Buongiorno a tutti!
Continua la rassegna di fotografi che mi fanno letteralmente impazzire l’occhio!
Guardare è un gesto estetico di grandissimo pregio, oltre che a una necessità di gestione del quotidiano. Avevo una professoressa al liceo che non sentiva se non indossava i suoi enormi occhialoni graffiati.
Aspetta che metto gli occhiali, sennò non ti sento – diceva sempre.
Allora la cosa mi sembrava buffa e senza senso, poi ho capito.
Qualche post fa abbiamo ammirato il colore saturo e le geometrie di Franco Fontana, oggi continuiamo con la stupefacente produzione di uno dei miei idoli: André Kertész (1894-1985), fotografo ungherese trapiantato dapprima a Parigi e poi a New York.
Di lui posso dirvi solo questo: la sua speleologia del dettaglio, del riflesso, della deformazione ha del divino. Punto, anzi, punto esclamativo.
Di fronte alle sue foto resto senza possibilità di proferire verbo, con la bocca leggermente aperta e lo stupore negli occhi. Guardate, gente!!! Guardate e fatevi ispirare da tanta presenza nelle cose, da questo punto di vista così personale, puntuale ed esoterico.
Quando penso a Kertész mi immagino che abbia dialogato con un’energia per eletti, qualcosa che alberga nelle cose ma che solo taluni, i più miracolosamente dotati, possono cogliere e veicolare. Un discorso sotteso, magico, animista.
La maggior parte delle foto selezionate provengono da qui: vi trovate anche una biografia in inglese e moltissimi link utili per libri e altre foto). Le polaroid che compaiono qui sotto, invece, sono raccolte nel sito della Stephen Bulger Gallery (qui). Gli amanti della lettura, infine, non possono perdere On reading (io sto pensando di regalarmi questo libro).
Che sia un’ottima giornata per tutti voi!
E che vi regali dettagli silenziosi ed eterni. Che vi regali una passione folgorante da indossare come gli occhiali graffiati della mia professoressa e che vi faccia cogliere un senso intimo e personale del mondo che vi circonda.
Mamma, che augurio impegnativo!!!
Camilla
Zelda was a writer
Tutte le foto presenti in questo articolo non sono di mia proprietà (magari ne avessi scattata anche solo mezza) ma utilizzate per puro scopo divulgativo. Per qualunque esigenza di copyright sono disposta a rimuoverle.
Non riesco a smettere di guardare queste foto, una più bella dell’altra. Con “On reading” sfondi una porta aperta!
Te l’ho già detto, ma mi ripeto, sei una fonte inesauribile di scoperte. Grazie per la condivisione!