Angelo Merendino è un fotografo americano di chiare origini italiane.
Ho conosciuto la sua storia sabato mattina presto, mentre leggevo di Philip Roth e della sua idea di smettere di scrivere. Sfogliando distrattamente le pagine del giornale (qui, la versione online), mentre il livello del mio cappuccino decresceva a vista d’occhio, mi sono imbattuta in alcune fotografie in bianco e nero.
Non saprei dirvi cosa mi abbia spinto a fermarmi su di loro, se i bellissimi occhi della donna che ritraevano o l’amore che vi si respirava. Ho appuntato il nome del sito che veniva citato e ieri ho scritto ad Angelo, chiedendogli se potessi parlare di lui e della sua Jen.
Mi ha risposto che ne sarebbe stato felice e così eccomi qui.Capirete subito che non si parla di qualcosa che possa rendere felici.
Angelo e Jen si amano solo come capita nelle favole e ad un tratto irrompe il nemico che rovina tutto.
Il nemico di questa favola si chiama Cancro. Cancro al seno.
Jen si è spenta per una morte lenta e inesorabile lo scorso dicembre e in questo finale non sembra comparire alcun “e vissero felici e contenti”.Angelo ha fotografato Jen in ogni momento della loro storia. Anche in quelli meno felici. Il suo materiale fotografico è quanto di più bello e tragico ci possa essere: sono giovani, belli e promettenti. Si amano. Si completano.
Improvvisamente intravedi la fatica, il dolore, la solitudine, la tristezza.
Le foto registrano meccanicamente e trasmettono tutti questi sentimenti negativi, gli occhi addolorati della gente, la coraggiosa lotta del rimmel sulle ciglia, l’amoroso intreccio di mani e le pieghe di lenzuola di un dolore che mi ricorda La Pietà di Michelangelo.
Ma sempre, ogni volta, appare come fosse un’aura la presenza dell’occhio che registra, il suo punto di vista sorridente e delicato, la sua cura e quell’amore infinito che non sai dove abiti, ma che vorresti andare a trovare ripetutamente.Ho guardato questa galleria tenera e innamorata provando una tristezza infinita. Mi sono chiesta se pubblicarla qui perché non volevo indugiare sul dolore. Poi però mi sono decisa perché, se sulle prime il sentimento che si prova è di totale sconforto, qualcosa cambia immediatamente e si respira il senso ultimo dell’amore, l’elevazione a cui conduce, la grande lezione che ti offre. Quella che ti fa continuare a sperare nonostante tutto, che scalfisce le tue pretese di uno e ti fa diventare squadra.Vi scrivo dunque con l’emozione che si prova per qualcosa che ti induce a sperare, non per qualcosa che ti riduce in brandelli disperati.
Se volete partecipare al sogno di Angelo, a quest’opera contemporanea d’immortalità e amore, leggete la descrizione del suo progetto di un libro e di una conseguente mostra (qui, Indiegogo) e diventate piccoli mecenati del suo sogno immenso.
Non è forse questo l’amore, farsi piastrella silenziosa per cammini altrui?Capisco benissimo il senso di quella macchina fotografica sempre in mezzo ai piedi, capisco il faticoso miscuglio di speranza e disperazione di cui è portatrice. Nascondiglio e presenza, filtro e testimonianza.
Spero che nessuno reputi questa immensa mole di foto come qualcosa di esibito e di poco rispettoso. Angelo e Jen hanno raccontato la loro vita con la grana chiaroscurale di infiniti scatti, ciò che rimane solo per loro è l’intimità dei colori.
Ho chiesto ad Angelo di lasciarmi due parole per voi, eccole qui, in chiusura di questo post:
My goal is to bring awareness to the realities of a daily life with cancer and the importance of being there for someone who is fighting for his or her life.
sito – widget indiegogo – facebook
mamma mia non riesco a fermare le lacrime
Lo scrivo qui anche se non è facile… capisco benissimo il “perchè” di quella macchina fotografica. Lo capisco perchè quando è successo a me, con il mio fidanzato abbiamo fatto la stessa cosa, solo che a noi è andata decisamente meglio, perchè quelle foto risalgono a 8 anni fa e abbiamo avuto la fortuna di poterle rivedere. Credo che anche per loro fosse quello il “senso” rivederle quando tutto sarebbe passato. Anche “lui” mi ha rasato i capelli , e a dire il vero ha rasato anche i suoi per non farmi sentire “diversa”. Anche mio padre ha rasato i capelli…sembravamo una famiglia di “teste rasate”.
