Eccoci qui, dopo un mese di lettura creativa (chi l’ha detto che esiste solo la scrittura creativa?!) di Eleanor Oliphant sta benissimo (di Gail Honeyman – Garzanti).
Inizio con un GRAZIE immenso.
Pensatelo con il font più bello e grande che esista.
Questa collaborazione per me significava moltissimo. È arrivata quando pensavo che sarebbe stato sempre più difficile raccontare libri e altre delizie della vita a modo mio. Sporcare la carta, ritagliarla, pensare a mille mondi, leggere, sottolineare, incollare (in ordine assolutamente sparso, così come vuole la cratività) per me ha significato una vera e propria rinascita.
Grazie quindi per avermi capita e supportata!
Il lavoro che sta dietro a questo libro era molto delicato: dovevo raccontarvi la sua storia senza farvi perdere un secondo della sua bellezza. Dovevo accostarmi senza mai sovrappormi, dire senza svelare.
Ho chiesto aiuto ai miei amici simboli, ho chiuso gli occhi e sono partita.
Prima di arrivare in Italia, Eleanor Oliphant sta benissimo aveva fatto letteralmente impazzire un nutrito numero di lettori. Credo non si sia trattato di un caso: tra i suoi indubbi valori, spicca la capacità della sua autrice di guardare negli occhi chiunque si avvicini alle sue pagine e di regalarsi senza sconti.
Volevo provare a fare lo stesso con i miei artwork, volevo raccontarvi anche un po’ di me, e così ho inserito riferimenti microscopici che riguardano la mia vita.
Qualche esempio? I viaggi appesa a un mondo che corre troppo veloce per i miei ritmi o le mie notti insonni, quelle con occhi talmente aperti da sembrare privi di palpebre.
Eleanor Oliphant, che è uscita ammaccata ma viva da un’infanzia terribile – di cui conosciamo pochissimi dettagli – vive un’esistenza pianificata anche nei particolari più insignificanti.
Un giorno, alla soglia dei trent’anni, il richiamo della Vita – con la sua imponente lista di sorprese, paradossi e grandi punti interrogativi – bussa alla sua porta e le chiede di seguirla. Eleanor risponderà a suo modo, con i pochi strumenti di cui dispone, impreparata ma pronta, piena di coraggio e di speranza.
Anche io come Eleanor, con pochissimi strumenti tra le mani.
Otto scatoline di fiammiferi. Carta, forbici, colla e una buona dose di fantasia.
Ho pensato a questo progetto come a una piccola rinascita personale. Ce l’ho messa tutta, non ho mai pensato fosse solo un lavoro.
La tragica storia di Eleanor (racconto il meno possibile per non rovinarvi il piacere della lettura) è quanto di più lontano esista dall’esperienza di moltissimi di noi ma il suo tentativo – spesso goffo e infausto – di cambiare pelle, abbracciando tutto quello che non conosce e di cui ha timore sarà una vera boccata di aria fresca per chiunque decida di tuffarsi nelle sue pagine.
Dalle prime parole e lungo i suoi capitoli, questo libro si trasforma infinite volte, così come capita alla sua protagonista, raccontandoci di quanto la vita non richieda lealtà e coerenza verso se stessi ma una fantasiosa e infaticabile rimessa in discussione degli equilibri che la caratterizzano.
Siate incoerenti fino all’ultimo dei vostri giorni, dunque.
Giocate come bambini e sovvertite tutto, anche le regole dei giochi che avete inventato con tanta dedizione.
La vita è trasformazione.
Vi auguro di abbracciarla con gioia, vi auguro di divertirvi.
Camilla
Zelda was a writer
—> Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman (Garzanti) –> qui
Questo post è il risultato di una collaborazione con Garzanti di cui vado molto fiera.
Grazie, come sempre, per il sostegno che dimostrate al mio lavoro.
L’ho visto tante volte in libreria in queste settimane e non mi ispirava molto… ma dopo questo tuo post lo voglio subito! complimenti!
grazie Federica!!!
ho fatto bene “a darti retta”: un libro strepitoso!
E’ davvero bellissimo, le prime 100 pagine poi, mi hanno persino fatta stare male, era da tanto che non leggevo una storia così, un personaggio così, una donna così reale. Spero che questa scrittrice trovi altre storie e le racconti così meravigliosamente, la sua voce, il suo punto di vista sono davvero un dono…
Complimenti per il tuo lavoro, sei riuscita ad integrare la storia creando un piccolo mondo fisico… mi piacerebbe tanto che ci facessero un film…
Grazie di cuore, Mav!
Camilla
bellissimo libro! Molto toccante!