Il presente mi pareva un’epoca perenne, come una festa di fate.
L’Isola di Arturo, Elsa Morante
Buongiorno a tutti, miei cari!
Ieri sera, a Open More Than Books, si è tenuto l’ultimo incontro della stagione del nostro amato BookeaterClub (l’intero progetto lo trovate qui).
Avete presente l’euforia dell’ultimo giorno di scuola? Ecco, si respirava tutta! E poi un filo di sottesa malinconia e la passione – costante, rinvigorente e colorata – per le parole, per le pagine scritte e per le storie che i libri sanno regalare ogni volta, senza risparmiarsi mai.Sono tantissimi i grazie che vi devo: uscire dal virtuale è stata la cosa migliore che mi potesse capitare quest’anno e voi, solo voi, l’avete resa un’esperienza possibile e meravigliosamente utile.
Molti tra voi mi chiedono che ne sarà dei prossimi mesi (grazie grazie grazie)… Voglio tranquillizzarvi: ho in mente infinite idee per il prossimo anno ma intanto, se anche voi come me sentite una nostalgia indicibile, sappiate che stamattina mi sono già attivata per la lettura di un nuovo libro (è questo qui). Se volete, potremo leggerlo insieme, lontani per via della geografia ma vicini nelle pagine che scorrono, attaccati ai lemmi e deliziati dal profumo della carta.
Che ne dite? Si tratta ovviamente di un gioco ma potrebbe sortire dei risultati davvero interessanti!
L’esperienza di dividere un tavolo (per la precisione, ben tre!) con persone ispirate e belle, che ogni mese diventano sempre più conosciute e interessanti, mi ha regalato la convinzione che esista una comunità di ricercatori infaticabili di cose belle e piccole, cose da sussurrare e per cui impegnarsi.
Perdonatemi, dunque, se non perdo occasione di abbracciarvi e sbaciucchiarvi, se faccio cadere il vino sul tavolo perché mi sono ricordata il titolo di un libro che non mi veniva, se parlo troppo o rischio di cadere dalla sedia per la troppa enfasi: questo nostro book club mi ha stappato tutti i chakra dell’entusiasmo! Vi ho lasciato con L’Isola di Arturo, un libro tra i miei preferiti di sempre, una sofferta e poetica Odissea al contrario. Ci tenevo tanto che lo leggeste, che vi innamoraste, che vi perdeste nell’orizzonte delle cose magiche, dei pensieri dell’infanzia.
Spero davvero che ispiri nuove letture e che incornici di bellezza – eterea e al contempo folgorante – le vostre meritatissime vacanze!
Grazie ancora e sempre,
Camilla
Zelda was a writer
C’è una mia sosia!!! La terza ragazza da sinistra (con gli occhiali)!
Ciaooo! :)
Mi spiace tantissimo non essere riuscita a passare a salutarvi!
Ci si rivede a settembre (vero?!)
Ciao!