24 Gennaio 2013

Almeno tre cose – 24 gennaio 2013

Camilla - Zelda was a writer

Almeno tre cose

Sono venuta a conoscenza di un progetto dedicato alla musica indipendente italiana, si chiama The Observer ed è stato ideato da Rockol. Veicola passione e voglia di condivisione vera.
Ho chiesto a Daniela Calvi, della redazione di Rockol, di parlarmene.

1. Rockol The Observer è un progetto che ha un anno di vita, prima di qualsiasi domanda sulla nuova edizione, ci racconti come è nata l’idea e in che cosa consiste?
Rockol è un quotidiano online, un portale musicale a 360 gradi, e The Observer, nato nel 2011, è la sua finestra sulla scena indipendente italiana. Nel 2012 si è scelto di rimodernare il format di Observer dandogli una nuova grafica e una scadenza settimanale: insieme al mio fido collaboratore Marco Jeannin, tutte le settimane, da gennaio a dicembre, abbiamo presentato ai lettori di Rockol una band o un artista indipendente – non per forza emergente – sui cui abbiamo puntato i riflettori per tre settimane. Grazie ad Observer abbiamo avuto modo di allacciare dei bellissimi rapporti gli addetti ai lavori e di dare visibilità agli artisti su un portale che ha utenti molto diversi tra loro e che magari non conosco a fondo cosa pulsa nell’underground musicale nostrano. Sappiamo che ci sono siti internet specializzati nella scena indie, e questo progetto non vuole assolutamente rubare spazio a chi lo fa già da tempo.

2. The Observer è stata definita una sfida per Rockol. Qual è stato lo scoglio più difficile: la condivisione totale tra gli artisti o la diffusione di contenuti inediti presso il pubblico? Quali, invece, le piacevoli sorprese?
Volevamo chiudere l’edizione 2012 tirando le somme e facendo una raccolta di brani delle band selezionate da Observer.
Mentre elaboravo la forma con la quale comunicare tutto ciò agli uffici stampa e alle etichette, mi si è accesa la lampadina della compilation di cover.
Abbiamo chiesto alle band selezionate da Observer di realizzare un brano di repertorio di un altro artista della rubrica e ci siamo fatti mandare da tutte le band che partecipavano tre preferenze, in modo da stilare la tracklist definitiva senza scontantare nessuno. Quello che personalmente mi ha commosso è stato sentire la bellezza delle canzoni, immaginarmi tutti i musicisti coinvolti che (nella maggior parte dei casi) sono rientrati studio, hanno studiato, arrangiato, cantato e suonato un brano per noi… Per Rockol The Observer. Quando ho mandato la prima mail due mesi fa, non sapevo come sarebbe andata a finire.
3. Come può interagire con The Observer chi ci sta leggendo?
La rubrica The Observer è presente sull’homepage di Rockol e viene settimanalmente rilanciata su Facebook, Twitter e tutti gli altri social, godendo anche della diffusione virale che gli stessi artisti fanno degli articoli che li riguardano. I lettori possono darci suggerimenti (tenendo conto che riceviamo moltissime richieste) scrivendo all’indirizzo mail generico della redazione che viene quotidianamente visionato e reperibile su Rockol nella sezione Crediti/Contatti.
La speranza e’ che Observer cresca sempre di più e che diventi – insieme agli altri siti specializzati e già affermati – un punto di passaggio del futuro musicale italiano.

Almeno tre cose – Link:

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