Il 52 weeks project di questa settimana si concentra su una delle mie più grandi pecche: fasciarmi la testa prima di romperla.
Ma andiamo con ordine (questa, per la cronaca, è una delle mie frasi preferite di sempre).
Martedì sono stata ospite di Riccardo e Stefano, le due bellissime anime di un progetto chiamato Gnam box. Sono stata proprio bene, ho parlato (troppo), riso (mai abbastanza), mangiato (bene), messo il rossetto rosso, rivisto la finale di Sanremo, parlato di blog/SEO/webmaster/progetti/sogni e appurato – finalmente – che la loro cucina non è una quinta serliana: esiste davvero ed è posizionata all’interno di una casa fantasiosa e accogliente.
Il post della ricetta verrà pubblicato nel prossimi giorni e sarà mia cura condividere il link in ogni dove, quello che però non sapete è che nelle tre settimane precedenti il nostro incontro ho fatto ben quattro torte per testarla. Non sono una grande cuoca e un miscuglio di timidezza, perfezionismo e camillismi vari mi spingeva a ritenere che avrei fatto sicuramente una figuraccia.
E quindi quattro torte. Non una, non due. Quattro. La prima era troppo cruda, la seguente troppo bruciacchiata, la terza era perfetta e l’ultima era utile per ripassare. Un delirio, insomma!
C’è da premettere che la ricetta che ho proposto era facile, che Riccardo e Stefano sono stati degli ottimi padroni di casa e che ci teneva compagnia il nostro comune amico Canio. Insomma, dopo soli 5 minuti, ho capito che sarebbe stata una serata meravigliosa.
Tre settimane di “ommioddio” per una serata “uau”.
C’è qualcuno che mi sappia dire quanta energia sia andata irrimediabilmente persa? No, no, ripensandoci: non lo voglio sapere.
La lezione della settimana è stata chiara da subito: vivi con gioia tutto quello che deve arrivare (e al massimo fai solo due torte) e rimanda i tuoi oscuri presagi di fallimento a due/tre secondi dopo la sua realizzazione.
Se la lezione vi fosse servita, potreste gentilmente alzare la mano?
Sapere di non essere da sola mi aiuterebbe moltissimo :D
Buon fine settimana, miei cari!
xoxo
AAAAAA!!! ho talmente tante bende attorno alla testa che sembro una mummia!!! non sei la sola , no!!!
ahahahahahah, una mummia!!
muoio.
Ma scherzi? Io sono la regina del “fasciarsi la testa prima di rompersela”. Questa lezione è preziosa, preziosa davvero!!!
evvivaaaaa!
eccomi, presente
fiuuuuuuuuuuuu!
oh si, lo faccio ogni giorno…
solidarietà a 10000!
Seriale pure tu, dunque!
:DDD
ma no che non sei solaaaa! io lavoro in teatro e coi bambini, non ti dico ogni volta che anZia! ma io credo che l’adrenalina da “debutto”, da “prima volta” sia una fonte inestimabile di bellezza e di buona riuscita… non trovi? :)
Sono d’accordissimo! Senza quell’adrenalina lì, niente sarebbe così specialmente epico. MA CHE FATICA! :O
Rimandare gli oscuri presagi del fallimento a due tre secondi dopo la sua realizzazione è il mio nuovo mantra, vediamo se così comincio a risparmiare in fasce per la testa
Ecco, tentiamo tutti… mano nella mano! <3
Presente…. alzo la mano…la lezione è servita…. eccome!!!
Posso salvare la tua foto e pubblicarla… con il tuo link…??
certo!!! grazie :D
<3
che bello quesa lezione. dovrei rileggere il post a giorni alterni, o stamparmelo e appiccicarlo al frigorifero, così ogni mattina lo recito al posto delle preghiere! proprio ieri si è risolta una cosa (una delle tante) per cui avevo la testa fasciata da giorni. e si è risolta praticamente da sola (cioè non è mai esistita -.-) ecco.
ecco! perché, diciamolo, alcune delle più spinose questioni della nostra ansia non esistono!
ahahhahahah <3
Questa lezione teoricamente mi calza a pennello, praticamente mi scivola addosso perché non ce n’è, se non mi fascio la testa prima di rompermela io non sono felice… posso privarmi di questo piacere? Giammai! :D
GIAMMAI! :D
(per la cronaca: neanch’io credo che riuscirò a trarne beneficio…)
Mi è servita, decisamente. Grazie. ;-)
<3 a te!!!
