La scorsa settimana, per puro caso, ho visto The Intern, il film in cui Robert De Niro interpreta lo stagista agé di una startup di e-commerce sulla cresta dell’onda.
In poche parole? L’ho amato! E davvero non saprei come dirvi cosa mi abbia più commosso.
Robert De Niro è Ben Whittaker, un vedovo settantenne che si propone per uno stage nella supergiovane realtà di un sito di e-commerce di Brooklyn. Il sito è letteralmente esploso nelle mani della sua ideatrice, Jules Ostin (Anne Hathaway), e ora si pone la sfida più importante: conservare l’ingenuità iniziale accettando il cambiamento, il necessario bisogno di confrontarsi con numeri e vari tipi di praticità.
In mezzo c’è tanto altro: la condizione di una donna in carriera, Jules, divisa tra i suoi affetti e la galvanizzante presenza di un lavoro che è prima di tutto passione, il bisogno di demandare per crescere, di accettare di condividere le redini del proprio business e, non da ultima, la condizione di un uomo anziano ma pieno di vita, considerato dai più inutile ma pronto per camminare a passi spediti lungo i sentieri della sua esistenza.
Di certo il discorso relativo alla terza età e alla sua capacità di essere, a dispetto di quanto si pensi, una forza propulsiva e vibrante del nostro oggi mi ha letteralmente affascinato, regalandomi tanti spunti di riflessione sul nostro sistema di valori e meriti. Sono spunti interessanti, arrivano in un momento in cui mi chiedo quanto valore abbia il tempo, con il suo bagaglio di esperienza acquisita, e quanto, invece, conti la freschezza delle prime volte.
Un altro motivo è senza dubbio vedere realizzato il sogno che caldeggio da qualche tempo: veder crescere la mia amata Cartoleria, il piccolo business che da un anno a questa parte mi ha permesso di dare una svolta interessante alle mie priorità.
Cosa vorrei per la mia Cartoleria? Che crescesse in un contesto che premi il gruppo e che mi permettesse di essere più dedita alla mia creatività.
A dispetto della realtà patinata proposta da questa commedia hollywoodiana (avete visto che sede stupenda ha la nostra Jules?!) credo che il film ci dica qualcosa di utile: per i piccoli venditori non sempre crescere velocemente significa vincere.
Lo so che il nostro momento ci chiede una velocità performante senza pari ma per esperienza, una piccolissima e timida esperienza, vi dico che la cosa migliore per chi abbia un sogno di e-commerce nel cassetto è procedere con grandi ambizioni e piccoli passi.
Ecco cosa consiglierei a chi inizia: partire piano, con cura, forti di un supporto che vi permetta di evolvere e di forgiare le vostre velleità proprio mentre camminate; forti di una comunità che si trasformi nel vostro giubbotto di salvataggio in quelle giornate in cui vi sembra che tutto sia nero.
Proprio per questo motivo, sono stata felice di poter collaborare con Etsy per raccontarvi il programma ETSY RESOLUTION.
Di cosa si tratta? Di un corso GRATUITO pensato per nuovi venditori, utile dunque ad aprire il vostro negozio sulla piattaforma più famosa al mondo.
Etsy Resolution è un corso che vi raggiungerà attraverso 4 MAIL (da come creare ottime inserzioni a come fotografare al meglio i propri prodotti) in cui trovare l’esperienza e i consigli di veri esperti del settore: i venditori Etsy di maggiore successo.
Primo passo fondamentale: iscriversi e attendere il 30 gennaio, quando vi arriverà la prima mail del corso.
Etsy Resolution durerà 3 settimane e convoglierà i suoi iscritti in un gruppo Facebook in cui condividere esperienze, progressi e crucci.
Come vi dicevo, questo progetto è dedicato ai nuovi venditori; per quelli già iscritti, ecco due link utili: il Manuale del venditore e e la newsletter Etsy Success.
Fatemi sapere se ne approfitterete, io conto di tornare la prossima settimana con un nuovo spunto di riflessione!
Un sorriso,
Camilla
Zelda was a writer
#EtsyResolution
Questo post è il risultato di una collaborazione con Etsy di cui vado molto fiera.
Grazie, come sempre, per il sostegno che dimostrate al mio lavoro.
Grandi ambizioni a piccoli passi mi sembra un super concetto.
Mi piacerebbe molto riuscire a muovere i piedini, almeno un poco, quest’anno. Ogni grande viaggio inizia con un passo, no? Voglio compierlo.
p.s. Credo proprio che mi segno il titolo del film per prossime visioni!
Te lo auguro, cara ELisa! Non c’è cosa più bella del sentirsi in movimento!
Un sorriso e grazie per il tuo commento!
Camilla
Bellissima riflessione… Grandi ambizioni e piccoli passi diventerà il mio mantra!
Sarà un anno molto intenso! ;)
Molto intenso! CHE GIOIA!!! <3
E’ bellissimo il tuo post, ma è bellissimo anche il film! L’ho visto più volte e ho pensato tanto ai miei genitori, ora pensionati ma ex manager. Non sono abituati a stare a casa ed entrambi si sono attivati nel piccolo paese di cui siamo originari con la pro loco e la comunità cattolica locale, ma quanto sarebbero utili ai giovani imprenditori? Sono proprio ruoli da ripensare…
Sarebbero utilissimi!
Secondo me qualcosa si sta muovendo: la riconversione dell’energia e delle forze è un grande tema per i prossimi anni, una sfida molto galvanizzante!
Un sorriso, cara Cristina!
Camilla
Grazie Camilla da una piccola crafter ma con grandi ambizioni….e poi quando, come me, si fa anche un lavoro in ufficio anche se part time, e la mamma di 2 adorabili topini, beh….ci vuole davvero coraggio e ambizione…e quei piccoli passi diventeranno (speriamo e lo auguro a tutte noi) grandi risultati e soddisfazioni!
Un abbraccio! Silvia
ciao Grazie mille.. sono d’accordo con te con il concetto “grandi ambizioni a piccoli passi”, ed è quello che sto facendo. Vedo mie concorrenti dirette (realizzo bijoux unici e ho un negozio su Etsy), che sono partite in quarta a lanciare la loro attività. Ci avevo pensato anch’io, ma non potevo e non posso permettermelo economicamente, per cui ho pensato che il rischio fosse di bruciarmi subito, vista la concorrenza piuttosto agguerrita. Brutalmente ti dico :)) che sto aspettando che questi missili superveloci sparati nell’iperspazio, esplodano autodistruggendosi, lasciando un po’ di spazio a me che forse arranco lentamente con il mio missilino terra aria del 1950… Avrò ragione io oppure no, e chi lo sa… ma ho trovato per caso il tuo articolo e non sapevo nulla di Etsy Resolution leggendoti mi è scappato un piccolo sorriso seguito da un “beh allora posso farcela”. Grazie per la spinta in più!