Buongiorno a tutti, miei cari!
Oggi WOR(L)DS – words / worlds – entra ufficialmente nella sua ottava settimana! Mancano ancora due kit e poi accoglieremo l’arrivo di dicembre!
Fuori le sensazioni! Come vi sentite? Pensate che un allenamento costante e vigile abbia in qualche modo migliorato la vostra capacità di espressione?
IO MI DICHIARO SODDISFATTA FINO ALL’ULTIMA PAGINA PRODOTTA FINO A QUESTO MOMENTO! A prescindere dalla varietà dei casi e da quella dei risultati, quello che conta è che stiate iniziando a chiedervi, a estendervi, a modulare voci e toni.
Vi chiedo di allenare sempre e comunque anche la parte meno simpatica di tutto questo gioco: strutture grammaticali, punteggiatura, lavoro sui vocaboli, triste ma necessario addio dei troppi avverbi e rispetto, sacrosanto e pulsante, per la consecutio.
Una volta conosciute le regole, sarà più facile sovvertirle e, soprattutto, sarà più facile circostanziare delle scelte estetiche che – questo è un mio modestissimo parere – dovrebbero essere il risultato di motivazioni impellenti e non meri artifici.

Ecco qui il pidieffone della prossima settimana! Sondatelo e cercatevi. Leggete le composizioni dei vostri compagni di gioco creativo, esaltatene certi spunti e chiedetevi il perché di quello che non vi convince. Siate speculativi e sorridete molto, mi raccomando.

La prossima settimana sarò impegnata in un lavoro che mi porterà via moltissime ore, quindi il nono kit di mercoledì sarà sprovvisto del mitico pidieffone che pubblicherò comunque poco prima del successivo, tra lunedì e martedì.
Questo a dirvi che, con una leggera proroga da parte mia, tutto il progetto continuerà alla grande, fino alla sua decima e ultima settimana!

Per questa nuova prova sarò più specifica: vorrei che dedicaste la composizione allo scrittore che pensate abbia ispirato maggiormente la vostra vita… Non andate in ansia da prestazione!
Io, per esempio, ricordo con gioia Carlo Cassola perché mi sono trovata tra le mani e per puro caso il suo La Ragazza di Bube e, dopo averlo letto voracemente, ho capito che i libri erano mondi a orologeria.
Se dovessi ringraziare qualcuno, forse inizierei da lui.

Vorrei anche che descriveste il perché di questo vostro bisogno di dire, di comunicare, di scrivere. E che lo faceste attraverso questi oggetti che, se resi universali, raccontano dei grandi temi dell’umana esistenza.
Una piccola dichiarazione d’intenti, insomma.
Non storcete il naso! Non deve essere nulla che limiti la vostra penna, ma che vi porti a ragionare sulla passione che vi spinge a inforcarla e a riempire righe e righe di quaderno.
Credo di aver detto tutto!
Che sia una magnifica settimana di parole e intuizioni :)

Grazie di cuore per tutto questo entusiasmo e per la presenza costante e divertita!
Camilla
Zelda was a writer