Buongiorno a tutti!
L’ultimo periodo della mia esistenza è stato uno scatto continuo e di questo me ne rallegro oltremodo!
Avere un’intenzione e non riuscire a realizzarla è frustrante ma c’è da dire che molto spesso la soluzione di tutto è sotto i nostri occhi e chiede solo pratica e impegno.
Questo preambolo criptico è qui per dirvi: hey, hai un’idea? Alzati e realizzala!
Volevo implementare l’area photo diary di questo blog e, dopo varie lamentazioni sul tema, ho preso la macchina e ho scattato.
La semplicità di questa azione-reazione mi sconvolge ancora, ma il fatto ancora più sconvolgente è che ora il blog ha il suo bel photo diary! Devo ancora sistemarlo, ci sono post da spostare e nuovi da aggiungere, ma l’attività è in pieno fermento e non vedo l’ora di continuarla!
Il photo diary di oggi è tutto dedicato alla festa di Stella McCartney, che si è tenuta qualche giorno fa a Milano, presso il magico Orto Botanico di Brera, e a cui sono stata invitata insieme alle mie amiche Funky.
L’occasione, che profumava di rose rampicanti e polline, era dedicata alla presentazione della collezione SPRING 2015. Disseminate per l’orto, tra fiori e fronde croccanti, modelle alte e bellissime indossavano vestiti pieni di fantasia e colore, rendendo il percorso una gioia della scoperta.
Scattavo per dipanare la timidezza, cercavo nei camminamenti secolari qualche scoperta per gli occhi e la mia ricerca ha sortito effetti a dir poco poetici…
Nelle fitte trame di questo posto spettacolare (che vi consiglio di visitare quanto prima), ho pensato a quanto la mia città sia una continua fonte di sorprese e a quanto l’abitudine alle cose belle abbia preso il sopravvento sul bisogno di tutelarle e di trattarle con estrema cura.
Ci sembra che la nostra fortuna sia eterna.
Ci sembra che mettere i piedi sul tavolo ci sia dovuto, perché in fondo questo è il nostro Paese…
Non più tardi di ieri è caduto un altro pezzo di Pompei. Alla Reggia di Caserta la gente si butta nelle fontane come fosse a Mirabilandia e si riprende con il cellulare…
Viviamo nel posto più bello del mondo e sarebbe stupendo se ci battessimo per la sua conservazione.
La visita all’orto mi ha regalato tanta di quella voglia di produrre e fare che un’idea balzana mi ha attraversato la mente: perché non istituire un’ora di contemplazione in ogni scuola? Una contemplazione fatta a piedi, con il naso verso il cielo, tra costruzioni della Natura e opere dell’Uomo, alla ricerca di spunti e ispirazioni.
Non sarebbe meraviglioso? Per una cosa simile accetterei di rifare tutte le scuole (ovviamente sto esagerando…)!
La festa a cui ho partecipato si è innestata in un luogo di cultura e tradizione, raccontando nuovi percorsi e nuove sfide.
La moda ragiona sempre in anticipo, con tante stagioni davanti a sé: rincorre il tempo e la novità, tenta una lungimiranza che confesso di invidiarle. Non sempre ci capiamo, io e lei, ma penso che raccontare il futuro in un posto del passato, conversandoci con rispetto, sia stata un’intuizione vincente, una strada da intraprendere nel pieno rispetto di tutti i tempi verbali e d’azione.Spero di non avervi tediato con le mie considerazioni da capitello dorico! Vado a togliermi un po’ di polvere dai capelli e inizio a correre…
Che sia un’ottima giornata per tutti voi!
Camilla
Zelda was a writer
Questa cosa che non ti snaturi mai, qualsiasi sia l’argomento di cui parli, è spaziale!
Sono assolutamente d’accordo sull’ora di contemplazione, e un giorno quando sarò una maestra di nuovo me ne ricorderò.
Per quanto riguarda la Stella io ne vado matta per le sue collezioni Kids che scopiazzo con il punto erba.
Baci Camilla!
Io ho ancora tutto il verde di quella festa negli occhi e la nana continua a parlarne incantata!
Oltre alla contamplazione dovrebbero insegnare il rispetto nelle scuole. Bellissimo l’orto botanico di Brera, non lo conoscevo.