Mi commuove vedere queste foto e purtroppo mi intristisce il fatto che “loro” non potranno vedere queste foto INSIEME.
Ti stringo, mia cara.
Con il cuore.
Dopo questo post, e dopo aver visitato il loro sito sono in uno stato di perfetta confusione. Tristezza, malinconia per aver sperato invano, per aver capito solo alla fine che quella donna non c’è più..ma anche speranza, che il vero sentimento dell’amore sia in mezzo a noi, tra gli amici, negli occhi della persona che hai scelto x la vita..
Il mio primo pensiero è stato scrivere ti amo, alla mia persona speciale..
Eh si mia cara Zelda, come sempre centri nel segno..è proprio un grande senso di tenero amore che ti avvolge, è proprio il senso di squadra che ti scoppia nel cuore..
Grazie Zelda..Grazie Angelo..Grazie Jen..
Cara Alexa, si spera sempre che queste occasioni possano insegnarci qualcosa, poi la vita scorre con i suoi impegni e le sue preoccupazioni e tutto si cancella. Vorrei che questa storia ci indicasse una strada di presenza viva nell’attimo. Che ci stimolasse a ricordarci della nostra fortuna, facendocela condividere il più possibile.
Un bacio.
Sai che io non ci vedo niente di triste in queste foto? Si fissa l’attimo e si spera di poterlo rivivere insieme… poi capita che non ce la si fa e lo si rivive da soli, struggendosi ma con la consapevolezza di aver fissato non solo dei momenti ma anche dei ricordi della persona che non c’è più. E un pochino torna ad esserci.
hai ragione, Veru!
la potenza del ricordo <3
Certe parole non bastano a descrivere certi amori. Allora bisogna imprimerli nella memoria con ogni strumento, con ogni senso. Fotografarli, annusarli, immergervisi. E’ struggente questo amore come lo è la sua fine ed il suo inizio oltre questa terra.
Vorrei urlare fuori dalla finestra del mio ufficio, metyetrmi un naso rosso e gridare al mondo che sono viva.
Non lo farò. Per pudore, paura e freddo nel cuore.
Grazie
Zelda.
il compito di chi rimane è assaporare per bene i prossimi morsi del pasto e festeggiarli con entusiasmo ;)
bisogna proprio rendersi conto che spesso i problemi per i quali ci crucciamo sono sciocchezze e che bisognerebbe stare vicini alle persone che amiamo ogni giorno come se fosse l’ultimo. sono le cose più banali dell’universo, eppure a volte ci sfuggono.
un post così ogni tanto ci sta. un dolce schiaffo che ci faccia di nuovo fare il punto della situazione.
eh sì!
sono d’accordo, cara erika!
Ho sperato fino alla fine in un lieto fine.
E mi dispiace tanto sapere che lui sia rimasto da solo. Vivere quel vuoto non deve essere facile e spero che questo progetto si concretizzi e lo aiuti un pochino (anche se ovviamente può rimpiazzare il vuoto lasciato da una persona amata). Per questo darò il mio piccolo contributo per aiutarlo ad avvicinarsi al suo obiettivo. Grazie per la condivisione Camilla!
manca un NON sopra
*anche se ovviamente NON può rimpiazzare il vuoto lasciato da una persona amata
E’ un’immensa tristezza leggere ogni mattina su twitter le lamentele patetiche sul tempo, traffico e lavoro della gente sana con vita, possibilità e futuro a portata di mano. D’ora in poi manderò a ogni ingrato moccioso il link di questa storia commuovente. Magari smetterà il loro piagnucolare viziato.
<3!! GRAZIE NATALIE!
fermi attimi temendo il futuro,
…e vivi in bianco e nero pensando a ciò che domani non ci sarà più
…. e il mistero della vita e della morte appare impenetrabile, anche se la chiave per capire ce l’hai
…è l’amore che colora il bianco e nero
e looro l’hanno trovato….
bello questo post
ciao neveverde
ciao neveverde!
un sorriso!
Mamma mia mi si è aperto il cuore =(
:( sì, è una storia fortissima, ma io ci intravedo anche molta speranza!
Penso che tutte le persone che hanno avuto l’esperienza di un cancro in famiglia ti ringrazino, io per prima. <3
<3
non riesco a smettere di piangere: non è solo tristezza, è il cogliere da quei sorrisi forza, amore, una sensibilità legata alla bellezza tutta e la generosità nel volersi raccontare <3