«Siamo una casa editrice e, in quanto casa, ci occupiamo di una comunità. Non possiamo prescindere da questo dato di fatto: la nostra più grande fonte di energia deriva dal rapporto con le competenze che lavorano ai libri e dai nostri lettori».
La seconda tappa dell’indagine sui passi altrui che conduco per conto di Scholl (il cammino precedente, con Marco Grassi “PHO” lo trovate qui) mi ha portato a raggiungere nientemeno che Eugenia Dubini, l’anima di NN Editore, la casa editrice indipendente nata sulla scorta di un sogno che da tempo immemore abitava i suoi pensieri, quelli di Alberto Ibba e di un ristretto numero di addetti al settore.
Era la primavera del 2015 e il progetto di questo gruppo di coraggiosi, sorto in una vecchia casa di ringhiera di Porta Romana, si poneva da subito un obiettivo: essere casa.
Eugenia, Justine (che ha scattato le foto di questo post) e io ci incontriamo in un’altra casa, il My Home café di Porta Romana. È una mattina di cielo terso e aria frizzante, il tipico giorno pulito che arriva dopo una manciata di ore grigie e piovose. Il morale dei milanesi appare rinvigorito e il ritmo dei loro passi, se possibile, ancora più scattante.«Mi sono accorta di camminare anche quando sto ferma» mi dice Eugenia, davanti alla sua spremuta arancia e limone. Ci siamo sedute da poco, in un piccolo salottino in fondo al locale, e lei ha adagiato sul tavolo alcuni volumi, quelli che mi dice essere i suoi passi più recenti.
Tra questi svettano Roberto Camurri con il suo A Misura d’Uomo e il recente Napoli Mon Amour di Alessio Forgione, entrambi della serie “Innocenti”.
Si tratta di un percorso editoriale che raggruppa voci italiane tra i 35 e i 45 anni, unite da uno sguardo nuovo, incontaminato, schietto. Nelle loro profonde differenze – mi racconta Eugenia – ciò che le accomuna è un punto di partenza geografico che influenza storie e parole e che il lettore può scorgere nella copertina interna di ogni volume.
Punti di partenza e cammini. In un attimo, io e la mia ospite torniamo a parlare del suo.
«Grazie al contapassi che ho nel cellulare, ho scoperto di macinare chilometri anche in casa editrice, quando mi perdo in una lunga conversazione telefonica e attraverso di continuo le sue stanze».
Quando pensi a NN editore ti figuri proprio questa immagine: lunghe distanze attraversate nel ristretto perimetro di un libro, sogni aggrappati a ognuna delle sue righe, cura e gruppo, promesse di una presenza appassionata per ognuno dei libri che arriveranno dopo quello che hai appena lasciato e che già ti manca.
I numeri di questa casa editrice parlano chiaro: il catalogo in perenne (e voluta) definizione di sé è cresciuto, le copie lette hanno raggiunto cifra 150 mila con Le Nostre Anime di Notte di Kent Haruf («I lettori hanno riconosciuto la sua umanità» mi dice Eugenia) e i bilanci hanno risposto positivamente, molto prima delle previsioni tracciate.
Quando chiedo alla mia ospite come vede il suo cammino futuro, mi risponde che il culto della relazione continuerà a essere l’imperativo più pulsante di NN editore. Difendere ed esaltare le competenze e ascoltare i propri lettori, senza mai tradirli.
Da lettrice seriale e da appassionata sostenitrice del progetto di Eugenia, non credo esistano obiettivi migliori di questo!
Camilla
Zelda was a writer
PS: la mia ospite mi ha detto che “in casa” è quasi pronto il primo Kent Haruf.
In alto le mani!!!
Per trovare NN Editore sul web –> instagram – facebook – twitter
Durante questo incontro, ho indossato le MERYEM, le mie nuove inimitabili francesine. Dal minuto uno del nostro incontro ci siamo sentite subito a nostro agio e credo di poter dire che la nostra sarà una lunga amicizia.
Questo post è il risultato di una collaborazione con Scholl di cui vado molto fiera.
Grazie, come sempre, per il sostegno che dimostrate al mio lavoro.