Quest’anno ho ricevuto moltissime domande sui posti in cui adoro ritirarmi per le vacanze estive e da cui, in genere, non smetto di postare foto.
Ho deciso quindi di creare una serie di post sui luoghi che mi è capitato e mi capiterà di visitare. Una lista di 10 cose irrinunciabili che li descrivano, tra il serio e il faceto.
Inizio oggi con Pietrasanta, con quella che viene definita La Piccola Atene. Un borgo bellissimo, uno dei miei posti del cuore.
Spero ne sarete felici!
10 COSE DA SAPERE SU… PIETRASANTA:
1. Non potrete dire di aver mai bevuto un cappuccino celestiale prima di aver provato quello del Bar Michelangelo. Chiedetelo SEMPRE con il cacao e non vestitevi MAI di bianco, se ipotizzate di sorseggiarlo amabilmente.
Vi avverto, il bar costicchia perché è in piena piazza del Duomo ma il panorama e l’ombra della mattina lo rendono un posto speciale. Eliminate la seconda colazione e concedetevene una da signori.
2. Quando arrivo a Pietrasanta, mi dirigo senza indugio alcuno alla Ph Neutro, una galleria d’arte fotografica che mi ha sempre regalato delle scoperte mirabolanti.
Una delle ultime? Jefferson Hayman. Me ne sono letteralmente innamorata e lavorerò duro per comprare una sua opera, è deciso.
Un altro grandissimo amore l’ho provato per i collage di Francesca Belgiojoso, presentati nel borgo dalla Estart Gallery. Anche per uno di loro vorrei lavorare alacremente. Vi terrò aggiornati…
3. Quest’anno Pietrasanta ha regalato tutti i suoi spazi – il suo cuore glielo aveva già donato da tempo – a Igor Mitoraj. L’ha fatto per piangere la scomparsa dell’artista, avvenuta lo scorso ottobre. L’ha fatto nell’unico modo che l’Arte conosca per regalare eternità ai suoi più grandi seguaci: esibendosi.
L’installazione delle opere in piazza del Duomo metteva i brividi e ogni giorno i suoi angeli decaduti – bendati, spezzati nell’aspetto ma non nel vigore, nella loro forza cultuale – sembravano sussurrare nuovi messaggi ai passanti, anche a quelli più indifferenti.
Igor Mitoraj riposa nel cimitero di Pietrasanta. Ve lo dico perché, se mai passaste da quelle parti, vi potrebbe venire voglia di lasciargli un fiore.
4. Quando so che la sera si terrà un grande concerto nel Chiostro della Chiesa di San Agostino, intorno alle 19/19.30, mi fiondo nel piccolo bookstore del Museo dei Bozzetti.
La stagione dell’ultima estate ha regalato presenze celebri, come quella del grande violista Yuri Bashmet, e ascoltare le prove da quel piccolissimo locale adiacente al chiostro è quanto di più magico possa capitare. Alzate gli occhi al soffitto affrescato, quando vi capiterà, e siate molto gentili con il personale, perché in quella piccola stanza si muore dal caldo.
5. Per dire di aver vissuto Pietrasanta, bisogna aver provato almeno una volta le mitiche panzanelle (il panificio che le vende si trova alla fine di via Mazzini, di fronte a piazza Statuto). Mi raccomando: nessun fazzolettino a proteggervi dalla meravigliosa untuosità che sanno rilasciare! L’unto sulle dita fa parte del godimento.
Per continuare con le cose da provare almeno una volta, segnatevi i sorbetti della gelateria La Dolce Vita (sembrano ghiaccioli ma sono tripudi di frutta ghiacciata) e i Fortini, biscottini artigianali prodotti nel borgo, che io ho comprato nel meraviglioso bar ristorante Memorie.
6. Lo sapete che a Pietrasanta c’è un Osservatorio Astronomico minuscolo? Si chiama Spartaco Palla e fu inaugurato nel 1986. Poi l’incuria totale e quel tipo di dimenticanze tipicamente nostrane hanno deciso il suo destino. Lo trovate alla fine della via del Teatro, nel parco della Fontanella. Questa delizia pare ancora lasciata a se stessa anche se girano voci di una sua possibile riapertura…
7. Mangiare a Pietrasanta si può e anche piuttosto bene. In genere, è il caso di specificarlo, non è a buonissimo mercato. Dopo il tipico silenzio del primo pomeriggio, il borgo si anima grazie al grande dispiegamento di tavolini e sedie, nel pieno di un concerto polifonico di posate e bicchieri.
Ristoranti da consigliare? L’Enoteca Marcucci per la meravigliosa atmosfera che sa creare (mi fermo qui perché non ci ho mai mangiato), Filippo per il grandissimo carisma dell’omonimo padrone di casa, e infine, ultima ma non meno importante, la Trattoria il Marzocco per il tripudio di colori e di gusti (cercate Pino, la sua anima sorridente). Vi consiglio anche un salto agli Alimentari Nevia, per un tagliere di salumi a chilometro zero e per la mitica focaccia biologica.
La pizza più buona in assoluto (e, oltretutto, a un prezzo umano) la potrete gustare alla pizzeria La Corte, di fronte alla scultura di un pugile. Quella ai cereali è da svenimento assicurato.
8. Volete provare un minuto di sospensione da tutto? Se la risposta è sì, recatevi di fronte all’enorme cancello dei F.lli Palla Scultore, in vicolo Rabbioli, e sbirciate dentro. Troverete un esercito di statue, Pietà, bellimbusti del tempo antico e pure mani, piedi e teste. Insomma, immerse nel silenzio, le statue del borgo vi faranno pensare a quei film dove certe cose inanimate prendono vita dopo il tramonto. In genere, per fare fuori tutti.
9. I libri nel borgo io non li porto mai. Compro tutto da Nina. Meravigliosi il posto in cui si è trasferita da qualche tempo, la selezione per l’infanzia, il modo di esporre i libri e pure tutti gli eventi che organizza. Una libreria che ti augureresti di avere sotto casa. O, perlomeno, a una fermata di metro.
10. Il borgo è pieno di porte dai battacchi irresistibili. Qualche anno fa ho tentato una paziente catalogazione. Non vi dico di ripetere una tale pazzia ma quando camminerete per le quattro lunghe vie che portano alla piazza del Duomo (la mia preferita è via del Teatro) fateci caso!
Che sia una buona giornata per tutti voi!
Camilla
Zelda was a writer
Meglio di una guida turistica! Le foto sono stupende (come sempre) e ti viene proprio voglia di prendere e andare a scoprire i posticini di cui parli…. soprattutto la libreria da Nina. Non mi resta che ringraziarti per queste piccole chicche che ci regali ♡.
Sei sempre una grande fonte di ispirazione, mi mette una grande serenità e curiosità leggerti! <3
Brava Camilla,
scrivi proprio bene e fai delle foto interessanti.
Complimenti per la descrizione di Pietrasanta, hai colto il suo fascino.
La prossima volta, passa a trovarci in via del paduletto.
giampaolo
Ecco adesso voglio proprio andarci e con in mano la tua guida!!!
Sei fantastica Camilla e le tue foto lo sono con te.
Mi hai fatto innamorare sappilo!!!
Ileana
Sei un tesoro vero! Grazie infinite per le tue parole: sono una carica pazzesca per fare di più e meglio!
Lavorerò ininterrottamente tutta l’estate. Cercavo un posto dove rigenerare un’anima in subbuglio nel periodo autunnale e l’ho trovato, ecco. Con tanto di guida al seguito. Una guida speciale…
Mi rendi felice, Simona!
Grazie <3