Domenica scorsa, finalmente, si è tenuto Floralia, un mercato benefico che viene organizzato due volte all’anno, in autunno e in primavera, sul sagrato e nei chiostri della bellissima chiesa di San Marco a Milano.
Il cielo era di un azzurro rinnovato e croccante, l’aria danzava disinvolta per casa, muovendo i pizzi delle tende e spingendo a lasciare tutto e uscire.
Ho seguito l’impulso e, in meno di venti minuti, mi sono trovata a girovagare tra le bancarelle di fiori e di libri con un sorriso ebete stampato sul viso.
Mentre fingevo di non essere figlia delle mia città e di guardarla con occhi nuovi, ho iniziato a fotografare tanta di quella bellezza da decidere di costruire un post pieno zeppo di foto, di colori e di cielo. Un bel photo diary domenicale, insomma!
La quantità di colori che i miei occhi hanno registrato ha fatto a gara con quella di profumi immagazzinati dal naso. Ovunque mi girassi c’erano fiori, bulbi, piantine dai nomi mai sentiti, panini traboccanti di mortadella e tanto, tantissimo verde.
Mi ci voleva una giornata così: passata a girovagare tra le bancarelle senza nessuna finalità, senza nessun appuntamento!
Questa domenica piena di luce e brulicante di vita mi ha regalato una discreta quantità di dettagli silenziosi, immersi nel vociare scomposto degli astanti. Infinitesimali e al contempo irrinunciabili.
Un esempio fra tutti? La piccola lucertola in pieno cambio di pelle che prendeva il sole su un enorme bulbo!
Grazie al mio infallibile fiuto da #bookeater, mi sono trovata presto nell’area dei libri usati. Edizioni davvero belle: avrei portato a casa tutto!
Siete autorizzati a non crederci ma, ogni volta che mi capita di impegnarmi nella ricerca, il primo libro su cui cade il mio occhio è di Gina Lagorio. In effetti, è capitato anche questa volta: sono tornata a casa con Fuori Scena, libro che possedevo già ma in un’edizione meno bella di quella scovata.
A fare compagnia alla Lagorio, anche Pavese, Hemigway e Bufalino. Sono molto fiera del mio tesoro!
Alzare gli occhi al cielo – nell’intrico di passaggi e di ombrelloni che creavano ombre e intersezioni – è stato quanto di più poetico potessi regalare alla mia giornata: nuvole e azzurro, con una maestosa porzione di chiesa a controllarci dall’alto.
Per fortuna ho scattato la foto (qui sopra) dell’esatto momento in cui ho pensato di essere molto felice della mia domenica all’aperto!
Che sia una giornata di aria che filtra dalle vostre finestre e di luce che vi bacia la pelle.
Camilla
Zelda was a writer
Meraviglia! Da quando seguo il tuo blog e leggo del bookeaterclub o di cose belle come questo mercatino mi viene una gran nostalgia di Milano (ho frequentato lì l’università) e mi pento di averla lasciata per tornare in Sicilia, di aver perso tutte queste macro e microiniziative culturali metropolitane per un po’ di sole autentico.
(E adesso che me ne faccio del sole? Pazienza, compenso riempiendomi gli occhi delle tue incantevoli foto e dei tuoi altrettanto incantevoli pensieri).
Torna per una piccola vacanza al contrario! E salutami il tuo bellissimo sole <3
Ma che bello!! Pensa che vicino a casa mia, a Cremona, nello stesso week end c’erano le Invasioni Botaniche: la città piena di piante e fiori!! Quanto mi piace iniziare la primavera così!
Mi incanto ogni volta a guardare i tuo scatti e mi perdo nelle tue parole come in un fiume..
Grazie :)
grazie a te, Nicoletta!
Mi rendi felice <3