Buongiorno a tutti!
Benvenuti all’appuntamento del venerdì di Fiori & Frasi, la rubrica meno fissa della programmazione settimanale di questo blog.
Siamo giunti al secondo appuntamento (qui il primo) e già mi sembra un successo!
Venerdì prossimo potremmo non incontrarci, ma i fiori recisi ce lo insegnano: bisogna essere splendidamente presenti nell’esatto momento in cui una serie di condizioni (vaso, acqua, clima, noia esistenziale, etc.) ce lo permettono. Per tutti i dopo del caso, ci si organizzerà debitamente.Su Milano si è riversata una quantità biblica di pioggia, tenace e indifferente a tutte le maledizioni di noi cittadini con le scarpe che a un certo punto imbarcano acqua.
Detto questo – e considerando che mi trovo nel pieno del mese più duro per la libera professione (il mood è: ferma-zitta-buona, i pagamenti sono comunque a sessanta giorni) – l’umore è alto: una serie di forti e profondi cambiamenti di rotta stanno cesellando il mio cammino e alcuni progetti pendenti, che meritano solo silenzio e lavoro, sembrano ridestarsi e richiamare la mia attenzione.I fiori di oggi sono anemoni francesi (su instagram: #trefiori2014). Li ho comprati una decina di giorni fa e sono ancora vigorosi e pieni di fascino. Qual è il segreto di una tenuta tanto miracolosa? Parlano. Sìsì, parlano.
Nel primo giorno della nostra conoscenza, non appena sono stati posizionati sul tavolino del salotto, si sono afflosciati con una mossa alla San Sebastiano davvero irresistibile. Mi hanno sussurrato che volevano freddo (“freddo” con la erre francese, eh!) e così, da dieci giorni, si trovano sul balcone, per la felicità della massaia di fronte che, impegnata a sbattere i tappeti o a togliere le briciole dalla tovaglia, può gustarne la travolgente composizione.
Il fatto che, lontani da me, resistano rigogliosi e innervati di vita non mi rende affatto fiera, sia chiaro, ma la considero la perfetta situazione di chi ama l’oggetto del suo desiderio a tal punto da liberarlo.
E così, raccontandomi la storia della stoica innamorata non corrisposta da un mazzo di anemoni francesi, riesco a vivere bene l’innegabile vuoto che si è formato sul tavolino. Un tavolino che, al momento, è disseminato di microscaglie di cioccolato e di riviste che compro e non riesco mai a sondare come vorrei.
Degli anemoni francesi mi piace la loro danza di petali: dischiusi con il calore, fino a lasciarsi andare al più cinematografico degli svenimenti, si serrano con forza nel pieno della tempesta.
Sono opere d’arte estremamente dinamiche e sinuose. Le nervature che li attraversano sembra esplodano in un continuo flusso di vita e i pistilli del loro fulcro più intimo rilasciano una polvere di colore denso e vitale.
Insomma, li trovo molto sensuali e credo che loro sappiano di emanare questo fascino sublime e sotteso. Magari mi sbaglio, eh!
Le frasi della socia Clelia (su instagram: #365frasidellasocia), questa settimana, hanno parlato di un sano attaccamento alla vita, di vendetta e abbandono, di intelligenza emotiva e istinto, di navi pronte a lasciare il porto e di un bisogno costante ed eroico di amare, di conoscere e regalarsi.
Sono molto fiera della selezione, voi che ne dite? Ecco qui una selezione tratta dal mio profilo instagram:Che sia un magnifico fine settimana per tutti voi, vi stritolo!
Camilla
Zelda was a writer
L’ultima è splendida.
Il tuo inno d’amore alle anemoni pure.
Non sbagli, no: sono sensuali e consapevoli del proprio fascino, ma mai frivole!
Mi piace molto questa originale rubrica, e spero che continui a d esistere, pur nella sua incostanza.
Ti ho scoperta da poco e anche il tuo blog mi piace molto. Devo ancora esplorarlo per bene, ma pregusto sin da ora il piacere di disvelare le tantissime zone d’ombra che ancora non conosco.
A presto.
Ciao Suster, benvenuta qui!
Molto contenta di leggere le tue parole! A questo punto, verrò a curiosare anche nella tua casetta virtuale!
Un sorriso!
Camilla
Foto splendide! Davvero: una poesia…
Buon fine settimana Camilla!
Baci
Silvia
GRAZIE SILVIA!!!
Mille, ma mille baci! <3
Ciao! Ti ho conosciuta tramite Il mondo di Stella.
Allora, premetto che io sono un disastro con fiori e piante, ma a questo punto, direi che il motivo sta nel fatto che io non so ascoltare…
Magari seguendo questo tua rubrica imparerò qualcosa! Hai un modo di descrivere (e fotografare) i fiori che è impossibile non amarli!
Ciao Koko!
Confesso di essere anche io un disastro totale, sia con piante che con manicaretti :) Ma secondo me l’impegno può creare dei veri miracoli!
Che dici, ci proviamo?
Un sorriso!