Buongiorno a tutti!
Siamo giunti alla settima settimana (perdonate la cacofonia) di Image Logger, il progetto fotografico in otto tappe che mi ha permesso di guardare il mondo attraverso la mia nuova amica Samantha (Samsung NX30). Le puntate precedenti? Tutte qui!
Vi scrivo ma non dovrei. Due giorni fa, improvvisamente, mi sono ritrovata con una mano fuori uso, la destra. In pratica ho una cisti tendinea, fastidio – mi dicono – molto frequente per chi scrive, edita, scatta e spippola di continuo. La cosa mi ha gettato in uno stato di prostrazione nera perché aspettavo luglio per scrivere e scattare. Non è niente di grave, sia chiaro, ma il corpo dice che mi devo fermare.
Per tutti quelli che mi chiedono il planning… Ho una brutta notizia: per i mesi di luglio e agosto mi devo per forza limitare all’essenziale e così credo che non riuscirò a regalarvelo. Chiedo scusa, sono davvero dispiaciuta.
Detto questo, ecco la rassegna fotografica della settimana!
Le prime due foto si riferiscono alla cena di Gnam Box per Intel di cui vi ho parlato ieri.
Avete visto il video? Ditemi, non è bravissima la mia socia Clelia?!
Durante la settima settimana, mi sono recata con Justine e Chiara de Le Funky Mamas al MUBA, il Museo dei bambini che si trova presso la meravigliosa Rotonda della Besana.
Lo conoscete? Se la risposta è no, vi consiglio vivamente di farci un giro, perché si tratta di un fiore all’occhiello della vita culturale della nostra città. Vivo, materico e colorato, questo museo parla ai bambini come se fossero delle persone nella prima ed essenziale fase della loro vita e non degli esseri mancanti, incompleti, piccoli di statura e ambizioni.
In definitiva, credo che questo sia il merito più grande che riconosco alla letteratura per l’infanzia degli ultimi anni, un merito che, con le dovute differenze del caso (e le solite insopportabili generalizzazioni) ha sorpassato di gran lunga gli intenti della letteratura per gli adulti.
Qui sotto il cielo che ci ha seguito lungo il nostro cammino…
E poi una foto della sottoscritta che tentava strenuamente di esibire la sua anima da modella mancata in una posa plastica.
Grazie a Justine sembro pure credibile.Qui sotto noi tre, che sembriamo uscite dal metro di Zazie…
Ecco un libro di cui sono perdutamente innamorata e che continuo a sfogliare senza posa. Sul mio letto, in una domenica mattina che minacciava pioggia.
S’intitola In un’altra parte della città. L’età d’oro delle cartoline ed è scritto da Paolo Caredda per Isbn edizioni. Ve lo mostro di sfuggita, ma tornerò di certo a parlarne… Come sapete ho un debole conclamato per le cartoline :)Questo è uno dei tombini del mio giardino.
Passo le ore a tentare di fotografare la meraviglia che provo quando scorgo il riflesso del cielo nei loro piccolissimi pertugi. Mi sembra che nascondano un altro mondo, una dimensione stramba e fantasiosa.
Immaginate la gente che passa e mi vede lì, tutta interessata alle sorti di un tombino…E infine la luna, la più grande mai vista.
La casa era silenziosa e oscura e la lunga scia di chiarore latteo che proveniva dalla cucina mi ha spinto ad alzare la tapparella. Lo spettacolo è stato a dir poco sorprendente e due desideri silenziosi si sono dispersi tra le nuvole. Che sia una magnifica giornata per tutti voi.
Baci bellissimi e lunari,
Camilla
Zelda was a writer
Le foto del progetto IMAGE LOGGER su Zelda non sono post-prodotte per una precisa scelta creativa (trovate qui la motivazione).
Il video della cena di Gnam Box è la prima sperimentazione sul campo delle potenzialità della mia Samantha.
All photos, above have been shot with the Samsung Galaxy NX30 which has been provided by Samsung Electronics C. Ltd.
Saper fotografare la luna è uno dei miei obiettivi. Quando è piena e splendida come la settimana scorsa, mi armo di macchina fotografica e corro in giardino, ma i risultati sono sempre pessimi. Mi sa che dovrò limitarmi ad ammirarla e basta.
lo stare lì a guardarla è già una grande abilità!
tipica dei cuori pieni di poesia <3
un bacio!