Più di vent’anni fa, durante un’estate come tante, mi trovavo con la mia famiglia in un’isola ventosa e magnetica. Un mare profondo e rinvigorente abbracciava ore e ore di bagni d’orizzonte e i miei piedi si muovevano insicuri lungo l’arenile di una spiaggia selvaggia, piena di sassi levigati e rotondi.
Odiavo stare al sole, allora, ed escogitavo modi sempre nuovi per far passare velocemente le ore.
Mi venne un’idea. Comprai un pennarello indelebile e mi appropriai di una manciata di sassi, scrissi una piccola frase su ognuno e inserii una sorta di firma sul retro, una frase variabile che nella sostanza diceva circa così: “Questa è l’estate del 199-qualcosa, grazie per avermi letto“.
Ogni mattina, prima che l’orda colorata e scomposta dei bagnanti si appropriasse della spiaggia, io, con maschera e boccaglio, spargevo i miei sassi scritti negli anfratti più silenziosi dei fondali marini e poche ore dopo, nascosta sotto l’ombrellone, attendevo con emozione che qualcuno li trovasse. Che li trovasse ma, soprattutto, che li leggesse.
Questa impresa iniziò a piacere a tutto il resto della famiglia, dapprima piuttosto scettica, e i miei pazienti attimi di ricognizione divennero pratica comune, condita da ammiccamenti sommessi e gomitate complici.
Sarà il caso di specificare che lo stupore più grande non consisteva tanto nel ritrovamento del mio sasso scritto ma nel registrare la felicità negli occhi dei “miei lettori”.
Qualcuno richiamava l’attenzione della famiglia e degli amici, altri s’impegnavano a cercarne di nuovi, c’era chi diceva che il sasso se lo sarebbe portato di certo a casa per ricordarsi di quella magnifica estate e infine – e qui la famiglia di spie russe si commuoveva tutta, senza possibilità di rinsavimento – c’era chi leggeva a voce alta le mie parole.
La spiaggia non venne depredata di tutte le sue pietre, ci tengo a specificarlo, anche perché questa diavoleria durò giusto il tempo di trovarne una nuova. Però io rimasi colpita, stravolta, galvanizzata, trafitta, percossa e contagiata dall’emozione del venire letti, cercati e ascoltati.
Non esagero se vi dico che dopo quell’emozione non fui più la stessa.
Sono passate diverse estati e la sensazione travolgente dello spargere parole negli abissi e attendere che vengano lette non mi ha mai abbandonato. Se è possibile, è cresciuta, si è fatta pulsante, urgente, ha perdonato gli infiniti periodi di pigrizia, le tetre invettive contro i tempi drammatici, lo scoramento più bieco e pure gli innamoramenti per nuove folgoranti passioni.
Se penso a tutti questi anni, la vedo procedere a braccetto di un bisogno epidermico e detonante di comunicare, lavorare la maglia dei periodi, fotografare anche gli spazi bianchi, quelli che sembrano i più silenziosi ma che in realtà dicono tanto.
Era una premessa, questa. Lunghissima, me ne scuso.
Volevo darvi il buongiorno, baciarvi sulla fronte uno a uno e augurarvi un buonissimo anno. Un anno di nuove passioni ma anche di grande serietà verso quello che ritenete irrinunciabile, vitale, imperioso. Verso l’ossigeno della vostra felicità più intima.
In apertura di questa nuova stagione di scrittura, condivisione, fotografie e progetti mi preme dirvi quanto la gestione di questo blog continui a rendermi felice ma, soprattutto, quanto sia preziosa la vostra presenza, il continuo entusiasmo e la pazienza che – stoica – arriva sempre all’ultima riga! Non si tratta di piaggeria: voi siete l’elemento necessario perché io continui a sorridere da sotto l’ombrellone.
Il blog dunque riapre i battenti e le to do list stanno già dando evidenti segni di cedimento, ma il primo obiettivo della lista sarà tornare a scrivere e cercare di farlo bene. Qui e fuori da qui, su calepini usurati e tra i tasti del mio computer, nella mente e persino sulla pelle. Perché, nonostante la vita mi abbia regalato qualche altra emozione, il pensiero dei sassi scritti lo porto sempre con me, impresso nella mente come il più dolce dei ricordi.
E ora che tutto (e anche troppo) è stato detto, vi chiedo: quale sarà il vostro primo obiettivo dell’anno?
Un sorriso di sole a tutti e bentrovati!
Camilla
Zelda was a writer
in fondo anche ora lasci i tuoi sassi-segnali di parole e bellezza in un mare diverso ma ugualmente profondo, e noi siamo qui ad immergerci per cercarti e non stancarci mai di farlo…bentornata…mancavi :)
Un bacio di sole, cara Simonetta!
Anche voi mi mancavate <3
Camilla…le tue parole mi riempiono il cuore di voglie, soprattutto quella di non smettere mai di scrivere. Perchè per quanto sia vasto e profondo il mare in cui le getti e per quante persone possano raccogliere e raggiungere il mio sassolino…è sempre una cosa preziosa riuscire a immortalare con accozzaglie di lettere dei pensieri leggeri.
