Buon venerdì a tutti! Il 52 weeks project di questa settimana parla di ricordi.
Da qualche settimana sto sistemando una scatola di ricordi: il progetto ve lo racconterò lunedì – con un post come si deve – ma la lezione è arrivata questa settimana.
Lo scorso anno, di questi tempi, mi è capitato di fotografare l’album delle foto di mio papà, dei suoi ricordi da ragazzo. Mentre guardavo queste foto sconosciute, lontane dalla mia nascita, mi sono accorta di avere tanto amato chi le ha scattate da sentirle parti essenziali della mia vita, della mia memoria.
La lezione si è delineata quasi subito e con lei una convinzione piuttosto stramba: anche se sono nata nel 1977, il 16 giugno del ’62 mi trovavo a Venezia.
Buon fine settimana a Tutti!
xoxo
Ciao Camilla!
che bella questa cosa che scrivi, la penso come te ogni volta che rivedo le foto dei miei genitori, nonni ecc….
Mi sono commossa ;)
Grazie.
Grazie a te, Sebiana!
<3
La dolcezza.
Mi succede la stessa cosa per gli album di mia nonna. Ne ha uno (il mio preferito) vecchio, vecchissimo, con le pagine nere tutte strappate, le foto che volano a destra e a sinistra…un album vissuto con dentro non solo la storia di mia nonna, ma anche la storia di ogni suo amico avuto in quegli anni, dei suoi viaggi, è una meraviglia.
Un bacio :)
Un bacio a te, Vero!
<3 è meraviglioso ritrovarsi attraverso questi pensieri così segreti e delicati!
E’ per queste cose che ti leggo, per sorridere ed emozionarmi. Sempre. <3
Un inchino lezioso a te, grazie per queste BELLISSIME parole :D
Un po’ ci siamo davvero in quel genere di foto. A me capita di fare lo stesso pensiero guardando le foto dei miei da giovanissimi fidanzati, anche perchè le somiglianze sono tante, soprattutto di percorsi emotivi, le foto in fondo fissano stati d’animo e modi di guardare il mondo.
Concordo! Le foto fermano istanti e li regalano, intatti, a ogni nuova visione <3
Un sorriso :D Anzi, due!
Oddio Camilla mi hai fatto venire i brividi. Sai che qui, sotto la mia scrivania bianca, ho una scatola piena di vecchie foto di mio padre. Foto che lui scattava da ragazzo, anche lui aveva questa passione. E lui non c’è più ormai da 10 anni e ogni tanto a quando avrò la forza di riaprire quella scatola e parlarne…
Non vedo l’ora che tu lo faccia :D
Raccontare significa tenere in vita!
ti abbraccio <3
Emozionante questo post. Rivedere le foto, soprattutto quelle in bianco e nero o con quei colori appena accennati è stato un gioco che facevo volentieri da piccola. Per ora è ancora un piacere, spero un domani – quando non ci saranno più i soggetti fotografati – non sarà motivo di tristezza.
alessandra
p.s. ti ho citata qui http://ilmiograndecaos.blogspot.it/2013/02/carnevale-ma-si.html, a proposito di quella bellissima coroncina ……
Sarà sempre un piacere, morbido e nostalgico… ma sempre un bellissimo piacere <3
Ale, ma la CORONCINA è STUPENDAAAAAAA!!!!
Scusa, mi sono persa tra i commenti: ora condivido su facebook <3