Non più tardi di ieri sera, incontrando un’amica, nell’immancabile momento in cui si parla delle letture del periodo, le ho detto:
– Devi leggere Non aver paura dei libri, di Christian Mascheroni! Fidati.
Mentre pronunciavo queste parole, e raccontavo delle mie serate passate a lasciare qualche lacrima tra righe meravigliosamente scritte, mi sono accorta che sto raccontando di questo libro OVUNQUE ma che qui, no, non ne ho ancora parlato.Perché?
Il perché lo so bene e, con la certezza di apparirvi tremendamente retorica, sottoscriverò quanto sto per dire: ci sono certe cose, immense, che nel trovarsi descritte diventano piccole piccole, forse quasi banali. Diventano un gioco di punteggiatura e frasi ad effetto, l’esercizio di chi tenta di rendere loro merito e si scontra con la traduzione di due ambiti così tanto speculari: gli andamenti del cuore e le necessità del discorso.
Insomma, per essere totalmente onesta con voi, il timore di non riuscire a raccontarvi l’emozione provata nelle pagine di questo poetico memoir, mi ha portato a procrastinare biecamente.Non avere paura dei libri profuma di carta, di certe estati dell’adolescenza in cui la famiglia è un microcosmo perfettamente coincidente con la vita tutta. Profuma di libri divorati, copertine sgualcite, della carta che avvolge i ghiaccioli, di frasi che ti cambiano l’esistenza e di un famelico bisogno di venire definiti, se non dalla presa di coscienza di sé, perlomeno da pensieri scritti da altri.
Imperniato sulla figura di Eva, la madre viennese dell’autore – al contempo luna tramontata e cielo pieno di stelle eterne – racconta la sua esistenza nella provincia del Nord Italia, quando, dalla frizzante vita mitteleuropea che conduceva nella capitale austriaca, si trova catapultata in un’altra dimensione, indossando “la sfacciataggine della libertà per le mormoranti vie di Appiano Gentile”.
Ed ecco che sto sbagliando. Forse dovrei cancellare tutto. Forse dovrei dirvi quello che ho detto ieri sera alla mia amica, dovrei dirvi: fidatevi di me, leggetelo.Questo libro è ritmo cardiaco e abbracci, silenzio innamorato e rumore della disperazione, è paure e poi grandissimi momenti di felicità sconsiderata. È un grandissimo armadio di ante da distruggere, di balli disarticolati, di libri stretti al petto, di lettere scritte a mano. Questo libro ci conduce per mano negli infiniti luoghi dell’anima, spesso ombrosi e incomprensibili, spesso di una bellezza sconfinata e misteriosa.
Eva vi si muove con la leggiadria di certi personaggi immortali, gli stessi che a libro capovolto, vivono per sempre, oltre ai limiti delle pagine e a quelli della memoria. Ti pare di vederli camminare lungo la riga di un orizzonte lontanissimo e, se anche un mascherino da film muto piano piano li racchiude in uno schermo a nero, tu sai che la loro vita continuerà. Ti dispiace maledettamente non poterne essere più parte attiva, ma saresti pronto a scommettere sul fatto che faranno innamorare altri lettori, altri testimoni.
Eva è la donna dei ritagli fantasiosi, delle stelle imperfette ma non meno lucenti, delle fettucce di stoffa sparse per casa: un essere esposto alle mille correnti del pensiero, chiaroscurale, forte e al contempo delicato, quasi fosse una fotografia sovraesposta e leggermente fuori fuoco.Non avere paura dei libri è una lunga fila di bancarelle di libri usati, è il piacere di controllarli tutti, di scoprire qualche sorpresa tra le loro pagine. Attraversa nomi e capitoli, suggerisce titoli, ti chiede di fidarti. Anche lui ti chiede di fidarti. E lo fa con la convinzione bambina dell’essere compresi immediatamente, di aprire il proprio cuore come fosse un regalo da scartare.
Un meraviglioso alone di tenerezza e amore lo avvolge: ci trovi la storia d’amore dei tuoi genitori, le incomprensioni che solo i muri di casa tua hanno conosciuto e sanno custodire silenziosamente, il pudore sussurrato della morte e tutti i dubbi esistenziali che ti hanno attraversato nell’adolescenza… Tu, così tentennante e impaurito, ti chiedevi se saresti mai stato all’altezza e intanto il mondo cambiava senza chiederti il permesso, come certi panorami che si vedono dal finestrino di un viaggio in treno.Sono innamorata di queste pagine anche per la bellezza del loro eloquio. E non ho sbagliato termine, perché queste pagine parlano.
Ma è matematico: chi ha letto tanto, scriverà bene. Se un libro, una lettera d’amore, un post-it per ricordarsi dell’appuntamento con il dentista o un cuore con bocca e occhi, poco importa.
Chi ha letto tanto, ha capito quanto sia bello ascoltare, si è nascosto nei libri ma si è sempre ritrovato, ha citato parole di altri facendole sue ma non ha mai rubato.
Regalatevi un vizio tanto generoso e galvanizzante come quello della lettura e, se avete voglia, iniziate da questo pulsante spaccato di vita.
Buona giornata a tutti!
Camilla
Zelda was a writer
ps: mentre scrivevo questo post mi è venuto in mente lo stralcio di un discorso di Paco Ignacio Taibo II, lo trovate qui.
Altra cosa: la spilla che vedete sul libro, contrassegnata da un asterisco, è una creazione della mia amica Patamaga, una sorpresa a cui, per eccesso di testa sulle nuvole, non ho detto abbastanza grazie.
Anche a me è piaciuto molto. L’ho letto perché qualche tempo fa ho visto la tua foto.
L’ho trovato splendido nella sua semplicità e tragicità. E poi adoro il titolo! ;)
Sono felice! Grazie Marina, attendo di leggere la tua recensione, dunque!
Baci forti e W i libri!
<>: già a questo punto mi avevi convinta!
Con il mare agitato di “qualsiasicosascritta” che si pubblica oggi, rimango quasi incredula davanti a pagine ben scritte che coincidano proprio con il mio sentire, provo come un leggero capogiro con lucciconi negli occhi di cui mi vergogno tanto.
Ho letto fino al massimo le pagine che hai fotografato, e -sì- mi fido.
PS: ma come faccio a passare all’e-reader se poi arriva una frase come “questo libro profuma di carta”???? Non ce la posso fare, rimarrò con le borse pesanti !
(ops, avevo fatto copiaincolla di una tua frase: spero si venuta! sorry…)
Ma io lo voglio leggere tipo subito (anche se l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re)!
:)
Lo comprerò domani mattina!
Mi hai fatto venir voglia di leggerlo! La prossima volta che passo in libreria, provo a cercarlo!
Anch’io amo leggere e quindi mi trovi concorde nell’esclamare : non abbiate paura dei libri ! ps. spunto interessante, lo terrò presente. grazie :)
Ciao a tutti! Che dire? Innanzitutto grazie a Zelda, meravigliosa! Quante emozioni che ho trovato qui! E che bello le vostre risposte, mi rendono felice! Grazie di cuore a tutti! Christian @chrismascheroni
Grazie a te, Christian!
Di vero cuore!
Buona estate e a prestissimo!