Ti abbraccio per tutta quanta sei e spero tanto che nei tuoi TO DO ci sia anche un nuovo WORLDS che così tanto mi è piaciuto e che mi ha fatto conoscere persone meravigliose ♥
Berry cara, tornerà anche WORLDS ;)
Ho solo bisogno di organizzarmi un pochino perché, ormai lo sai, sono la solita confusionaria :)))
Mille baci!
Camilla
Bentornata!
GRAZIE Arianna!
<3
Bentornata Camilla !!!
Un bacio, cara Stella!
ti avrei amata anche 20 anni fa!
Specchio riflesso :)
Scrivi scrivi che non vedo l’ora di leggerti, però non dimenticarti di scrivere pure con la luce, non solo con la penna!
—Alex
PS = io niente progetti, navigo a vista tra un aeroporto e l’altro.
Con la luce e con la penna, prometto!
Buon anno, caro Alex, che sia pieno di sorprese e soddisfazioni!
Anche se ho tenuto il computer quasi sempre spento d’estate, ecco tu mi sei mancata lo stesso.
Bentornata Camilla!
Mille baci, mia cara!
E che sia l’inizio di tante cose belle :)
Che bello, sei tornata! Ci sei mancata :*
Ciao Chiara bella!!!
Anche voi, tanto <3
buon anno amica mia
cara Amica, che sia un anno strabiliante <3
Trovare parole, coraggio e fiducia. Quest’ultima l’ho persa per strada tre anni fa circa e ancora fatico a ricordarmi le tracce del suo passaggio. Spesso brindo a un futuro che non avrò per non deprimermi più del dovuto.
Ps: bei ricordi, magnifico passatempo, fantastico post interattivo.
Brindiamo alla sorpresa che arriva e ci fa cambiare idea sulla vita e sulle nostre aspettative! Sono certa che arriveranno cose buone ;)
io ti leggo volentieri sempre: sui sassi, sul video, sulla carta, bentornata Camilla
Ti stritolo, amica bella!
Ti seguo da pochissimo, ma appena scrivi non posso fare a meno di leggerti…bellissimo questo pezzo sui sassi “dipinti”, devo dire che eri già avanti anche da ragazzina…io non ci sarei mai arrivato!!!
Samuele Bersani è una gran scelta anche se preferisco “Giudizi Universali” o “Braccio di Ferro”
Ps: leggendoti ho imparato una parola nuova, piaggeria! ihihihihihhi:)
Giudizi Universali in effetti è inarrivabile! Anzi, sai cosa faccio? Me l’ascolto ;)
Grazie di cuore, caro Marco, e benvenuto qui!
Camilla
Bello leggerti di nuovo, bentornata!
Io ce l’ho un progetto, anzi un paio, forse tre. Ma non li dico con le parole, li comunico con un sorriso, anzi 2 forse 3.
Buon inizio anche a te!
:-))
Tanti sorrisi per noi, dunque ;)
Baci belli!
Che bello bello bellissimo poter leggere di nuovo i tuoi post! Mi mancavano proprio!;) grazie per aver condiviso un ricordo così dolce con noi, non sono brava a scrivere come te, quindi mi riesce difficile farti capire quanto tu sia brava a farmi entrare nelle storie che racconti! E per questo te ne sono grata, perché il tuo blog per me è una fuga spensierata dalla routine quotidiana, un dolce naufragare! :D per rispondere alla tua domanda, il mio primo obiettivo è quello di scrivere la tesi! Però sono circondata di tantissime altre cose meravigliose da fare! Baci e buon anno anche a te!
Rebecca! Che sia l’anno della tesi, dunque!
Grande passo, sono certa che te lo ricorderai come un periodo impegnativo ma felice!
Tienimi aggiornata, ok?
Baci forti!
Camilla carissima, ritorno da un’estate di viaggi che dovevano riempirmi per ritrovare un pò di significati vitali che avevo smarrito. Ho seguito un tuo consiglio, quello di leggere il libro ”il sogno di scrivere” di Roberto cotroneo che consigliavi in un post pre-vacanziero…l’ho letto tutto d’un fiato e mi sono decisa a inforcare nuovamente la penna, la matita e la tastiera. Perchè lo feci una primavera di alcuni decenni fa, tra i banchi di scuola delle medie, e il mio pseud- mini-romanzo per undicenni initolato ”Occhi verdi” spopolava tra le mie compagne:)
Quello che facesti un’estate di vent’anni fa, era un granellino di sabbia luminossisimo che ora è diventato un tesoro. Sei grande. Aspetto di leggere grandi cose da te.
un abbraccio e buona scrittura anche a te,
Donatella
Cara Donatella,
sono felicissima di leggere questo commento! Seguire le proprie passioni rende liberi e leggiadri e non credo ci si possa augurare di meglio nella vita!
Un abbraccio stritolante!
Camilla
Quanto amore, Camilla! Bentornata e grazie per questo post. Indichi una strada per ricordare, per riconnettersi al cuore delle passioni. Smack!