La distanza tra te e me è un vuoto a rendere, l’enorme fiocco di velluto che chiude un pacchetto troppo piccolo.
La distanza tra te e me è una lunga linea brumosa, in grado di dividere la vastità del cielo da un orto appena arato.
Siamo l’istantanea di un momento che non è mai stato: ci mischiamo al cloruro d’argento e spesso esplodiamo in mille lampi al magnesio. Siamo un fatto unico e privato, io e te, un luogo senza numeri civici in cui la posta cade dal camino e il tempo è scandito dai fiori che crescono sul davanzale.
La distanza che ci unisce si perde nel silenzio che precede ogni temporale, corre maratone immobili, gira tutti gli angoli del mondo e ci fa ritrovare ogni volta. Imperfetti e impazienti, intrecciati e inermi.
La distanza tra te e me richiede pazienza perché, circa a ogni ora, torniamo a coincidere.
Non è facile definire i nostri confini, né ricordarsi di chi siano i libri che affaticano gli scaffali. Ci raccontiamo la vita solo nelle giornate di sole, con le mani a formare ombre sul muro, ricordiamo le cose importanti grazie ai nodi di capelli sdraiati sul cuscino e strappiamo pagine di un giornale sempre troppo vecchio, per farle roteare nel mezzo di una polverosa strada senza uscita.
Noi, te e me, siamo l’eccezione che non dà pace alle regole. Ora due, spesso uno, immersi in tutti i noi che chiedono di essere perdonati e avvinghiati agli altri che vorremmo essere e che forse un giorno saremo.
La nostra distanza è instabile e improvvisa, a volte si comporta come la marea schiumosa di un qualunque cappuccino da bar.
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Buongiorno miei cari!
Avete appena letto la mia unica composizione per WOR(L)DS: prende spunto dall’ultimo kit e si fa ispirare dal concetto del tutto arbitrario tra due persone che si amano.
Non sono mai riuscita a produrre parole lungo il corso di queste dieci, lunghe e sorprendenti settimane e così, lo devo ammettere, non vedevo l’ora che ciò avvenisse! Avete presente la sensazione di lontananza forzata da qualcosa che si ama oltremisura?
A chiusura della settimana e del nostro progetto… tataaannn! Ecco, finalmente, il decimo e ultimo pidieffone :)
Che sia un magnifico fine settimana per tutti voi, a ripensarci: che lo sia l’intero mese di dicembre!
Mi preparo per un incontro importante: un progetto di parole che spero con tutta me stessa si realizzi nel 2014!
Bacibellissimi,
Camilla
Zelda was a writer
…e poi ecco. Accade così, che rimani senza parole.
Grazie Camilla, grazie davvero.
è così bello che adesso ne devi scrivere ALMENO uno per ogni kit! :)
ahahahha!!! quasi quasi… <3
UN BACIO, mia cara, e grazie con il sorriso!