nel mare magnum dei feed rss ai quali sono abbonata e delle meraviglie che questi mi presentano avevo completamente ignorato il tuo 52 weeks project…e questo mi insegna che non posso stare dietro a tutto e che per quanto mi sforzi inevitabilmente tanta bellezza mi passerà accanto senza che io la veda: devo fare un respiro profondo e accettare la mia condizione di essere infinito ed eterno temporaneamente limitato nel tempo e nello spazio.
grazie cara, ora non mi scappi più <3
un respiro profondissimo, mia cara!
e via dalla testa le bende! :DD
i “camillismi” li adoro…penso di averne spesso anche io con l’unica eccezzione che suonerebbero un po’ male se li definissi “veronicismi”.
Per la lezione, certe volte è bello sentirle dire queste parole (o vederle scritte) specialmente se -come me- ci si trova in quel tremendo mese pre-laurea-tesi-che-ne-sarà-di-me.
Ti mando un basciuo.
Ommamma!
Ti stringo forte e sono certa che il post-laurea-tesi sarà un periodo impegnativo ma soddisfacente!
BACI e SORRISI a te <3
Vi capiscoooo!!! Ho impiegato un anno per fare l’ultimo esame per colpa degli oscuri presagi… mi è costato tanto e troppo ma alla fine (yuppi!) ce l’ho fatta!!!!
In bocca al lupo Vero!
Ciao Camilla!
SMMMMACK!
ti propongo “verologie”. Non è bello?
lascia stare, pensavo ti riferissi a camillismi come le massime di camilla, invece i camillismi sono altre cose.
non mi badate. sono survoltata.
a me verologie piace :D
Alzo non una, non due, non tre.. ma quattro mani!
Puntualmente mi fascio la testa (molto stretta) e puntualmente mi trovo a doverla dis-fasciare.. imparerò?
Un bacio!
ahahahah, quattro! :D
Bea, che ti devo dire… impareremo! NOn è forse vero che l’unione fa la forza?
Un bacio a te <3
Io di mani ne alzo due nella speranza di imparare davvero la lezione. :-)
;)
e io ti mando un bacio (nella stessa speranza)!
Si hai proprio ragione…io a volte passo più tempo a pensare ai possibili fallimenti che a fare bene quello che dovrei fare. Ed è davvero terribile perchè non solo mi butto giù d’umore ma perdo tantissimo tempo. Mi capita nello studio, sopratutto per questi ultimi esami. Ieri ho parlato con un mio professore, non mi ha detto nulla di particolare, ma quello che ha detto mi ha ridato un pò di entusiasmo… infatti ho capito che bastano piccole cose per ridare entusiasmo! =)
La foto che hai scattato mi piace molto, ci sta molto bene con la lezione. Tutti gli oggetti hanno toni chiari, neutri. Invece le uova sono le uniche ad avere un colore che spicca più degli altri, sembrano le protagoniste. Nuove sorprese ! Nuovi progetti!
In bocca al lupo, Veronica! PER TUTTO!
Per un anno di piccole grandi cose e di millemila scatti :D
GRAZIE per questo commento <3
Un bacio!
c’è chi nasce con la camicia chi col turbante.
io sono atturbantata dalla nascita.
però ammettiamolo, i camillismi, aiutano a raggiungere risultati di un gradino sempre più alto.
tanta ansia, è vero, ma se condita di un tocco di leggerezza fa sì che diamo il meglio di noi, e anche un pizzichino di più.
la leggerezza oramai è la migliore alleata!
:DDDD
e poi… i turbanti, specie di seta, sono irrinunciabili. ammettiamolo!
SMAAACK!
Arrivo in ritardo, ma ho entrambe le mani alzate per questa lezione condivisa!! :)
Un super abbraccio di buona domenica
Giulia
BUONA SETTIMANA e UN BACIO!
Questa lezione mi è appena servita: siccome sto mandando in giro il mio primo progetto libro (vorrei fare l’illustratrice) dopo ogni click che spediva una mail a un Importante e Competente Editore cadevo nel delirio da “oddio cos’ho appena fatto mi rifiuteranno di sicuro ridendo sguaiati!” e quindi attorno alla testa mi si stava formando un gomitolo di bende tale da non farmi più passare dalle porte… adesso mi sento più leggera (e ci vedo meglio).
Grazie!
In bocca al lupissimo, Laura!
Tienimi aggiornata <3
GRAZIE A TE!
Certo che sì! Buona settimana!