12 Aprile 2011

Memorabilia e formiche in salotto

Camilla - Zelda was a writer

Daily thoughts

Buongiorno, Amici belli!
Come va laggiù? Io rigida come uno stoccafisso ma meglio, molto meglio!
Mi sono dovuta fermare per due giorni, questo è un chiaro segno del mio corpo in rivolta :D
Cosa mi raccontate? State bene, siete sereni?

Ieri sera cercavo alcune foto e ho trovato quelle che Luca Mariani ha scattato per Bastian Contrari lo scorso settembre. Vi ricordate (per un ripassino veloce: cliccate qui, qui, qui e qui)?
In quell’occasione avevamo pensato di scattare dall’alto alcuni oggetti che ci caratterizzassero e così ho pensato di raccontarvi i miei.

1. Statuetta etnica. Questa statuetta mi è stata regalata da un amico di famiglia quando andavo alle elementari. Ricordo che rappresentò la prima sensazione di possedere qualcosa di prezioso, da curare e portare avanti nel tempo. Il primo elemento di un tesoro vero, tutto mio.
Per molto tempo la usai come statua della casa di Barbie. A quel tempo adoravo creare case pazzesche con scalinate lunghissime (fatte con la mia enciclopedia dei Quindici) e complementi di arredo bizzarro e lei, la Statua, era posizionata sempre nell’ingresso della magione di turno, messa in bella mostra.
Siccome ho totalmente dimenticato da dove questa statuetta arrivi o cosa rappresenti, attendo che qualcuno di voi chiarisca l’arcano.

2. Bacchetta magica in pvc. Secondo me tutti dovrebbero possederne una. A prescindere dall’età o dalla capacità di fare magie.

3. Occhialini per nuotare. Io adoro nuotare. Ho imparato da piccolissima, grazie all’Uomo di Atlantide. Avete presente? Ecco, grazie a Patrick Duffy, ho iniziato a nuotare sott’acqua come fossi un pesciolino convinto e magico. Il mare è il ritorno alla parte più autentica di me. Mi ci perdo. Lo sento dentro. A intervalli regolari, devo parlarci.

4. L’oca in latta. Uno dei miei primi giochi d’infanzia. Camminava da sola se caricata con un’apposita chiave. Con il tempo la chiave è andata persa e una zampa dell’oca si è incastrata nel meccanismo, conservando comunque un indubitabile fascino. Non trovate sia irresistibile? :D

5. Una carta di lovstori (Amori Sfigati) della brava artista Chiara Rapaccini, un cofanetto di meraviglie colorate e ironiche sui rapporti tra uomo e donna. Ho scelto la mia carta preferita, quella che più mi rappresenta… Vi dico solo che me la sono fatta pure autografare! Lui dice a lei: Sei una donna meravigliosa! Non ti merito!

6. Un taccuino. Perché io non giro mai senza un taccuino in borsa.

7. Un 45 giri di Adriano Celentano. Da una parte c’è Azzurro, dall’altra Una carezza in un pugno. Un disco che ho consumato poco dopo averlo sottratto alla collezione infinita di mio zio (lo so, non si dovrebbe…). Adriano Celentano rappresenta tanti ricordi, tutti legati a mio padre che vicino a via Gluck ci è nato ed era di quella generazione lì. Ingenua, ancheggiante e felice.

8. Chiavi + portachiavi a elefante. Chiavi: grande dimostrazione di amicizia di un Amico. Portachiavi: piccolo regalo di una mattina di bar con il mio amico Alberto Tagliati. Le tengo per ricordarmi di tutta la gente che crede in me. Quando perdo la speranza, le vado a cercare e mi convinco che la mia Forza è la Forza di molti. Questa cosa mi onora a tal punto da ritornare a crederci, a lottare.

9. Foto dei miei genitori. Ex- Jugoslavia, viaggio di nozze. Mi sono sempre chiesta chi li abbia decapitati con tanta perizia!! È senza dubbio una delle mie foto preferite. :D

10. La mia stilografica. La uso poco ma mi ricorda delle bellissime ore. Si tratta del primo attestato di stima nei confronti della mia scrittura.

11. Il monile che amo di più al momento. Creato da Giulia Bernini di Oblo Créature, uno di quei mondi che, una volta conosciuti, ti cambia per sempre.

12. Boule-à-neige di Parigi. Regalo di un’Amica speciale e ricordo di un tempo di crescita ed evoluzione.

13. Orologione di mio nonno. Per ricordarmi che il Tempo è una bellissima occasione, se vive di Memoria.

14. Primo cd della Essa. E lo strano meccanismo del Destino che ci rende anime affini ancora prima di ogni nostra decisione, ancora prima delle differenze e delle strade che non s’incrociano. Malika è un bellissimo regalo di questi anni. Quando ascolto la sua musica, io sono felice. Felice che le cose belle vengano riconosciute come tali, nonostante la fatica di questi giorni miopi.

Buona giornata a tutti!!
Spero di non avervi annoiato oltremodo! Vado a risolvere l’annosa questione delle formiche in salotto. Che cosa magnifica, la Vita… c’è sempre qualcosa pronto a variare lo scorrere delle tue ore e il baricentro dei tuoi dolori (di schiena).
xoxo

10 pensieri su “Memorabilia e formiche in salotto

  1. V.

    Il punto due mi ha fatto venire in mente quanto da bambina adorassi la magia. Costruivo bacchette pazzesche (e orribili)con cartone e legno e inventavo riti che avrebbero dovuto farle diventare reali. Pensavo a come le avrei utilizzate, se avvisare mamma e papà che ero ufficialmente (e veramente) una maga..
    L’avevo dimenticato.
    Grazie per averlo riesumato :*
    V.
    PS: Mi raccomando la schiena: riguardati!! :))

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