei piedi storti con calze improponibili da fotografare.
Il motto di quest’anno è fare. Mai come questa volta voglio essere ligia all’intento.
Ho già in mente da dove cominciare e voi, miei cari, volete farvi trasportare dalla forza rigenerante delle prime mareggiate?
«È sempre una mareggiata a segnare l’inizio della fine. (…)
Onde. Brevi, alte, prepotenti, gentili, il viavai del mare, tutto si ripete con la prima mareggiata. Faccio un appello silenzioso, vi ho qui tutti intorno, anni e accadimenti, affetti e amicizie, suggestioni e memorie, una risacca che ha punte spasimanti come la più alta delle onde e rimescolii profondi come la corrente più pericolosa, il mio mare che vorrei infine disteso e chiaro come nei tramonti di settembre, ma che mi piace ancora e ancora, con voracità di desiderio, nei colori squillanti e crudeli della prima mareggiata.»
Gina Lagorio, 1997, in Inventario (Mondadori)
Bacibellissimi
xoxo
Ti adoro! Ciao.
Oh, ma grazie!! <3
:DD
cara, per me è la stessa cosa, il 31 agosto è il mio capodanno informale.
tanto per iniziare ieri ho comprato un divano, d’impulso, le mie novità iniziano da questo, un soggiorno da reinventare, come piace a me, più caldo e accogliente, una casa dove ricominciare a vivere meglio, con me stessa ma soprattutto con la mia famiglia. tanti baci e grazie sempre
Un caldo soggiorno-tana, pieno di libri, famiglia e calduccio?
Mi sembra un magnifico inizio! SONO CON TE!
baci, baci bellissimi! <3
Non puoi farmi questo Camilla. Non puoi essere così evasiva, non è giusto! W le mareggiate :D
Smack!! Arrivo a spiegare tutto tutto <3
Come fai a raddrizzare certe giornate uggiose seminando cosi tanto ottimismo?! Già tutti i miei intenti mi sembrano meno impossibili…Grazie!!
Evvivaaaaa!!
GRAZIE A TE!
Ciao Zelda
ti leggo da un po’ e il tuo modo di scrivere mi piace un sacco!
Sei tornata bella carica, eh? Anch’io appena rientrata mi sono messa davanti ad un foglio bianco e ho disegnato sogni nel cassetto, priorità e obiettivi per questo nuovo anno che sta per partire.
Elisa
Per quanto mi riguarda quest’anno sono tornata a Milano con la ferma convinzione di diventare una consumatrice responsabile, eticamente irreprensibile e alimentarmente genuina. Pensieri tipo “cucinerò io qualsiasi cosa, con prodotti di stagione e a chilometro zero”, “restaurerò mobili usati”, “venderò online quello che non mi serve più, viva l’essenziale” si sono avvicendati per giorni nella mia testa, giungendo infine all’irrevocabile decisione. Quanto tempo la mia (inesistente) fermezza concederà alla mia nobile risoluzione?
Mi pare un piano magnifico!
Durerà per tutto il tempo in cui lo desideri, talvolta con leggerezza, spesso (perché non ammetterlo?) con fatica.
Uno stritolamento responsabile, mia cara Anna! Tutto per te!
“Realizza i tuoi sogni e passa ad altro”…
Spero non ti pesi se ogni volta che lascio un commento finisco per farti una dichiarazione d’amore, d’altro canto tu continui a incoraggiare i miei sentimenti…
Ho anche io il mio buon proposito: quest’anno voglio smetterla di dividermi, dividere il tempo, gli affetti, i progetti, le risorse… ho intenzione di moltiplicarmi, perchè così posso crescere invece di rimpicciolire e magari riuscire a fare tutto ciò che sogno di fare (come tornare spesso qui a fare rifornimento di bellezza…)
Un bacio grosso
Giada
Mi pesi?! Sarei devastata dalle dimostrazioni di odio! L’amore mi piace, mi sta proprio simpatico!
Adoro quest’idea della moltiplicazione di sé!! In fondo questo mese così importante potrebbe essere scritto sé-ttembre, o sbaglio?
Un bacio grosso a te. Anzi due!
“Se-ttembre” è straordinariamente calzante e quel che più mi piace di te è che vedi cose che nessun’altro riesce a vedere anche se sono lì, a portata di palpebra!
Anche qui grandi progetti e “vivere anziché preoccuparsi di farlo!”
Se-ttembre ci porterà mani che si stringono e occhi che guardano lontano.
ME LO SENTO!
Mille – ma mille – baci belli!
Solo un commento “tecnico” :-) per qualche motivo non vedo correttamente la prima foto di questo post e di quello successivo, almeno fino a quando clicco sui commenti e la foto compare…mmh…uso Firefox da un Mac :-( Vedo solo un pezzetto di foto. A parte questo bentornata nella blogosfera :-D
uh, lo dirò al webmaster Gio!
<3
“realizzo i miei sogni e passo ad altro” è bellissimo,soprattutto la sicurezza che c’è in questa frase, come se ci fosse una catena di montaggio nella realizzazione dei sogni
dà quasi la certezza che tutti i sogni possono realizzarsi
lo spero per tutti noi
ciao
tentiamo, lia: ci buttiamo a capofitto nelle cose che ci piacciono perché, anche solo questo, il tentativo, porterà a qualcosa di buono <3
buona giornata!