Buon venerdì a tutti!
La settimana è stata piena di spunti per l’appuntamento del 52 weeks project ma poi ho deciso di concentrarmi su un ritrovamento davvero nostalgico e pieno di sentimento.
Lunedì ho deciso di aprire la cantina… che, nel mio caso, equivale a scoperchiare il vaso di Pandora. E non pensiate a nulla di interessante! A parte qualche quaderno delle elementari e due biciclette da risistemare in toto, è il regno dell’inutilità impolverata. Ho deciso, semplicemente, di buttarne via una discreta quantità.
Questo intento, che reputo mi regalerà cospicui punti per il Paradiso, ha reso due ricordi appartenuti a mio papà: un berretto da calciatore, presumo, e appunti sparsi.
Mio padre aveva un gusto da amanuense per la scrittura a mano: lo divertiva immensamente, specie quella in stampatello. Amava lasciarmi buffi bigliettini di saluto in cucina o scrivere piccole frasi romantiche che accompagnavano mazzi di fiori faraonici. Era esageratamente proteso a rivelare sentimenti d’amore e di felicità, lo faceva con fantasia e rumore.
Alcune volte scriveva per il gusto del gesto, non tanto per il contenuto. E così ho ritrovato una poesia in milanese e qualche appunto su due maschere di carnevale. Mai stati normali, noi.
Come sapete, le cose esercitano su di me un fascino agrodolce. Mi sembrano tentativi coraggiosi di fermarsi per sempre nelle cose della vita, ma al contempo parlano della disfatta di questa fatica titanica. Accumulare per esistere, per delimitare un mondo che parli di noi, del nostro gusto per l’accostamento e la ricerca. Accumulare perché la scia del nostro passaggio sia più visibile in prospettiva, quando il nostro cammino d’interrompe e il silenzio cala inesorabile.
Ritrovare questi due oggetti, in attesa di un mio sorriso nostalgico, mi è sembrato fosse una carezza del Passato, qualcosa per cui ringraziarlo di continuare ad avere un senso così speciale. Sempre nuovo, sempre importante.
Poi però ho guardato al Futuro, a tutto quello che voglio realizzare, che voglio poter essere. Migliorando, cambiando idea, costruendo nuovi lidi di cuore e presenza, abituandomi a volti che non sono nati con me.E così ho pensato che l’equilibrio perfetto di un viaggiatore nel tempo sia questo: credere fermamente che il Passato possa ancora essere vivo e procedere nel Presente, regalando sorprese al Futuro.
Che sia un ottimo fine settimana per tutti voi!
Vi stritolo!
xoxo
Penso che trovare una vecchia foto dimenticata o un vecchio biglietto scritto a mano siano le emozioni più grandi! un vero tuffo al cuore <3
p.s. E stimoli la mia voglia di fare ordine in box! ;)
ahahahah :DD
un bacio!
Sono pochi mesi che ho scoperto il tuo sito ed ogni volta rimango incantata dalla tua capacità di condensare in una magnifica frase i concetti, come quello di oggi del viaggiatore del tempo. Grazie
GRAZIE CLAUDIA! BENVENUTA QUI!
Non sai quanto mi carichino commenti come il tuo!
sono felice <3
Non amo i ritrovamenti. E infatti le cose si accumulano, strato su strato, evitando il più possibile di fare del “vero” ordine. E ovviamente non mi riferisco al tupper, con il riso in insalata mummificato della gita del liceo, che ho ritrovato tra i libri traslocando, dopo la laurea.
Però sono curioso di sapere la storia (se c’è) delle due barchette.
continuo a pensare al tuo tupper con l’insalata di riso mummificata.
muoio!
adesso è chiaro da chi tu abbia eraditato il “gusto da amanuense per la scrittura a mano ” e non solo.
Buon we Camilla.
ps. è impressionante come i nostri 52weeks di oggi viaggino paralleli, siano entrambi basati su un ricordo e su di un sorriso un po’ malinconico ma pur sempre un sorriso
ho appena letto, Bianca!
scusa il terribile silenzio… ogni tanto mi perdo, ma l’energia, quella no, non la perdo mai! UN BACIO A TE E ALLE PAPOLE! <3
Dolcissima Camilla :) ti mando un grande abbraccio
A te, almeno tre!
Non credo di possa costruire un futuro senza presente e passato e questi oggetti, rappresentano indubbiamente dei mattoni molto importanti. ;-)
hai ragione, hai ragione su tutta la linea!
un sorriso!