Siamo davvero certi che il Passato fosse migliore? Che le persone fossero più oneste e i sentimenti più puri?
Ieri, su instagram, vi ho presentato un esperimento creativo che mi frullava in testa da mesi: ho preso alcune foto di Fighi dei Passato – quelle dei miei, di mio nonno e mio zio – e li ho ritagliate, eliminando amici e sfondo e regalando loro uno sfondo pop, colorato e atemporale.
In alcuni casi ho ridisegnato arti, pezzi di busto, fiori, capelli, pattìni e remi, dando loro una nuova forma, una nuova posa.
Poi ho sondato nella memoria dei discorsi che faccio e di quelli che ascolto e ho fatto dire loro le cose – in questo primo kit, sono tutte sentimentali ma ho già in mente nuovi messaggi – che ci piacerebbe sentir dire, di cui si sente la mancanza, le cose che si dicevano nel Passato “perché la gente era migliore e le cose andavano benissimo”.
E così, lentamente, è nato FIGHI DEL PASSATO, un nuovo progetto per la Cartoleria (—> lo trovate qui <—), caratterizzato da tre biglietti d’auguri e da altrettante buste.
Un piccolo kit di biglietti pieghevoli (12×17 cm) con un generoso interno bianco per scrivere tutto quello che ci passa per la testa e spedirlo. Per veicolare l’ironia e la convinzione che la vita si possa raccontare con estrema leggerezza. Una leggerezza pensosa e colorata.
Le frasi che ci aspettiamo in questo Presente, modulate su volti e atteggiamenti del Passato, hanno creato un cortocircuito di senso. Sono veri e propri paradossi tra quello che vediamo e che ci aspettiamo e quello che sono: frasi colloquiali. Frasi che si potrebbero dire sempre o che, forse, non sono mai state dette.
Alto e basso, aspettative e realtà, contesti idealizzati e ritagli, accostamenti, collage. A dimostrazione di quanto, se guardata con gli occhi del gioco, la Vita sia un continuo incastro di paradossi.
Questo progetto vuole far ridere ma dice anche una cosa che reputo importante: non c’è un meglio o un peggio, ci sono solo degli incastri, delle contingenze, delle volontà. La volontà di essere onesti, per esempio, quella di essere presenti, innamorati, coraggiosi e seri. La volontà di fare del proprio meglio. Di tentare.
Ci sono giorni bui e grandi colpi di fortuna. E la scommessa dell’essere al mondo, di lavorare sapientemente sui ritagli del Destino e sugli incontri, sulle speranze, sulla realizzazione di sé.
E ora un piccolo accenno alla carta. I biglietti sono fatti di alghe, le alghe della laguna di Venezia, a dimostrazione che, se il Passato è stato in qualche modo figo, pure il Presente non scherza!
Biglietti ecosimpatici, dunque, con buste altrettanto interessanti, al 100% riciclabili.
Realizzate in materiali (quelle azzurre e a quelle rosa) che al tatto vi appariranno vellutati. Bene, sono privi di legno. Con buona pace degli alberi!
Quelle translucide, invece (rossa e bianca con glitter) sono realizzate in un materiale privo di acidi e sono resistenti all’invecchiamento.
Spero che l’idea vi piaccia e che i Fighi del Passato viaggino per il mondo, veicolando nuovi messaggi d’amore, ironia e amicizia.
Buon sabato!
Camilla
Zelda was a writer
[Fighi del Passato, shop —> qui]
Giusto in temo per San Valentino, poi (anche se il mio preferito è quello che esorta a prenderci le nostre responsabilità, diamine)! ;)
Insomma….che figata!