Nelle ultime due settimane, su instagram, ho condiviso un piccolo progetto creativo dedicato a “Il Silenzio dell’Acqua” di Louise O’Neill (HOT SPOT – Il Castoro).
Il libro, una riscrittura in chiave moderna e femminista de La Sirenetta di Andersen (1837), mi ha regalato l’occasione di parlarvi della sua storia attraverso il disegno.
Sebbene il libro non sia affatto illustrato, la storia di Gaia – giovane sirena a cui è stata insegnato che l’unico modo per definirsi è essere ammirata, desiderata e amata da un potere forte ed esterno a lei – me la sono immaginata colorata, attraversata dalle parole che le abitano i pensieri, avviluppata da una speranza a cui fatica a dare un nome.
Gli abissi di un regno lontano e fatato, abitato da re violenti e streghe oscure. Due mondi tanto diversi come la Terra e il Mare, eppure così simili nelle loro estensioni e nei loro limiti. Il desiderio di libertà di una giovane donna che si immagina una vita diversa, ben oltre i confini della sua gabbia dorata, e che sacrifica tutte le sue ricchezze per questo richiamo atavico e viscerale.
Ecco alcune delle immagini che porterò con me e che spero viaggeranno con voi.
Ma c’è tanto altro ne “Il Silenzio dell’Acqua”.
Tra le sua pagine troverete la drammatica storia della perdita di se stesse… Esiste forse dolore più grande? E poi, come fosse una repentina risalita dagli abissi più oscuri, assisterete alla rocambolesca conquista della propria identità. Imperfetta, mostruosa, lontana da ciò che gli altri si aspettano da noi. Ma propria, unica, non negoziabile.
Finalmente se stesse, dunque. Senza che questo significhi perdita o dolore. Senza permessi o lasciapassare.
HOT SPOT crea libri che mettono in discussione il senso del genere e quello della fascia di età.
A chi è dedicato questo libro, dunque? Maschi o femmine? Giovani o adulti?
Questo libro è dedicato a chiunque ami gli abissi, specie quando sono la piattaforma per slanci fluidi e innamorati verso altri mondi, verso nuove versioni di sé.
Non ci sono limiti di spazio o tempo per questi impeti. E ve li auguro con trasporto, per tutto il tempo in cui avrete voglia di cercarvi.
Ecco il resoconto delle mie condivisioni legate a “Il Silenzio dell’Acqua”:
Prima illustrazione: giovedì 31 ottobre 2019
Ho pensato alla mia amica Martina, quando ho iniziato il progetto dedicato al libro “Il Silenzio dell’acqua” di Louise O’Neill, pubblicato in Italia da Hot Spot – @ilcastorolibri. Martina ha una figlia bellissima e promettente, si chiama Giulia. In lei mi rivedo tantissimo. Sono stata anche io una Giulia piena di vita, libera di esprimere le mie velleità, molto lontana dai modelli che imperavano tra i miei coetanei.
Ho pensato a loro e anche a voi, a voi che mi leggete e alle vostre figlie, perché questo libro ha il valore aggiunto di parlare a tutte noi.
Questa volta ho deciso di disegnare le parole che ho letto. Il libro non è illustrato, ma nella mia testa si è riempito di colori e allora ho deciso di accostarli ad alcuni passaggi che avevo sottolineato più volte e che mi sembravano utili, attuali, potenti. “Il Silenzio dell’acqua” è la riscrittura della Sirenetta di Andersen. Il tono è cupo, la violenza e la sopraffazione sono all’ordine del giorno, i falsi miti di un’educazione di stampo patriarcale influenzano le scelte delle donne, spingendole a compromettere tutto per un complimento, a credere che l’avvenenza sia l’unica arma di cui dispongono.
Ma c’è anche altro. Ci sono il mare e i suoi abissi, per esempio. C’è la scoperta della propria libertà individuale, del richiamo selvaggio e pulsante a essere come si è, lontane dagli imperativi sociali, da quello che gli altri vorrebbero per noi. Libere di essere finalmente diverse, maghe o streghe, aggraziate o distruttive.
Questo libro parla a Martina e a Giulia, a me e a tutte voi. Sono contenta che sia con noi per tutta la prossima settimana. Sono contenta di potervelo raccontare a modo mio ❤️
Seconda illustrazione: martedì 5 novembre 2019
“Il Silenzio dell’acqua” di Louise O’Neill (Hot Spot – @ilcastorolibri) è il libro ospite di queste due ultime settimane: l’ho letto e riletto, sottolineato e immaginato. Ne sono nate tre illustrazioni – il libro non è illustrato, ma io ho voluto raccntarvelo attraverso il disegno – che parlano di nostalgia, di dolore, di rinascita.
Gaia, la Sirenetta di questa riscrittura del celebre libro di Andersen del 1837, è approdata nel mondo degli umani. Ha dovuto rinunciare a tantissimo per essere come loro, ma non ha avuto il minimo dubbio: lasciare la gabbia dorata del suo regno, i soprusi, le prevaricazioni paterne e il matrimonio con un uomo molto più vecchio di lei è stata una scelta necessaria, l’unica strada che sentisse di dover percorrere.
Gaia, però, arriva tra gli umani pensando di dover trovare un altro uomo che la liberi. Lascia un padrone per cercarne un altro. Crede che sarà la sua avvenenza silenziosa, sottomessa ed eterea a salvarla, a regalarle finalmente quella libertà che ha tanto sognato, ma che nessuno le ha mai insegnato.
Non esiste un luogo perfetto che ci regali la libertà se noi, per primi, non siamo disposti a cercarla dentro di noi. E Gaia, a un certo punto della storia, tornerà a cercare il suo mare.
Terza illustrazione: sabato 9 novembre
Ultimo appuntamento con “Il Silenzio dell’acqua”, libro di Louise O’Neill (Hot Spot – @ilcastorolibri) che ci ha tenuto compagnia nelle ultime due settimane.
Ho scelto di raccontarvelo attraverso l’illustrazione, privilegiando colori pieni e contorni netti, selezionando frasi tratte dal libro che potessero catapultarvi immediatamente nel suo mondo.
È con questo ultimo disegno che vi lascio, con i colori delle tenebre e degli abissi meno fatati. Tra anfratti limacciosi, finalmente liberi di essere come si è, anche oscuri, anche mostruosi.
Nella speranza che ognuno di noi possa abitare il posto che più ama, sia esso pieno di luce o avviluppato dall’oscurità. Senza imposizioni o sensi di colpa, lontani anni luce da ciò che si dovrebbe fare, da ciò è conveniente.
Gaia, la Sirenetta della O’Neill, si trova quando pensava di avere perso tutto: avvenenza, voce, amore paterno, femminilità. Spogliata di tutte le sue ricchezze, trova quella più grande: se stessa.
Grazie per avere nuotato fino a qui con me.
Questo post è il risultato di una collaborazione con Il Castoro di cui vado molto fiera.
Grazie, come sempre, per il sostegno che dimostrate al mio lavoro.