Buongiorno, Amici!
Oggi mi sono svegliata prima delle galline: devo fare tante cose e poi ho ancora in corpo l’adrenalina dell’incontro di ieri (tutto stra-bene, grazie per i vostri pensieri felici!)
Prima di buttarmi nel vortice, volevo condividere il mio amore imperfetto per i rullini.
Il massimo godimento dello scattare in analogico risiede nel magico attimo del ritiro delle fotografie. Passa tanto di quel tempo che, mentre tieni in mano il risultato delle tue prodezze, fai una certa fatica a capire dove tu fossi, come ti sia venuto in mente di scattare proprio lì, proprio quello… Non parliamo poi dei risultati sfuocati, quelli di cui fatichi a comprendere il soggetto, figurarsi l’occasione e i motivi dello scatto!
Amici, sarò onesta: le foto di questo post sono il timido risultato di un sacco di pose che non si sa davvero da che parte guardare, e vi dirò di più: tra questi fallimenti dello scatto, alcuni – se guardati troppo – sortiscono lo stesso effetto che si prova mentre le unghie sulla lavagna intraprendono lunghe traiettorie. Puro di mal di mare, insomma.
Ma è eccitante, sapete? Regala il senso del tempo, dell’attesa, del ricordo.
Adoro questa piccola e ostinata sperimentazione. Tutta per me, ad uso e consumo del mio stupore e del mio bisogno di magia.
Fate più scatti con i rullini, dunque. E scrivete cartoline, piccoli biglietti d’auguri, liste della spesa sconnesse. Il contatto con la parte più fisica e faticosa del fare ha un indubbio fascino, ve lo posso assicurare!
Segue una selezione degli scatti meglio riusciti! E non escludo di tediarvi presto con quelli del tutto sfuocati… Poverini loro, paiono prove d’autore astratte che – se fossero minimamente pensate – avrebbero un senso artistico molto ma molto profondo.
Appunto, se fossero minimamente pensate…
(Robertino è il mitico zainetto di Rockingchair)
(il nuovo sito di Lomography è qui)
(il negozio di Cecilia si chiama Lambrate 20134, questo è il suo blog)
(il cielo è di tutti e non esiste sito che lo contenga)
Buona giornata, vado a incontrare Justine…
A breve la notizia di un’impresa milanese e blogghistica che ci vedrà protagoniste e poi quella di un progetto che stiamo seguendo amorevolmente per i prossimi mesi <3
xoxo
Vi ricordate del nostro appuntamento del 18 settembre, vero?!Vi chiediamo di recarvi a Ragoo (viale Monza 140 – Milano) con un regalo per Haiti.
Niente di comprato, solo cose che vi girano per casa e che non usate più.
Poi scaricate il cartellino che trovate sui nostri siti e lo disegnate, ci scrivete sopra frasi che per voi hanno un valore, ci attaccate una foto simpatica, felice, colorata.
Arrivate lì e noi appendiamo il vostro cartellino insieme a tutti gli altri e saremo felici perché ci renderemo conto che l’energia corre ed è una.
Poi berremo un buon cocktail e ci sorrideremo dal vivo.
Nonostante mi trovi d’accordo con quanto dici riguardo all’attesa ma allo stesso tempo non sopporto l’idea che uno sviluppo o stampa distratto o peggio incompetente rovini il mio lavoro…
Un abbraccio!
—Alex
ciao caro, non ho di questi problemi: nessuno potrebbe rovinare il mio lavoro in quanto è già rovinato di suo… ahahahhahaha!
grazie per il tuo in bocca al lupo di ieri!!
Nooooooo questo post mi ha risollevato la giornata!
Ieriiii il cielo mi ha raccontato un segreto…meraviglia!
Ti seguo sempre amica lomografica!! se vuoi ho un po di rullini scaduti in frigo :D te ne cedo un po volentieri
e il tuo commento sta risollevando il mio pomeriggio, direi che siamo super-pari e moooolto feliciose!
ps: cosa verrà fuori dalla usa e getta per le immersioni scaduta nel 1993 con cui ho fotografato i miei piedi in piscina? to be continued…
scopro oggi il tuo blog grazie al fatto che questo post è stato condiviso sulla pagina di facebook di lomography italia… volevo farti i miei complimenti perchè è assolutamente fantastico, davvero! sei bravissima, ti seguirò!!
un abbraccio
erika
ciao erika!
un grazie analogico, scritto a penna e canticchiato!
il tuo commento mi fa sorridere di felicità!
GRAZIE!
camilla
lov.
<3!!! millemila <3!!
Che sorpresone analogiche amica…c’è un altro rullino che ci aspetta, non l’abbiamo recuperato nemmeno oggi, ahahah!
Ma il Robertino analogico? Ma quanto se la tira? vabbè vabbè, gli vogliamo bene lo stessp!
<3
Tutta la vita con un Robertino sulla sedia!! Tanto bene, sì, anche se fa l’intellettual-analogico!
Ritirare le stampe dal fotografo fa venire la stessa adrenalina della busta delle sorprese dell’edicola quando sei malato – e pure se gli scatti (parlo per me) sono impietosi, hanno sempre un loro fascino. Imperfetto, di chi non perdona. Altro che digitale.
Il cielo tra gli alberi mi piace molto.