Buongiorno a tutti!
La sesta settimana di IMAGE LOGGER (le puntate precedenti le trovate qui) inizia con una soggettiva di me che, dalla terrazza dell’hotel The Gray di Milano, guardo negli occhi – campo-controcampo – l’insegna di Luini, il mitico avamposto di panzerotti che per una buona parte della mia vita ha scatenato in me l’incanto di terre sconosciute e magiche, dense di passata di pomodoro e filanti di mozzarella al rallenti.
Luini era il posto in cui, da ragazzetti, mangiavamo carboidrati come se non ci fosse un domani… Capirete quindi il perché della lacrimuccia simbolica che ha rigato il mio viso (nella testa questa canzone) per due lunghissimi minuti, passati i quali mi sono mangiata un gelatino.
Durante la settimana, Samsung mi ha invitato da Borsalino, per una nuova fase del progetto Image Logger, in cui, in un profluvio paradisiaco di cappelli, una nuova macchina (la NX Mini, sorella più piccola della mia Samantha) veniva data in dote a un nuovo gruppo di blogger, tra queste: Alice Gipsy e le Lovers.
Io ero ovviamente un’imbucata: ho tentato invano di rubare la macchina a una blogger dagli occhi celesti, ho provato i cappelli accettando il terribile fatto di avere la testa grossa per troppi capelli e altrettanti annosi pensieri e, infine, senza che nessuno mi vedesse (ma non ne sono certa) ho parlato con un albero (questo). Gli ho raccontato un segreto.
Per contratto, ognuno di noi, arrivato in un posto nuovo, dovrebbe alzare il naso verso il cielo. Per cinque minuti, non dico tanto.
A dimostrazione della stramberia che vado dicendo, ecco la delizia che abbracciava il nostro cortile, nella parte più centrale e poetica di Milano, che oggi viene detta il Quadrilatero della Moda ma che, negli anni ’20/’30, ero un fulcro pulsante di cultura cosmopolita e viva, contro i limiti imposti dal difficile momento storico.
Un nome per tutti? Enzo Ferrieri e il suo circolo culturale chiamato Il Convegno. Prendete nota, torneremo a parlarne.
Lasciato il nostro incontro, mi sono trovata in una delle vie di Milano che amo di più, via Bagutta.
Piccola, silenziosa e in disparte rispetto ai traffici della zona, ma fieramente preziosa e densa di storia. A volta, passandoci, mi sembra sia il set cinematografico di un film senza tempo. Un film molto gentile e delicato.
Conoscete per caso Il Premio Bagutta? Nasce qui, ça va sans dire.Certe sere non hai voglia di andare a casa e così ti aggiri tra i turisti che intasano le trame più eloquenti della tua città. Lo fai per studiarli, per rubare il bagliore eccitato dei loro occhi vergini.
Fingi di non sapere nulla, di non esserti tanto arrabbiata con la tua città, con il tuo Paese, fingi di dover tornare a casa, dall’altro capo del mondo, in un posto che attende solo i tuoi terrificanti souvenir. E così fotografi senza posa.
Sono le sere che preferisco. Guardo le persone che incrocio per strada e mi sembra che ognuno di loro porti con sé una storia bellissima. Guardo la mia città e mi sento nel mezzo di un tutto stimolante e sempre nuovo.
Ditemi, capita anche a voi?
Buona giornata a tutti e baci bellissimi!
Camilla
Zelda was a writer
Le foto del progetto IMAGE LOGGER su Zelda non sono post-prodotte per una precisa scelta della qui scrivente (trovate qui la motivazione).
All photos, above have been shot with the Samsung Galaxy NX30 which has been provided by Samsung Electronics C. Ltd.
La tracolla totally handmade che vedete nella terza foto è di Pretty in Mad.
Un consiglio prezioso il tuo cara Cami!
Praticamente tutti i fotografi che ho incontrato ai workshop non fanno che ripeterlo incessantemente: guardatevi attorno, soprattutto alate lo sguardo e guardatevi pure alle spalle!
Spesso ignoriamo colpevolmente “l’alto” ed il “dietro” dove invece si nascondono piccole chicche.
Sarà mica un’attitudine caratteriale quella di guardare sempre in basso e\o in avanti?
Un abbraccione
—Alex
Che sia il peso della fatica del quotidiano? Per quanto si tenti di elevarsi, talvolta schiaccia… Inutile mentire a riguardo!
Un abbraccio a te, caro Alex!
Grazie come sempre per la tua presenza e per i mille incoraggiamenti!
era troppo tempo che mancavo da qui
adesso mi immergo a ritroso nel frattempo vorrei tatuarmi questo
“Per contratto, ognuno di noi, arrivato in un posto nuovo, dovrebbe alzare il naso verso il cielo. Per cinque minuti, non dico tanto.”
ti abbraccio, Bianca preziosa! <3