Ho lasciato decantare la bellissima sensazione di felicità e gratitudine che la partecipazione a Calliope, sabato scorso, presso la Biblioteca Passerini Landi di Piacenza, ha regalato alla mia persona alta ed emotiva. L’ho fatto perché ero piena di cose da dire e, quando mi trovo in questa particolare situazione, finisce che io dica cose confuse, che balbetti pure nella scrittura.
Tanto – mi sono detta – ci sono instagram e facebook! … E chi mi segue da quelle parti sa che non mi sono risparmiata (perdonate l’ipertrofia, è stato più forte di me)!
Oggi, però, qualche cosa di senso compiuto andrà detta pure qui, perché questo posto non avrebbe senso se smettesse di convogliare le energie positive che rendono il mio cammino un’inesauribile occasione per imparare e conoscere.Sabato sono stata benissimo.
Sarà stato che il viaggio verso Piacenza mi sembrava una gita: c’era il sole, mi sentivo libera dai pensieri e piena di voglia di dire, la macchina (grazie La Robi!) procedeva lungo un rettilineo fluido e ovattato.
Sarà che, non appena arrivata, la conoscenza di Giulia Mazzoni (organizzatrice di Calliope) e Noemi Cuffia, meglio conosciuta come Tazzina di caffè, mi ha suggerito immediatamente che la presentazione dei nostri libri – Il Metodo della Bomba Atomica e Farfalle in un Lazzaretto – sarebbe stata quello e qualcosa di più. Qualcosa di speciale, da ricordare.
Lasciatemi dire anche qui (l’ho già accennato su facebook) che dobbiamo tutti un grazie Giulia per il magnifico lavoro culturale e d’incontro che porta avanti presso la Biblioteca.
Mentre eravamo immerse nei libri, nella sala più bella che io potessi mai meritare, ho pensato una volta di più che si può tentare la via dell’impegno, coniugandola con le risate, la voglia di comunicare, di essere leggeri e vivi.
Lo si può fare con gioia e tenacia, nonostante tutti gli sforzi del nostro attuale momento storico.
Lo si deve prima di tutto a noi stessi, protagonisti di un lavoro a tempo determinato (la Vita) che ci offre l’occasione speciale di evolvere, di disperdere il superfluo per custodire ricordi, sapori e tracce d’innumerevoli tentativi. Con Noemi la presentazione si è tramutata immediatamente in un dialogo. Non è cosa comune, credetemi.
In lei ho trovato una magnifica persona, entusiasta e gentile, presente e acuta. Sono contenta che il destino ci abbia fatte incrociare, leggevo spesso il suo blog ma non avrei mai immaginato di trovarmi davanti a una persona di tanta speciale semplicità.
Tempo fa ho letto su twitter una frase che diceva circa così: le persone preziose non fanno le preziose. Se penso a Noemi credo di aver trovato la prova evidente che questo assunto sia assolutamente inconfutabile.Leggete Il Metodo della Bomba Atomica.
Fatelo prima di tutto per sostenere il tentativo appassionato di una giovane scrittrice, ma non solo per questo: tra le sue pagine farete la conoscenza di due personaggi complessi con ritmi cardiaci opposti: Celeste, che disperde le sue domande senza regalare loro un qualunque accenno di risposta, e Leone, che ha deciso d’ingabbiare la vita in una serie infallibile di metodi.
Vi troverete un estenuante bisogno di semplicità che si tramuta spesso in aritmie confuse e asfissianti, l’ossessiva ricerca delle uniche radici possibili (quelle delle piantine di un piccolo terrazzo), una bellissima incursione nel mondo dei fiori e delle piante e il costante bisogno di amore ed estensione dell’essere umano, così dannatamente bisognoso di cose giuste e punti fermi. Troverete l’alibi del correre veloce e il coraggio della sosta.
Nella marea di punti in comune tra i nostri due libri, vi renderete conto che i titoli non riassumono l’aria che si respira nelle loro pagine. Fatemi sapere cosa ne pensate, perché, sulla scorta di questo incontro così fertile, sto pensando di organizzare una piccola presentazione milanese.
E infine grazie a voi. A chi c’era fisicamente e a tutte le mail e i messaggi di chi avrebbe voluto presenziare.
La sala era piena e in molti casi ho finalmente associato qualche bel volto al suo nickname e alla foto profilo!
Grazie per questo entusiasmo, per il sostegno e per la presenza.
Sono davvero fortunata e sabato mi avete regalato un’occasione in più per continuare a credere che questa strada, tortuosa e piena di incognite, sia quella giusta. Sia la mia.
Camilla
Zelda was a writer
Due precisazioni: le foto sono fatte con iPhone e mano tremante dall’emozione… Chiedo scusa!
La degustazione di vini che seguiva la presentazione è stato un regalo (graditissimo) dell’Azienda vinicola Fratelli Piacentini.
Tornaaaaa!
Vieni a Torino!!!
In mezzo ai libri le cose non possono andare a male.
In una biblioteca come quella diventano esperienze perfette (soprattutto se sei lì per presentare il tuo libro).
Complimenti Camilla!
Alice
Grazie di cuore, cara Alice!
Un bacio con schiocco!
C’ero! E sarei stata lì ad ascoltarvi ad oltranza! Mi è piaciuto tutto :-)
Grazie!
Dimenticavo: adesso ho proprio bisogno che tu stampi altre copie ;-) Devo assolutamente leggere il tuo libro…